Capitolo sessantaquattro.

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Hayley e Rachel continuarono a parlarmi di Dean, sembravano ossessionate. Ballammo in pista senza sosta e tornammo al dormitorio verso le due, fortunatamente l'indomani non c'erano le lezioni dato che era iniziato il weekend.
"Ho talmente tanto mascara che le ciglia si stanno per staccare", scherzò Hayley.

Risi per quello che aveva appena detto e tornai a mettermi il pigiama. Controllai il telefono più volte e niente. Non avevo chiamate, messaggi, nulla.

Questa distanza mi sta uccidendo, piano piano.
"Domani mi sveglierò di sicuro alle tre del pomeriggio", disse Hayley infilandosi nel letto.

Non risposi, stavo fissando il vuoto senza accorgermene. "Ali?" mi richiamò, scossi la testa e sbattei gli occhi.
"Mh?"
"Cos'hai? Stai bene?" mi chiese.
"Si, sono solo un po' stanca", risposi sdraiandomi sul letto.
"Sei sicura sia solo questo? Stai così da quando sei arrivata", rispose mettendosi seduta.

Si vede così tanto? La guardai, senza rispondere.
"Dai, dì cosa ti turba e facciamola finita. Fa bene parlare", continuò facendomi annuire.

Ha ragione, magari se ne parlo mi sentirò meglio.

Cameron's point of view.

"Bene, con questo abbiamo finito", disse Jade chiudendo la mia valigia. Ebbene si, domani partiremo per l'ultimo tour.
"Grazie di tutto Jade, davvero", riposi allargando le braccia. Jade non esitò e si fiondò tra le mie braccia, stringendomi. Lei sapeva quanto stavo male e mi era vicino, come tutti gli altri.
"Figurati. Mi mancherete tanto!" disse lei.
"Anche voi, giuro", risposi ridendo.
"Solo, Cam... non bere, ti prego", disse tornando seria.

Creai un contatto visivo con lei, distruggendolo poco dopo, guardando a terra.
Tendevo a scaricare le mie frustrazioni sull'alcol e non dovevo, lo so.

"Ci proverò", risposi sicuro forzando un sorriso.
"Bene... Non devi bere per te stesso e per Alison, perché se lei fosse qui ti avrebbe detto la stessa cosa e tu questo lo sai", si raccomandò Jade lasciando la stanza.

'Se Alison fosse qui', già, dovevo farlo per lei. Raggiunsi Jade poco dopo e uscimmo da casa mia, per uscire con gli altri.

Alison's point of view.

"Porca troia, adesso capisco perché stai così", disse stupita Hayley. Ci è voluta un'ora per raccontarle tutta la storia, però mi sentivo meglio, come se mi fossi tolta un peso dal petto.
"Già... però mi sono sfogata dai", risposi.

Hayley aveva ascoltato ogni singola parola, doveva essere davvero curiosa allora.
"Meno male, te l'avevo detto! Certo che i tuoi sono stati cattivi", disse Hayley.
"Già, lo so. Fosse l'unica infamata che mi hanno fatto", risposi.

Solo pensare ai miei genitori mi sale vomito. Da quando sono qui non mi hanno né chiamata né mi hanno mandato un messaggio, che vergogna.
"Ci credo. Ma questo Cameron com'è? Hai una foto?" mi chiese Hayley, facendomi alzare gli occhi al cielo, così presi il cellulare e gli feci vedere una foto a caso nella galleria, poi però mi rubò il telefono e guardò anche le foto che avevo con Nash e gli altri.
"Cazzo, sono tutti belli! E Cameron non è niente di male, complimenti", scherzò.

La ringraziai e ripresi il mio cellulare, entrai su Twitter per vedere cosa succedeva nel mondo quando vidi che Jade mi stava chiamando su FaceTime.
"Hayley sono loro, vieni!" dissi velocemente.

Hayley non mi ascoltò, perché si vergognava, scema. Risposi alla chiamata e mi sistemai meglio sul letto.
"Jade!" dissi, appena la vidi, quanto mi mancava.
"Ali! O mio dio, come stai?" rispose subito.
"Io sto bene, e tu? Hai iniziato il college?" chiesi.
"Io bene e si, ho iniziato il college ed è stupendo! Ti manderò qualche foto", rispose senza smettere di sorridere.
"Oh, quasi dimenticavo", continuò girando il telefono in orizzontale.

Lo inclinò e riprese tutti gli altri, che gridarono un 'ciao Alison' collettivo. "Ragazzi, mio dio! Quanto siete belli", risposi ridendo.

Mi scese qualche lacrima, ma di felicità. Parlai con Nash e Bethany, quando Hayley si decise a farsi vedere. "Oh ragazzi, lei è Hayley, la mia compagna di stanza. Hayley, questi sono... beh loro. Sai, non sono associabili ad una razza umana", dissi ricevendo un dito medio da Matthew.
Hayley si presentò e parlammo tutti insieme, del loro tour di domani, di Matt che stava mangiando la pizza.,

All'improvviso apparì Cameron da dietro con Zayn. Piove! Quei due che vanno d'accordo? Alleluia. Quando i miei occhi incontrarono i suoi, mi immobilizzai.

Mi è mancato vederlo. "Alison", disse sorpreso.
"Cam", risposi sorridendo.

Parlai anche con Zayn di un po' di tutto e dopo una buona ora, attaccai.
Mi sentivo meglio, c'era anche Zayn e li avevo rivisti tutti e mi hanno fatto stare bene.
Ormai erano le tre e mezza passate del mattino.

"Sono simpatici e un po' fuori di testa", disse Hayley ridendo ancora.
"Ovviamente", risposi facendo finta di vantarmi.
"Zayn e Taylor sono i più fighi secondo me" confessò, soffocando un'altra risata.
"Si, sono belli, ammetto. Taylor sta giusto cercando disperatamente una ragazza, fatti avanti", spiegai.
"Nah, più avanti forse. Andiamo a dormire, sennò domani, cioè oggi essendo le tre passate, non ci svegliamo", rispose sdraiandosi di nuovo.
"Hai ragione, buonanotte", dissi.
"Ehi Ali... mi ha fatto piacere che tu ti sia sfogata con me", ammise.
"Anche a me, davvero", risposi.

Mi diede la buonanotte e finalmente ci addormentammo.

***

Il mattino dopo mi svegliai alle undici. "È tardi", dissi sotto voce sperando di non svegliare Hayley. Mi alzai e andai in bagno, posizionandomi davanti allo specchio, mi sistemai i capelli e tornai sul letto.
"Già sveglia?" disse Hayley, con poca voce.
"Già? Sono tipo le undici passate", risposi ridendo.
"Madonna, allora mi alzo", disse andando in bagno anche lei.

Presi il telefono e vagai sui social, tanto per passare il tempo. Essendo domenica, noi studenti del college avevamo la giornata libera, quindi potevamo uscire quando volevamo, però il coprifuoco era alle nove, dato che il giorno dopo ci sarebbero state le lezioni.
"Andiamo a fare colazione fuori e poi shopping, ti va?" mi chiese Hayley, uscendo dal bagno.
"Certo, mi vesto", risposi senza perdere tempo.

Presi un paio di pantaloncini di jeans e un top. Misi i miei anfibi e passai una mano sui capelli, per renderli presentabili, misi poco mascara ed ero pronta. Anche Hayley aveva finito, così uscimmo dalla stanza, la chiudemmo a chiave ed uscimmo dal campus.

Andammo in un bar lì vicino e ordinammo due cappuccini e due cornetti con la crema.
"Mamma mia che trauma, ho ancora sonno", dissi accendendo una sigaretta.
"A me lo dici? Guarda che occhiaie che ho! Devo ancora smaltire la sbornia", rispose mangiando il suo cornetto.

Risi e la cameriera portò l'ordinazione. Una volta finito camminammo per la città di Chicago, che devo ammettere è davvero bellissima. È grande, piena di gente e di negozi ed il clima è il migliore. Alla fine non comprai tantissimo, solo due paia di jeans, un rossetto e qualche maglietta, ero soddisfatta così.

Alla fine passammo tutta la giornata a visitare Chicago, con Hayley che mi fece da guida turistica e feci moltissime foto. Tornammo al college verso le otto e trenta, dopo aver mangiato una cena a base di pesce, squisita.
"Ho le gambe a pezzi", mi lamentai buttandomi sul letto.
"Non dirlo a me, però ammetti che ne è valsa la pena", rispose.
"Ne è valsa davvero la pena", ammisi.

Il migliore amico di mio fratello || Cameron Dallas.Where stories live. Discover now