SPECIALE 2 - Quarto Anno

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⚠️Leggete anche lo spazio autrice in fondo al capitolo, vi ringrazio:)

Chiedo scusa il anticipo per gli eventuali errori di battitura.
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Il Ballo del Ceppo [24 Dicembre 1994]
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Il quarto anno di Harry Potter a Hogwarts era in quel momento il periodo peggiore degli ultimi tempi.

Quell'anno c'era il famoso Torneo Tremaghi che coinvolgeva tre scuole, Hogwarts, Beauxbatons e Durmstrang. Solo chi aveva dai diciassette in su poteva partecipare, gettando nel calice di fuoco un bigliettino con su scritto il proprio nome e sperare che esso lo scelga.

Il problema fu che misteriosamente il nome di Harry balzò fuori, nonostante aveva solamente quattordici anni.

Per questo iniziò a ricevere un sacco di odio, perché tutti pensavano che avesse imbrogliato. In realtà, lui non aveva fatto nulla. Qualcuno lo aveva incastrato.

Gli insulti non lo facevano sentire bene e, tra l'altro, sopra le proprie spalle portava anche il peso dello stress causato dall'essere uno dei campioni Tremaghi (beh, quattro in quel caso).

Arrivato il fatidico giorno del Ballo del Ceppo, un evento a cui i campioni erano obbligati a partecipare, la depressione di Harry non era affatto migliorata.

Durante la serata, lui e il suo migliore amico Ronald Weasley erano seduti ad un tavolo nella sala annoiati più che mai. Ron si stava lamentando di quanto quella serata stesse facendo schifo, ma Harry non lo stava affatto ascoltando.

Gli occhi del corvino erano fissi sull'ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel periodo, ma anche l'unica da cui desiderava ricevere un abbraccio così stretto da rimanerne soffocato.

Draco Malfoy stava ballando con Pansy Parkinson e sembrava essere felice.

Perché non è triste quanto lo sono io? Perché sembra divertirsi come non mai?, pensò Harry.

Oltre al dolore che stava provando negli ultimi mesi, Harry Potter soffriva anche d'amore. L'ultima volta che aveva parlato con Malfoy era alla Coppa Mondiale di Quidditch l'estate precedente. Ogni tanto scappavano delle occhiate e addirittura degli occhiolini, ma nulla di più.

A Potter mancava così tanto. Se solo loro non si fossero lasciati, il corvino sapeva che quell'anno lo starebbe passando meglio.

Le lacrime erano sull'orlo di scendere, così, per non farsi vedere da Ron, si alzò e scappò via.

Non correva, ma il suo passo era veloce.

Ad un certo punto si ritrovò nel cortile principale del castello. Si fermò, e quando lo fece si rese conto che respirava a fatica. Così, decise di andare a sedersi su una delle panchine di sasso presenti.

Si mise una mano sul petto e, cercando di far cessare di scendere le lacrime, cercò di ritornare al normale respiro.

1, contò e poi inspirò ed espirò, tutto questo lentamente.

2, continuò per poi inspirare ed espirare nuovamente, sempre lento.

3, contò e subito dopo, senza di nuovo nessuna fretta, inspirò ed espirò.

Maledetto Draco Lucius Malfoy, imprecò Harry tra sé e sé.

Harry pensò che se l'anno precedente avesse ignorato quei biglietti, ora non sarebbe in quelle condizioni. Magari, in quel momento, invece di cercare di non avere un attacco di panico, sarebbe con una persona che non avrebbe timore del giudizio degli altri, che farebbe di tutto per lui e che forse, si troverebbe a ballare felice una canzone lenta con il proprio accompagnatore.

𝑻𝒉𝒊𝒓𝒅 𝒀𝒆𝒂𝒓 ; drarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora