CAPITOLO 6

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"Credo negli esseri umani, che hanno il coraggio di essere umani".
-Marco Mengoni

Non so con quali forze mi sono rialzata, come ogni volta.
Io credo di essere la ragazza più strana del mondo. Sono lunatica. Un giorno quella cosa mi va bene, il giorno dopo ho cambiato opinione completamente.
Questa mattina ero certa che il mio principe azzurro sarebbe stato quello più bravo di tutti nel farmi sorridere. Non perché era rimasto l'unico. Ma perché quelle foto e quei momenti farfugliavano in testa.
Non ero così certa di tornare.
Non volevo lasciarlo con l'amaro in bocca, volevo allontanarlo il più possibile dalla mia vita, da tutti i casini che facevano parte di me.
Ma lui ha sempre dimostrato di tenerci, non voleva abbandonarmi.
Si era innamorato di me.
Che cazzata!
Non l'affermazione, ma il fatto di essere innamorato. Sopratutto, di me.
Quale persona così pazza si innamorerebbe di me in questo momento! Si vede da chilometri che non sto bene, ho il viso cupo e gli occhi rossi e gonfi per il pianto. Eppure lui ci è riuscito. Si è voluto rovinare la vita nel più bello dei suoi anni.
Poveretto.
Non sa cosa gli aspetta.
Non è una minaccia, è che mi dispiace che qualcuno soffra a causa mia.
Non mi piace addormentarmi con il rimorso e magari piangere, bagnare tutto il cuscino per una cosa della quale lo avevo avvertito. Ma spero si prende la sue responsabilità.
Sabato avevo intenzione di vederlo e chiarire le cose.
Non voglio stare con lui e pensare ad altro, se devo stare con lui lo voglio amare. Non commetterò ancora l'errore più grande della mia vita. Non sta volta. Non con lui.
Sono scappati uno o troppi baci, ma tristemente ho deciso di lasciarlo, pensare ad A.I. mentre ci guardiamo non è una cosa che mi affascini molto. Non voglio fargli credere che ci potrà essere qualcosa, perché non è così.
E lo lascio li, solo, nel buio silenzioso della stazione. Dove io so che ha versato qualche lacrima. Perché lui è così fragile e sincero con me, e io so che non riuscirà mai ad odiarmi. E mi porterà per sempre nel cuore.
Mi sento una stronza e non sono certa che questo sia quello che voglio. Non riesco più a pensare a niente. Salgo su quel treno con gli occhi rossi, pronti a scoppiare. Mi siedo in un posto sola.
Cosa diamine ho in più? L'ho chiesto sempre. Ma la risposta è che sono diversa, strana e divertente. Non come le altre. Di essere strana lo so, ma non ho niente in più alle altre! Anzi penso di essere inferiore, dato che non sono una Barbie.
Quella sera non fu una delle migliori.
La confusione mi porta a riflettere, mi mancava ancora il mio ex.
Ho pianto e piango per lui non riesco a dimenticarlo, mi sento il colpa, sono passati 6 mesi e ancora lo penso. A lui non importa, sta con così tante ragazze che neppure ha il tempo di pensarmi. Magari tra tanti avrei scelto ancora lui... Mille volte, ma sempre lui.
Ho una tale confusione!
Non so quale delle mie azioni sia stata la più stupida.
Inizio a pensare che aver lasciato il mio Principe azzurro sia stata la cosa più sbagliata del mondo. Mi ero resa conto che mi piaceva sul serio. Iniziai ad attivare quel poco di cervello non fuso. Quindi decisi che dovevo tornare, mi manca troppo.
Perché diamine torno sempre, non riesco ad avere un pensiero coerente da un giorno all'altro. Non potremo fare tira e molla in continuazione!
Molto titubante, gli scrivo. Ancora non completamente convita di quello che sto facendo. L'ansia si impossessa di me, inizio a sudare freddo. Non potevo aspettarmi nessuna reazione in particolare. Avevo paura di essere rifiutata.
Iniziammo a parlare, ma dovevo risolvere una questione con il mio ex. Il senso di colpa si era impossessato di tutta me stessa.
Dovevo affrontare le mie paure. Gli dovevo dire che mi sentivo in colpa. Infatti gli scrissi un messaggio dicendogli : "Sta sera ti penso diversamente dagli altri giorni. Non voglio che torni. Voglio solo sfogarmi. Non so perché ancora ci provi così tanto, ma sei stato importante. Te ne sei andato così bruscamente dalla mia vita che non me ne sono neppure resa conto. E sono una bastarda perché ti ho detto delle cose fin troppo cattive. Io combatto per eliminarti, ma sei ancora qui. Odiosamente qui. E non so quando mai ti caccerò dalla testa. Ma ti voglio bene...". Sono in ansia, certamente mi risponderà male come fa di solito, aspetterò fino domani mattina. Chi lo sa. Intanto vado a dormire come niente fosse.
La mattina dopo non aprii il cellulare se non prima arrivai davanti la mia amica, però rimasi un po delusa dal fatto che non arrivò nessuna risposta. Dopo pochi minuti il colpo al cuore. Aveva risposto. Diamine respira Alessia. Aprii il messaggio.
Ma non avrei MAI potuto immaginare che la sua risposta sarebbe stata "Anche io te ne voglio."
La mia vita si fermò. Iniziai a piangere a singhiozzo. Non riuscì a capire più niente e mi sentivo svenire. Come dice Nesli "Arriverà la fine ma non sarà la fine". Infatti quello fu un nuovo inizio.
Capì di poter dimenticare e andare avanti. Dissi tra me e me "Mi ha perdonata" e sono felicissima.
Il tempo passa e le mie idee si fanno chiare:
-A.I. rimarrà un ricordo per ora, mi ha trattata male. Devo smetterla di farmi trattare così da tutti, quindi l'ho eliminato con stessa facilità delle e-mail. Ma lo ho archiviato o cancellato completamente ?
- il mio ex, come ho detto prima, mi ha reso le idee più chiare. Sono certa che il mio cuore appartenga a una sola persona.
- il mio principe azzurro, dov'è? Devo riconquistare la sua fiducia, che sono stupida. Mi sarei fatta scappare una persona come lui! Assolutamente. Devo prendere in mano la situazione. Io e lui. Basta, niente più persone in mezzo. Solo una stupida riuscirebbe a farlo andare via.
Non ne parlo spesso, ma credo di amarlo sul serio.

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