7

532 32 4
                                    

Le sue labbra calde si fiondarono sulle mie gelide come il ghiaccio. Le lacrime gli rigavano ancora il viso, una cadde sulle nostre labbra. Improvvisamente sentii il battito del mio cuore sperduto in ogni singolo millimetro del mio corpo, le mie mani iniziarono a sudare, ero agitata, perché stava succedendo? Mi sentivo il cuore a mille, mi sentivo la testa girare, non capivo più nulla. Sentivo solo il tatto delle nostre labbra danzare fra loro, caldo e morbido come un cuscino in piume d'oca. Mi chiedevo se lo volevo veramente, se ne valeva la pena in quel momento, se fosse stato giusto. Dai suoi occhi piovevano ancora numerose lacrime acide, lacrime in segno di mancanza. Poi mollò la presa. Adesso i nostri volti non erano ne uniti, ne distanti, ma i nostri occhi furono come collegati sullo stesso filo. Sentivo il suo fiato sul mio viso arrossato. Ma allo stesso tempo quella sensazione mi causò un sollievo mai udito e provato prima. Desiderai così tanto.. Era quello l'amore....? Non lo sapevo, non avevo mai provato tanta eccitazione, terrore, felicità, sgomento e paura tutte insieme. Non ne capivo più nulla, mi domandavo "Perché proprio adesso?". Perché adesso, proprio quando disattivai i miei sentimenti..
Il sorriso trattenuto che possedeva con orgoglio sulle sue labbra si spense proprio quando notò una lacrima fare capolinea sulla mia guancia sinistra. A quel punto lui si allontanò dal mio viso, indietreggio di qualche passo. Volevo fermarlo, volevo fermarlo con tutta me stessa, però non riuscivo a muovermi, ne a dire qualcosa di sensato. Si creò un misto fra silenzio ed imbarazzo assordante. Volevo che continuasse, volevo che quel maledetto bacio durasse di più, ma non osavo muovermi. Le sue lacrime ormai si fermarono, facendo luogo alla sua solita espressione apatica.
Deluso disse.
Kyojuro: Perdonami Y/n, non ho usato la ragione.
La stanza fu talmente silenziosa che si udirono a malapena i miei passi sul tappeto in bamboo. In quel momento notai la nostra differenza di altezza, notai anche quanto fossimo cambiati. Le mie mani rosee presero le sue, fu come insospettito da questa mia azione. Arrivai a tal punto da far scontrare le nostre fronti, per poi lentamente regalargli ciò che lui mi regalo prima. Le nostre bocche si unirono nuovamente e io questa volta mi sentii più sicura di me stessa, risentii di nuovo quel brivido prima freddo poi caldo attraversare ogni cellula del mio corpo. Lui sembrò notarlo.
Gli accarezzai la schiena e sentii il calore del suo corpo contro la mia mano. Fu diverso da prima, fu come se adesso il film fosse a colori, mentre prima solamente in bianco e nero. Sentivo, percepivo, provavo ogni minima sfumatura di quel momento. Mi sentii viva, dopo davvero tanto tempo. Il bacio diventò sempre più profondo..
Mi era mancato..
Le sue mani si incrociarono sui miei fianchi, mentre le mie sul suo collo o almeno.. ci provai ma data la mia altezza non ci riuscii, quindi lui mi prese in braccio facendomi sedere su un mobile lì vicino. Dopo poco ci staccammo. Entrambi col fiatone. I miei occhi vennero sommersi da lacrime.
Y/n: Mi sei mancato così tanto.. - dissi soffocando le urla sul suo petto. Appoggiò la sua calda mano sul mio capo.
Kyojuro: Y/n non piangere te ne prego, adesso sono qui, ed anche tu.
Y/n: Perdonata?
Kyojuro: Parleremo dopo.

Fuori pioveva, il cielo stava abbandonando la luminosità dando spazio al buio della notte

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


Fuori pioveva, il cielo stava abbandonando la luminosità dando spazio al buio della notte. Entrambi stavamo percorrendo il corridoio fino ad arrivare alle nostre camere.
Kyojuro: Domani avrai l'incontro con gli altri pilastri mi sbaglio?!
Y/n: No, non ti sbagli affatto - dissi fin quando non raggiunsi la porta per la mia camera.
Y/n: Kyojuro.. tu non vai a letto?
Kyojuro: No! Mi aspetta un compito molto importante prima da pilastro quale sono!!
Avevo la mano sulla maniglia, la spostai gettandomi di schiena sulla porta.
Guardai in faccia il palestrato.
Y/n: Interessante, allora verrò anche io!
Kyojuro: Assolutamente no, vi sarà anche un'altro pilastro al mio fianco, può bastar-
Non gli diedi tempo di terminare il discorso che mi fiondai in camera pronta ad indossare la mia uniforme da spadaccina. In un lampo fui pronta.
Y/n: Perfetto, possiamo andare(^ ^)

Camminammo per molto, fin troppo, tanto che ad un certo punto i talloni iniziarono a farmi male, un male pungente

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Camminammo per molto, fin troppo, tanto che ad un certo punto i talloni iniziarono a farmi male, un male pungente. Cercai di non fiatare, tuttavia avevo scelto io di venire. In aria vi era una sensazione fin troppo soave dal momento che stavamo andando ad uccidere dei demoni. Aspettavo solo di poter mettermi alla prova con un vero pilastro al mio fianco. La katana di mio nonno saltava sulla mia coscia ad ogni passo. La mia uniforme aderiva perfettamente al mio corpo, mentre i miei capelli, legati nei soliti codini, si scompigliavano per il venticello che tirava. Vi era anche un forte odore di erba bagnata, di terriccio fradicio per la pioggia, di stagno. Arrivammo dinnanzi un tempio colossale. Era stupendo. Splendeva come non mai per la sua ricchezza ma.. perché proprio qui?  In quel momento sentii una presenza calda nella mia mano. Quella di Kyojuro di intrecciò alla mia. Strinsi la presa. Vi dico soltanto che da quel momento mi feci pilotare da lui, tanta era l'emozione seppur essendo un tocco fra mani.
Kyojuro: Da questo momento in poi sta al mio fianco e non osare estrarre la katana. E sta attenta, non voglio perderti di nuovo.
Y/n: Non accadrà.
Entrammo.

X: DAMMI IMMEDIATAMENTE LA CORONA! - urlò una voce stridula

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

X: DAMMI IMMEDIATAMENTE LA CORONA! - urlò una voce stridula.
X: DAMMI QUELLA CAZZO DI CORONA
Il pavimento in legno emetteva un rumore lieve una volta calpestato.

(・∀・) ah

Vi era un Tangen Uzui selvatico deporre in un sacco tutto gli ornamenti in oro della stanza, al suo fianco un sacerdote mascherato gli urlava le peggio cose per questo.
Y/n: RIPONI IL SACCO A TERRA UZUI!
Gli urlai, ma non fu molto utile come cosa. Sembravano non sentirmi.
Kyojuro: Sarebbe stato educato degnarci anche di un solo saluto! -entrambi si girarono verso di lui.
Y/n: ( ' ▽ ' ) esisto?
X: DITEGLIELO VOI DI RIPOSARE TUTTO QUEST'ORO SE NO CHIAMO LA POLIZIA!
Uzui: Non servirà, adesso molla il mio braccio divino e LASCIAMI ANDARE NANO!!✨
Il tizio cadde di sedere, ma non volle andarsene. Con un salto fece cadere un calice in oro a terra, era adornato con centinaia di mini cristalli. Provocò un rumore assordante.
X: BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA SAI QUANTO VALE QUEL MALEDETTO CALICE!! - ululò il nano.
Uzui ed il tipo iniziarono a litigare pesantemente, io andai verso il calice. Aveva qualcosa di strano. Una volta aver colpito a terra fu come se fuoriuscì del sangue. Lo raccolsi da terra e-
Kyojuro: Y/N NO!!
Il calice tramutò forma, come se quella non fosse la sua forma originale. Uno scoppio mi fece volare di qualche metro, balzai in aria.
Terza calante: AHAH NON SAPEVO MI AVRESTE SCOPERTO COSÌ FACILMENTE!
Oh cazzo...

𝑪𝒐𝒍𝒅 𝑭𝒍𝒂𝒎𝒆𝒔 🔥 [Kyojuro x reader]Where stories live. Discover now