CAPITOLO 2

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"Continuiamo a bere del pessimo vino, preoccupandoci che i calici siano di cristallo"
-Mirco Stefanon

Beh come ho detto nel capitolo prima. ho 15 anni. Fisicamente sono bassa,per i miei gusti fin troppo, ho i capelli ricci e castani con i riflessi ramati, e ovviamente non mi piacciono. Ho gli occhi verde intenso, ma vengono coperti quegli odiosi occhiali grandi, come quelli dei nerd, azzurri e lilla, che fanno risaltare la forma del mio viso. Sono abbastanza magra, ho i fianchi sporgenti e li odio, le cosce grosse per come le vedo io. Reputo di sapermi vestire, ho uno stile tutto mio, alle volte un po' dark, però mi piace. Sono una ragazza piena di cicatrici, per varie botte prese. Ma la cicatrice più profonda e che ha segnato la mia vita è la separazione dei miei genitori. Avevo solo 5 anni quando mia madre se ne andò, non mi ricordo niente. Forse meglio così. Dopo quasi un anno, mio padre conobbe la sua attuale moglie. Anche lei separata, anche lei con due figlie, anche lei con il cuore distrutto.
Abbiamo vissuto assieme, si sono sposati e 5 anni fa rimase incinta. E tu dirai, e che c'è di male in tutto ciò? Per te è tutto normale. Per gli altri grandi arroganti e pettegoli della mia città non è così. Io sono sbandata, solitaria e asociale, perchè? Per la mia famiglia. Mi fanno sentire come un esperimento andato male, come qualcosa di sbagliato. Come se i loro figli fossero dei santi. Ma almeno io, a differenza dei loro "pargoli", non fumo, non mi drogo e non sono una gallina ( o oca, a vostra scelta) che starnazza in mezzo la strada. Voglio solo sapere cosa vedono di sbagliato in una ragazza che ama leggere e che quando si innamora piange.
Per me piangere è come una medicina. Piango sempre. Non è uno sfogo, è un bisogno. Ho bisogno di piangere per stare bene. Spero che dopo questo libro non mi chiudano in una casa di cura.
Dicevo, faccio volontariato da due anni circa. Mi piace. Ma una ragazza antipatica e acida come me, non sembra il prototipo di volontaria.
Del mio carattere c'è da dire molto. Sono una ragazza molto semplice, con alcune persone dolce, penso troppo, mi faccio complessi mentali o castelli in aria, che poi svaniscono e lasciano il posto ad una perenne tristezza.
Ecco che, pensandoci, nessuno sa dell'esistenza di questi "appunti". Solo io. Un'altra mia compagna scrive, ed è stata criticata. Non per il modo in cui scrive, ma per il fatto stesso che lo fa. Le dicono "invece di scrivere, se non hai niente da fare, esci!". Cavolate. Io ho iniziato a scrivere perchè sono stufa di parlare con persone che non mi ascoltano . Tutti a dirti "io ci sono sempre per te!" e poi ? Poi non le rivedi più nella tua vita. Ed ecco che la mia vita è un'altalena, come quella di Hazel Graze, ma non cerca un proprietario. Cerca vittime, da schiavizzare al dolore. Che uccide le persone e le fa rimanere anime doloranti e amare. Ma il paragone con le altalene stava a significare che ci sono momenti nel quale sei la più alta di tutti, stai bene e sei felice, e momenti dove sei a raso terra, dove odi tutti, ma cerchi comunque di risalire e di diventare di nuovo la più alta.
Come oggi. Certi giorni come questi sono da dimenticare, ti senti sbagliata e fuori dal mondo. Brutta e ne sei anche consapevole, ma fingi che tutto vada bene, tanto è rimasta l'unica cosa da fare. Ti stai zitta e inzuppi tutto quanto. Ti senti una spugna, ma come tutte le spugne ad un certo punto non contieni più niente, come accade spesso a me. E piango, cerco aiuto, mi dispero. Ma sembra che tutti siano sordi o che io non abbia abbastanza voce per farmi sentire.
Mi sento un fantasma, vago senza meta e vedo cose che non vorrei vedere. E se mi ribello ? Nessuno se ne accorgerebbe. Fa male stare così , ma io che scrivo e tu che leggi devi sapere che" i libri non ti imparano niente, si impara solo ricevendo colpi" (Swàmi Prajnànpad), e quanti colpi ho ricevuto dalla vita. Mi è rimasto solo credere nei miei sogni, e metterci tutto l'impegno per portarli a termine.
Si sono una sognatrice, ma vivo il giorno. Non so cosa mi aspetta domani, non sono certa che sia una cosa piacevole, lo spero, ma ho capito che la mia speranza è nulla.
Dato che ogni giorno è il solito e non trovo nessuna differenza tra di loro.

Un Casino Senza FineWhere stories live. Discover now