SPECIALE 1

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Due mesi dopo [22 Agosto 1994]
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Quel giorno Harry Potter fu talmente euforico che non smetteva mai di sorridere. Il suo sorriso non era mai stato così ampio e i suoi occhi verdi non erano mai stati così luminosi in tutta la sua vita.

Assistette alla sua prima partita di quidditch dal vivo insieme ai Weasley e, probabilmente, fu stato uno dei momenti più memorabili che aveva mai vissuto.

Ore avanti si trovava all'accampamento dei tifosi insieme ai suoi amici. Era disteso sul letto che sognava ad occhi aperti. Era felice, dopo mesi.

Le settimane precedenti, le aveva passate a pensare a lui. Draco Malfoy, colui che al termine del loro terzo anno gli aveva spezzato il cuore.
Il fatto che non potevano stare insieme, lo distruggeva. Il corvino aveva riflettuto parecchio durante quei giorni caldi e afosi estivi; ed era arrivato alla conclusione che Draco aveva ragione. Il mondo è pieno di pregiudizi, nessuno li avrebbe mai accettati.

Ad un certo punto della serata ci fu un fracasso assordante. Le persone iniziarono a gridare dal terrore, perché i Mangiamorte stavano attaccando i loro accampamenti.

I gemelli Fred e George Weasley ebbero il compito di mettere a riparo tutti, passando per il bosco, mentre Arthur - il padre - restava per capire meglio, insieme ai suoi altri figli maggiori, la situazione.

Ad un certo punto, correndo attraverso il bosco, si sentì Ron urlare.

<<Ron, sei tu?>> Disse Hermione. <<Dove sei? Oh, che stupida... Lumos!>> Dalla sua bacchetta uscì un bagliore di luce. Il rosso era caduto per terra.

<<Sono inciampato su una radice>> Imprecò.

<<Ci credo, con quei piedi enormi...>> Disse all'improvviso una voce melliflua. <<Farei fatica anche io a camminare>>

<<Malfoy!>> Esclamò Harry sorpreso di vederlo.

<<Ti faccio vedere io, brutto stronzo!>> Imprecò un'altra volta Ron, mentre si stava alzando da terra con l'aiuto di Hermione.

<<Modera il linguaggio,Weasel>> Disse superficialmente il Serpeverde.

Ron, arrabbiato più di prima, si diresse verso Draco, ma Hermione lo fermò in tempo.

<<Basta, Ronald. Dobbiamo raggiunge Ginny e i gemelli!>>

<<Esatto, Weasley, ascolta la tua fidanzatina>> Ridacchiò Malfoy. <<Non vorrai mica che una come lei venga vista, no?>>

<<Ti giuro->> Il rosso fece per tirare un pugno al ragazzo, ma la riccia lo trascinò via.

<<Muoviamoci, ragazzi!>> Esclamò esasperata.

<<Tu che hai da fissare?>> Disse Draco a Harry, il quale era restato tutto il tempo ad osservare la scena. <<Non è meglio se raggiungi weasel e la mezzosangue?>>

<<P-Perché ti comporti di nuovo così?>> Balbettò il Grifondoro.

Se per un istante Harry pensò di vedere Draco ghignare, si sbagliò. L'espressione del giovane Serpeverde divenne più triste e malinconica.

<<Non guardarmi così>> Ordinò Draco con uno strano tono pacifico, avvicinandosi al corvino.

<<Stai facendo tutto tu>> Rispose Harry innocentemente, squadrandolo dalla testa ai piedi. <<Io ti ho posto una semplicemente domanda— Malfoy><

<<Torna dai tuoi amichetti>> Continuò il Serpeverde a poca distanza dal Grifondoro. <<Te lo consiglio>>

<<Perché?>>

<<Perché neanche una maledizione senza perdono riuscirà a fermarmi da quello che sto per fare>>

<<Che co->> La voce del giovane Harry venne fermata dalle labbra di Draco che si posarono sopra le sue.

Il biondino prese il corvino per i fianchi e lo fece indietreggiare, fino a fargli toccare la schiena contro il tronco di un albero.
Le sue mani raggiunsero, poi, le guance arrosate di Harry che tenne con delicatezza, mentre il loro bacio continuava.

<<Mi sbaglio o ti avevo detto di andartene?>> Disse Draco senza fiato, una volta staccatosi da Harry e appoggiando la propria fronte contro l'altra.

<<P-Perché continui a darmi la colpa di azioni a cui tu dai l'iniziativa?>>

<<Beh, se continuiamo così, non andremo da nessuna parte>>

Di solito un essere umano non è in grado di percepire il battito cardiaco di un altro senza uno strumento apposta, però in quel momento Draco Malfoy aveva il cuore che pulsava talmente forte che se non fosse stato per il chiasso intorno, chiunque sarebbe stato in grado di sentirlo.

<<Malfoy?>>

<<Mm-mmh>>

<<Sei ancora attaccato a me>> Disse Harry con un debole sorriso.

Nessuno sarebbe riuscito a dare una descrizione logica di quello che stava succedendo.

Ti guardavi intorno e immediatamente notavi che il caos regnava. La gente era in preda al terrore, mentre cercava riparo dai Mangiamorti che distruggevano qualsiasi cosa che intralciava il loro cammino.

Poi osservavi Harry Potter e Draco Malfoy attaccati l'uno all'altro, come se non si vedessero da anni. Era una visione completamente differente. Era l'amore impossibile, o almeno— quasi impossibile. Un amore per cui dovevi lottare, perché il resto del pianeta aveva pregiudizi.

<<Mi manchi>> Azzardò Harry.

<<Ora chiudi gli occhi>> Disse Draco, staccandosi lentamente. <<E riaprirli tra sessanta secondi>>

<<Cosa? Perché?>> Domandò preoccupato il corvino.

<<Tu fallo e basta>> Insistette l'altro. <<Per favore>>

Harry Potter obedì titubante e con una strana sensazione che gli fece tremare il corpo, come se fosse stato un avvertimento per quello che sarebbe successo da lì a poco.

Allo scadere del tempo aprì gli occhi e vide che l'amore della sua vita era sparito.



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Volevo ringraziare tutti quelli che hanno letto la storia, spero vi sia piaciuta!

La fanfiction l'ho terminata mesi e mesi fa al capitolo scorso, ma ho deciso comunque di pubblicare questo sequel (se posso chiamarlo così) e forse ne pubblicherò altri, ma non ne sono sicura.

Ho intenzione di pubblicare un vero e proprio continuo di questa storia, ma non so quando.
Vi piacerebbe? Ho tante sorprese per questi due ragazzini che non ne avete idea!

𝑻𝒉𝒊𝒓𝒅 𝒀𝒆𝒂𝒓 ; drarryWhere stories live. Discover now