L'accordo

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Mi ero svegliata con un sorriso ben stampato sul viso, dormire in compagnia di Daniel era una sensazione che avevo quasi dimenticato.
È come se, stando con lui, niente potesse toccarmi. Mi sentivo protetta, e dopo tanto tempo felice, nonostante non sapessi a cosa saremmo andati incontro.

Apro gli occhi e scatto subito, Daniel non è in camera, mi giro per cercarlo ma niente. Non c'era traccia di lui.
Resto seduta al centro del letto rannicchiata su me stessa, inizio ad avvertire un attacco di panico, non è possibile che mi abbia fatto questo di nuovo.
Sento il salato delle lacrime raggiungermi le labbra, mi rifiuto di pensare che mi abbia di nuovo abbandonata.
Decido di alzarmi e di uscire dalla mia camera, quando qualcuno apre la porta

«Buongiorno dormigliona» i miei occhi si spalancano alla sua vista

«Pensavo te ne fossi andato» gli dico lanciandomi tra le sue braccia

«Ehi piano, mi fai cadere la colazione» tra le mani aveva croissant e caffè, era semplicemente sceso a prendere qualcosa da mangiare

«Sono qui»

«Lo hai già detto tempo fa, inutile dirti come è andata a finire» gli rispondo

«Mangia!» mi porge un croissant alla crema

«Lo preferivo al cioccolato»

«Avevano solo questi, purtroppo! Non ti accontenti mai Amanda Khloe» mi dice sorridendo

«Eh no! Voglio sempre il meglio, per questo voglio te» a questa frase il volto di Daniel si incupisce

«Amanda, non posso restare. È complicato ne abbiamo già parlato»

«Va bene» rispondo di getto

«Va bene? Mi aspettavo qualche tragedia a questa mia notizia»

«Nessuna tragedia, ovunque andrai verrò con te. Fanculo la Surfrider e il titolo mondiale»

«Non esiste. Tu resti qui! Hai degli obiettivi da raggiungere»

«I miei obiettivi ormai non sono più la mia priorità, voglio stare con te. Ovunque tu andrai ti seguirò, portando con me la tavola da surf ovviamente. Potremmo andare alla ricerca di onde fantastiche» Daniel posta il caffè che stava bevendo alzandosi di scatto e dandomi li spalle

«Non posso Amanda»

«Perché non puoi? Non vuoi più stare con me?»

«Certo che voglio stare con te non voglio altro è solo che quando sono andato via ho dato priorità alla tua carriera»

«D'accordo e quindi?»

«Quindi ho dovuto farmi carico delle mie responsabilità e ho stretto un accordo» sento le mani tremare e il mio cuore battere più forte

«Che accordo? Con chi?» Daniel siede accanto a me affondando la testa tra le sue mani, la sua espressione è chiaramente disperata

«Daniel parla ti prego che tipo di accordo?»

«Mi hai sempre detto di voler vincere la World surf League e ho portato avanti questa cosa»

«Smettila di girarci intorno e dimmi che tipo di accordo hai stretto e con chi!» Improvvisamente si spalanca la porta della mia camera di ospedale, la stanza diventa più piccola con una presenza così ingombrante.
Sophie Ortega fa il suo ingresso.

«Bene, vedo che non ci siamo capiti Daniel»

«Sono solo passato a vedere come stava, tutto qui» risponde Daniel alzandosi e prendendo le distanze da me

«Mi auguro per voi che sia vero. Amanda da quanto tempo è qui Daniel?» non mi da neanche il tempo di rispondere che lo fa lui

«Sono arrivato 20 minuti fa» nel rispondere mi lancia un'occhiataccia e capisco di dover tacere

«Non saresti dovuto venire. Abbiamo un accordo ricordi?»

«Hai con lei l'accordo?» chiedo infuriata

«Ma dai Daniel, non dirmi che sei stato tanto stupido da dirglielo!» sbotta Sophie

«Non le ho detto niente» improvvisamente presa dalla furia mi alzo e inizio a prendere le poche cose che avevo in camera

«Cosa pensi di fare?» mi chiede Sophie

«Me ne vado!» rispondo

«Si brava, sei stata dimessa, sono qui per questo. Torniamo alla Surfrider»

«No! Torno a Maui a casa mia, preferisco prendere le distanze da tutto questo sono stufa!» Sophie chiude la porta alle sue spalle avvicinandosi a me

«Non puoi, hai firmato un contratto. Attualmente sei di mia proprietà, tu vincerai la world surf League e darai lustro alla Surfrider poi potrai tornare dove ti pare» guardo Daniel cercando un aiuto da parte sua ma lui volge lo sguardo altrove. Non mi sono mai sentita così sola in tutta la mia vita.

«Non voglio, non vincerò nessun titolo, voglio tornare a casa mia!» urlo disperata

«Ok facciamo chiarezza! L'alkay ti ha dato una seconda possibilità e io ho accettato di tenerti alla Surfrider con la promessa del titolo mondiale quindi sei legata a noi» dice Sophie

«Non l'ho mai neanche incontrata l'alkay! Non sono legata a nessuno»

«È qui che ti sbagli, vedi Daniel credeva di agire nel tuo interesse e ieri sera è venuto da me disperato insieme al suo sponsor» Sophie estrae dalla borsa un contratto e mi mostra una firma in fondo alla pagina la firma era leggibile chiaramente: Amanda Khloe.

«Non ho firmato io questo contratto!» esclamo

«Ah no?» Sophie sorride in modo malvagio

«Daniel, non dirmi che tu sia stato così stupido da firmare al suo posto?» chiede Sophie mentre Daniel mi guarda con gli occhi pieni di lacrime

«Mi dispiace Amanda, credevo di fare la cosa giusta!» sento la testa che inizia a girarmi in modo esagerato, ho paura di perdere l'equilibrio da un momento all'altro

«È questo che cercavi di dirmi? È questo l'accordo?» chiedo a Daniel

«Oh no Amanda! Questo è solo il contratto con lo sponsor, l'accordo l'ha preso con me»

«Posso sapere di che accordo parlare?»

«Sophie non voleva tenerti alla Surfrider dopo che avevi perso l'occasione con lo sponsor così sono tornato da lei con il contratto firmato. L'alkay vuole investire 100mila dollari su di te per iniziare perché hanno visto di cosa sei capace e sono sicuri di poter avere grosse occasioni con te»

«Quindi? Non capisco dove vuoi arrivare»

«Sophie non voleva tenerti, voleva cacciarti dalla Surfrider citandoti addirittura per danni per aver avuto una storia con un allenatore avresti dovuto imbatterti in una causa legale e risarcire la Surfrider per i danni all'immagine» ora la cosa inizia a prendere forma ma continuo a non capire che tipo di accordo abbiano potuto prendere

«Ha messo una sola condizione per tenerti alla Surfrider dandoti la possibilità di vincere il titolo mondiale e lasciarti in pace dai cavilli legali» vedo il volto di Daniel incupirsi sempre di più

«Quale condizione?» chiedo impaurita

«Che io la sposi» sento la terra crollare sotto i piedi e non riesco a trovare nulla a cui aggrapparmi,  quando tutto traballa e nulla funziona, potremmo renderci conto di essere sull'orlo di qualcosa del resto se non ho la terra dove posso mai esistere, non sono in grado di volare e a qualcosa devo tenermi, su qualcosa avrei dovuto poggiare i miei piedi.

La verità mi aveva appena inchiodata e io sentivo di non riuscire più a tenermi in piedi, Daniel si avvicina a me provando a dirmi qualcosa. Sento solo un ronzio, inizio a vedere sfocato prima di crollare a terra sul freddo e bianco pavimento.

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