capitolo /7/

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Mi svegliai, Germania come sempre dormiva fino a tardi, lentamente mi alzai ancora un pò stordito per la sbornia del giorno seguente, andai in cucina e trovai America seduto mentre beveva una bella tazza di caffè nero come la pece, camminai verso di lui
Italia: stanco ?
USA: giusto un pò-
Disse mentre si versava dell'altro caffè, io invece andai verso la dispensa, presi una busta di biscotti e comincia a mangiarli, mi sedetti vicino, proprio accanto ad America, lui non mi guardava ma continuava indisturbato a sorseggiare il suo caffè e leggeva una pagina del giornale, quando finalmente riuscì a farmi notare (dopo una battuta da me fatta) notai un pò d'imbarazzo in lui, abbastanza insolito pensando al tipo di persona che era.
Italia: c'è qualcosa che non va? Noto che sei un pò distratto
Dico sorridendo per poi mettere i biscotti a posto
USA: nulla, va tutto bene,  comunque muoviamoci o faremo tardi a scuola
Italia: mh va bene, vado a svegliare Ger..
Qualcosa non mi tornava ma lasciai perdere, avevo troppo a cui pensare in quel momento.

Pov USA
Appena finimmo di preparare tutto il necessario e di sistemare ogni cosa, i due se ne andarono a scuola mentre io me ne andai a piedi, avevo finito l'ultimo  pacchetto di sigarette e avevo quindi declinato gentilmente il loro invito, poi la mattina preferivo starmene sulle mie, quindi si, tutto sommato le sigarette erano state la scusa perfetta venuta al momento giusto.  Camminavo lentamente, mentre nella mia testa frullavano un pò di pensieri, mi sentivo stanco, presi un pacchetto di sigarette da una macchinetta che si trovava pochi metri distanti dalla scuola e sentii  una mano toccarmi la spalla, voltandomi vidi Rica, una tra le mie sorelle ma se avessi dovuto darle una definizione più carina, avrei di sicuro detto "l'unica ragazza che mi fa impazzire" letteralmente: "bro, fumi ancora?? " disse abbastanza incazzata, ma potevo capirla
Costa rica:avevi detto che avresti smesso-"
la guardai dall'alto verso il basso, era un tappo
Usa: quando sono stressato non riesco a non fumare, è più forte di me, mi spiace " dissi accennando a un sorriso
Costa rica:" si si come no e ovviamente ora pensi che crederò alle tue stronzate"
me ne rubò una:" posso? " chiesi per poi accendergliela anche a lei
Costa Rica:"aw grazie"
disse ridendo
Costa Rica:" ti va di andare a scuola oggi?
Mi ricordai d'Italia, annuii in silenzio, girando poi il capo,io e Rica ci avviammo a braccetto verso la scuola.

Arrivammo in ritardo, e poco dopo dall'essere entrati, Rica mi diede un bacino per poi cominciare a correre verso la sua classe, ora toccava a me muovermi, mi girai ma mi scontrai con Germania, feci cadere dei fogli che aveva in mano, mi abbassai e cominciai a raccorglierleli velocemente, lui mi guardava con aria sorpresa, appena fatto glieli diedi indietro:" vedo che oggi siamo in forma, hai preso le sigarette? " disse un pò scorbutico:"ehm si guarda" gli mostrai il pacchetto,poi lo colpì, fece cadere le sigarette a terra :" non si fuma a scuola e... vergognati" conoscevo lo sguardo che aveva, mi guardava con rabbia e delusione, me lo ricordavo anche mio padre faceva così.
USA:"Ger... Germania.. "
sembrava che tremasse, aveva paura di me e di cosa avrei potuto fargli ma era troppo arrabbiato per tirarsi indietro, li presi la mano ma lui la colpi poco dopo:"cosa avete fatto? " non capivo:"chi? "Chiesi io:" non fare il finto tonto, non voglio che Italia frequenti una persona lurida come te, dirò a Italia cosa ho visto, tu... Stai giocando con i suoi sentimenti, mi fai schifo" li presi i polsi, lo bloccai, era ancora più terrorizzato
USA:" Germania non so di cosa tu stia parlando, ritorna in te e spiegami che cosa ho fatto, che non ho capito un cazzo" arrossí imbarazzato
Germania:" mi dispiace ma quando ti ho visto con quella, io... Credevo... Non so cosa mi passa per la testa"
capii che parlava di Rica
USA:" ti sei indispettito perché sono venuto a scuola con mia sorella e non con voi? " entrò in panico e  cominciò a balbettare
Germania:" tua sorella..? Io... No.. Guarda, mi dispiace tanto tanto, ho fatto una cazzata, Italia si arrabbierà, io-"
lo lasciai quando la campanella suonò, non li prestai attenzione e corsi in classe.
Il prof mi stava aspettando, feci 3 minuti di ritardo e quello stronzo mi disse che dopo sarei dovuto rimanere a scuola in "punizione" dopo scuola mi sedetti scazzato ma oggi accanto a me si era seduta Brasile.
Mi salutò, ricambiai e poi tornati a ignorarla, appena il professore iniziò a spiegare, lei cominciò a parlarmi in maniera logorroica della sua vita e cose così.
Non era mai stato così tanto felice di andarmene da quella classe, non capivo il motivo ma Brasile non faceva altro che starmi attaccata, era diventata insopportabile, sentii qualcosa prendermi il braccio:" grazie al cielo.. I-" era brasile
USA:i.... Il prof ... Se ne è andato
Lei mi guardò per poi ridere
Brasile: già se èandato
disse allegramente. Dove era Germania quando serviva? Questa qui avrà qualche cotta per me o cose così:"non volevo spaventarti usa" la guardai abbastanza offeso
USA:"non mi hai spaventato figurati"
poi sentii gridare:"ame" mi giro e  accanto vidi italia che dopo aver lanciato un'occhiata a Brasile, me la staccai di dosso e mi misi le mani in tasca, non avevo voglia di parlare e mi era venuto un forte mal di testa, me ne andai mentre loro mi guardavano confusi.
Corsi verso casa e Canada mi accolse con calore abbracciandomi, ricambiai
Canada: Waoh mi sembri stremato, tutto bene a scuola?
USA: mai stato meglio
Dissi per poi entrare
USA: ah cazzo, vero, ora mangio dopo devo tornare a scuola
Mi guardò confuso
Canada: come mai??
Usa:io... Io ho...
Mi vergognavo a dirglielo, mio fratello era una brava persona e non volevo fargli sopportare ogni cazzata che faccevo
Usa: ho un... Corso... Pomeridiano, si
Sembrò ritornare ad avere il sorriso
Canada: oh capisco, avere degli amici ti sta aiutando ad aprire quella capoccia dura che ti ritrovi eh?
Disse scompigliandomi I capelli
USA:  già...
Canada fu così genitile da prepararmi il pranzo, mi sentivo una merda come al solito
Usa: grazie nada.. Grazie per tutto quello che fai
Sorrise
Canada: per così poco?
Ritornai a scuola, entrai in classe e mi sedetti, in punizione c'eravamo io, polonia, ungheria, albania, nord corea e russia, insomma eravamo un bel gruppetto.
Durante l' ora mi sentii sotto pressione per tutto il tempo, cercai di svagarmi e disegnai una tartaruga un pò torta, appena finì l'ora me ne andai.
Girando per il corridoi Brasile mi colse di soppiatto, per un momento sobbalzai, Risi nervosamente.
Brasile: cosa ci fai qui per il corridoio completamente da solo
Disse avvicinandosi pericolosamente a me, arrossire spontaneamente
Usa: sai.. Camminavo, fa bene camminare
Brasile: eppure ti vedo agitato
Disse incrociando le braccia, per un attimo, un secondo, il mio sguardo cadde sulle sue tette.
Usa:  devo tornare a casa orq
Brasile: ti va se ti accompagnò principessa?
Arrossii
USA: fottiti
Mi afferrò la mano cominciando a trascinarmi fuori
Usa: in realtà io-
Brasile:: seguimi
Mi zittii, ripensandoci, se mi fosse successo qualcosa del genere qualche giorno fa di sicuro mi sarei incazzato ma ora era abbastanza pensieroso per arrabbiarmi o reagire con il mio solito garbo.
Così tanto pensieroso che non ci feci caso quando mi mise contro il muro di una parte più nascosta e più appartata di un parco vicino scuola e cominciò a levarmi i vestiti.
USA: ascolta i-io...
Sentivo il cuore palpitare, lo volevo fare ma mi sentivo in colpa
Brasile: meno chiacchiere e più azione, che c'è? Insomma cos'hai in questi giorni? Sei strano, ti vedo diverso eppure questa non è la prima volta che lo facciamo
USA: ma no...è diverso-
Rimasi a petto nudo, mi palpò i pettorali
Beasile:  vedo che ti sei allenato, come fa con il football?
Arrossii di più, ripensai a Germania
USA: cazzo se è vero
Brasile: che cosa?
Ero un fottuto coglione, fu in quell'istante, in quegli attimi che capii che Germania aveva fottutamente ragione.

-Motherfuckers Having Fun-Where stories live. Discover now