Pre gara

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Il viaggio per Tahiti sarebbe durato circa 8 ore.
Sarei partita insieme a Sophie e Alex,il quale mi avrebbe accompagnato come allenatore.
Se avessi vinto quest'ultima gara avrei avuto il titolo mondiale, la più forte surfista di tutto il mondo.

Avevo una forte tensione addosso, un po' per la gara e un po' per la richiesta di Daniel.
Voleva che scegliessi lui, che andassi con lui in giro per il mondo alla ricerca di onde da surfare, spiagge da visitare e notti stellate da passare sulla spiaggia. L'idea mi elettrizzava, ma nel caso in cui dovessi vincere dovrei rinunciare al tour che mi spettava di diritto.

Ci avrei pensato al tempo giusto.
Ora avevo qualcosina da sbrigare, tipo chiarire la mia posizione con Liam, qualsiasi cosa sarebbe successa non potevo continuare a tenerlo appeso così ad un filo.
Gli voglio un gran bene, ma quello che provo per lui non sfocia minimamente nell'amore, avrei dovuto stoppare questa relazione ambigua che si era creata che io avevo lasciato che si creasse.

Lo trovo in camera sua, seduto sul suo letto che fissa nel vuoto quando entro e mando in confusione i suoi pensieri

«Amanda, stai per partire?»

«Sì, è tutto pronto» siedo accanto a lui e Liam poggia la sua mano sulla mia

«So che vincerai»

«Lo spero»

«Io spero che al tuo ritorno ci sia ancora spazio per me nella tua vita e che si possa ricominciare»

«Liam, proprio di questo voglio parlarti»

«Ecco, temevo che arrivasse questo momento»

«Ti voglio bene, e mi sei stato sempre accanto ma per quanto io possa sforzarmi non riesco a provare qualcosa di più forte»

«Perché sei innamorata di lui, e io ho contribuito a rovinare tutto. C'è qualcosa che non ti ho detto in realtà»

«Cosa?»

«Lui non sposerà Sophie»

«Lo so...» mi alzo di scatto guardando l'orologio, è decisamente tardi e non posso trattenermi di più

«Devo andare Liam»

«Mi mancherai Amanda, davvero tanto»

«Anche tu» gli dico stampandogli un bacio sulla fronte, mi allontano chiudendo la porta alle mie spalle.

Prendo le ultime cose nella mia stanza, Sophie e Alex erano giù ad aspettarmi

«Amanda muoviti perderemo l'aereo!»

«Si, arrivo!» urlo dalle scale, non riesco a trovare le mie cuffiette e ne avevo davvero bisogno per coprire la voce stridula di Sophie

«Cosa hai perso?» mi chiede Daniel sporgendo la testa nella mia stanza

«Le mie cuffiette, non riesco a trovarle»

«Se vuoi ti presto le mie aspetta» Daniel scompare per poi riapparire qualche minuto dopo porgendomi degli AirPods

«Ti ringrazio ma comprerò un paio nuovo in aeroporto»

«Non essere stupida, sono solo cuffie» mi dice porgendomele

«È poi spero che ci sarà modo per restituirmele» penso alla sua richiesta di qualche giorno prima, quando mi aveva chiesto di andar via con lui dopo la finale.
Non ci avevo ancora pensato per bene, avevo deciso di farmi travolgere dagli eventi, di cogliere l'attimo. Avrei deciso solo dopo la vittoria o la sconfitta.

«Guarda che non ho mai detto che verrò da te dopo la finale»

«Lo so, infatti io ho detto spero... posso tenerla questa speranza?»

«Certo, spera pure» prendo delle cose sulla scrivania per poi dirigermi verso l'uscita dalla stanza

«Amanda» il mio cuore si blocca, come se si fermasse per intrappolare la sua voce, il suo modo di chiamarmi

«Cosa c'è?» chiedo

«Torna da me, ti prego» si avvicina delicatamente a me poggiando la sua mano sul mio volto e accarezzandomi con il pollice

«Mi stai facendo una richiesta più grande di me»

«Lo so, per questo ti prometto di non lasciarti mai più sola, in modo da affrontarla insieme. Non riesco ad immaginare più un'onda senza di te, è da quando abbiamo litigato che non metto piede in acqua»

«Scherzi?»

«No, ho sempre pensato che il surf fosse il mio grande amore fin quando ho incontrato te»

«Daniel...» mi interrompe non dandomi la possibilità di concludere la frase

«Ti amo Amanda, per questo ti chiedo di tornare da me. Ti aspetterò all'aeroporto di Tahiti la sera stessa della gara. Alle 22 in punto» il suo volto è sempre più vicino al mio e non riesco più a resistere, ci baciamo lasciandoci per un attimo alle spalle tutto il trascorso.

«AMANDA MUOVITI!» Sophie mi urla dalle scale ignora di cosa stesse accadendo

«Vai!» Daniel mi sorride dolcemente tenendo ancora le labbra attaccate alle mie, lo guardo un'ultima volta prima di lasciare la stanza di corsa e scendere le scale quando mi rendo conto di essermi dimenticata una cosa importante, così di fretta torno in camera mia dove Daniel è ancora lí seduto sul mio letto con la testa affondata tra le mani

«Daniel!» gli dico, lui rivedendomi scatta in piedi come una molla e gli si illumina lo sguardo

«Ti amo anche io!» questa volta vado via davvero non potevo far aspettare ancora Sophie.

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Il viaggio per Tahiti è stato tranquillo, ho dormito quasi tutto il tempo e finalmente dopo molto, ho riposato in modo sereno.
Mi sentivo appagata, come se stessi di nuovo andando incontro alla felicità, dovevo solo vincere questa gara finale.
Ci sistemiamo in albergo e mi fiondo subito a letto, la mattina seguenti ci sarebbe stata la gara finale e non potevo commettere errori.
Chiamo la mia famiglia e li tranquillizzo sul fatto che vada tutto bene, mio fratello è esageratamente emozionato per questa gara e avrebbe tanto voluto assistere ma le nostre difficoltà economiche purtroppo non lo permettono.

«Papà sarebbe tanto fiero di te Amanda» mi dice mio fratello

«Giá, vorrei tanto che fosse qui e che anche voi foste qui» mi sciolgo in un pianto liberatorio, come se le lacrime rendessero meno doloroso questo momento.

Faccio una doccia e ceno in camera, non mi andava di vedere Sophie, volevo restare concentrata e sola e soprattutto dovevo resistere alla forte tentazione ti telefonare Daniel.
Avevo già preso in mano il cellulare dieci volte, composto il suo numero e riattaccato.
Volevo sentirlo ma allo stesso tempo volevo tenerlo lontano fino alla gara.

Domani mi gioco il titolo della vita, quello per cui ho lottato, quello per cui ho rinunciato alla mia vecchi vita.
Nessuno può togliermelo.

Live Love SurfWhere stories live. Discover now