CAPITOLO 4

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"I sogni sono tutte illusioni"
-Anonimo

Non so dirvi se io sia felice o triste, ma la cosa non mi sorprende.
Io e il mio "Principe Azzurro" ci siamo lasciati. Non mi andava di prenderlo in giro. Io sola so la verità, e la verità della mia felicità non è lui. Gli ho chiesto di dimenticarmi e spero ci riesca con la stessa facilità degli altri. Ho pianto molto in questo periodo, sono confusa e nervosa perché non trovo una risposta. Piango e mi rendo conto che nessuno si accorge della mia stranezza. Sono felicemente sola.
Ultimamente voglio stare sola, ma il mio A.I. mi scrive spesso.
Solo ieri mi ha riempito di complimenti ed ha aggiunto "Per me sei più di un'amica, se non fosse per alcuni fattori saresti la mia partner". Non so come spiegarvi la mia felicità nel leggere questo messaggio. Ma contemporaneamente non so che fare. Siamo così lontani fisicamente, ma così vicini (quanto meno per me).
Leggendo "Bianca come il latte, rossa come il sangue" ho imparato che ognuno ha il suo sogno, e uno dei mie è lui. Magari mi sbaglierò, ma fin quando ci crederò resterà così. Spero che cambi qualcosa tra di noi. Non riuscirei a pensare a nient'altro che non sia il suo sorriso.
Eppure a poco a poco dovrò abituarmi alla sua assenza. Non parliamo più da circa 3 settimane e mi manca tanto.
Non riesco a realizzare quello che è successo sta notte. Ero ad una festa e cantavo al karaoke come se non ci fosse un domani. Di punto in bianco arriva un messaggio "Fratellone ****" (questo è il suo nome in rubrica), con scritto "Non puoi capire quanto io sia felice, ho visto una ragazza e me ne sono innamorato. Non riesco a stare senza di lei". Fu una pugnalata al cuore. Lui sa cosa provo nei suoi confronti e continuava a girarci il coltello come se io non sentissi niente. Ovviamente, da amica, mi complimentai, dissi di essere felice. Una cosa assurda, io felice di vederlo con un'altra ?
Ma mi domandai come può una ragazza conosciuta da poco farti innamorare? Come fai ad essere pazzo di lei? Non eri tu quello non pronto per un'altra relazione? Quante bugie, la delusione era imparagonabile.
La mattina dopo con molta calma chiesi spiegazioni. Ammise di avermi mentito. Voleva solo che io lo lasciassi stare, mi disse che dovrei "godermi la vita", e se starò dietro di lui non andrò da nessuna parte. Dopo quel giorno non parlammo più. Piansi tanto, lo ammetto. Come puoi trattarmi così male? Come possono TUTTI trattarmi così male? Non credo di meritarmelo, non ho fatto niente di male. Più ci tengo ad una persona, più questa non mi accetta per come sono.
Non ho mai parlato a nessuno di quella notte con lui. Forse perché non c'è niente da dire, o forse perché avevo troppa paura, non volevo realizzare che per lui non ero (e non sono) abbastanza. Ma voglio prendere coraggio e ne parlerò qui, a voi lettori.
Quella sera, dopo mangiato, tutto il gruppo si incontrò in discoteca. Tutti intenti a divertirsi, io mi sentivo un pesce fuor d'acqua e uscì fuori per prendere un po' d'aria. A.I. mi seguì poco dopo. Mi trovò coricata su una sdraio con le cuffie. Molto delicatamente si sedette accanto a me,e io chiusi la musica. Preferivo (Ovviamente) ascoltare lui. Non parlammo neppure un secondo, i nostri occhi parlavano fin troppo.
Per rovinare l'atmosfera arrivarono, mia sorella e suo fratello. E decidemmo di uscire. Mi portò a visitare il posto desolato e buio. Si fecero le due e il sonno prese il sopravvento. Ci riportò alla base e annunciai che sarei andata a dormire da lì a poco, e A.I. disse che sarebbe venuto con me.
Percorremmo quella stradina, che ci divideva dagli altri, in silenzio. Due o tre sguardi, niente di più. Arrivammo nella casetta. Aprì la porta. Lui si diresse verso il letto per dormire, io aprii il frigo per bere. Mi lavai i denti, ero nervosissima. Speravo accadesse qualcosa. Mi misi la maglia del pigiama e lasciai i pantaloncini. E mi buttai sul letto, dove lui era già coricato ad aspettarmi. Tutte le luci spente. Ci coprimmo con le coperte. E iniziammo a parlare. Gli argomenti fondamentali furono: gli ex, la ricerca dell'amore, ed il rapporto che io avevo con il mio ragazzo. Si ero fidanzata, nel letto con lui e speravo in qualcosa. Parlammo tutta la notte, il caldo si impadronì di me, mi tolsi i pantaloncini. Mi aveva già vista in costume, non vidi nessun problema nel gesto. Alle 6 andammo a dormire. Si strinse a me, le nostre gambe erano intrecciate, i respiri uniti.
Mi sentivo tutt'uno con lui. È stata meglio di qualsiasi altra notte, meglio di fare l'amore, ma quella fu l'ultima notte. Avrei voluto che il tempo si fermasse. Ma non fu così.

VOLETE SAPERE COSA SUCCEDE DOPO ?

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