Did you miss me?

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Blocco il telefono e lo ripongo in tasca, prima di tornarmi a stendere sul divano, affianco a Jessy.

Ho detto a Jake che mi sarei messa subito al lavoro sulla relazione, ma ora come ora non ci riesco. La mia mente è altrove, che ripensa alla conversazione avuta con Jason.
Sento il peso di tutti questi ultimi avvenimenti, un peso che mi schiaccia ed opprime.

Ho davvero bisogno di svagarmi un po'.

Osservo Jessy giocare con il cellulare. Il suo sguardo è vuoto, smarrito in una finta concentrazione. Ha perso ogni interesse verso la televisione, che è ancora adesso accesa.

Credo si stia annoiando a morte.

Effettivamente, il fatto di esser rinchiuse qui dentro per chissà quanto tempo, soffoca anche me.

Sarà l'idea della costrizione che, inconsciamente, riesce solo a farmi crescere la voglia di uscire fuori all'aperto. È come quando ti viene negato di far qualcosa e, improvvisamente, senti l'estrema necessità di farla. Scatta quella sorta di voglia di ribellarsi, quando ci si sente minati nella propria libertà.

Dannata psicologia.

"Ti va di vedere qualcosa su Netflix?" Le chiedo, prendendo in mano il telecomando.

"Uhm sì." Chiude il gioco ed appoggia il cellulare sul cuscino, mentre si tira su con il busto facendosi leva con i gomiti. Le propongo una serie tv comica, scorrendo i titoli del momento, e lei acconsente subito.

Un po' di leggerezza è quello che ci serve.

Faccio partire il primo episodio del telefilm: quaranta minuti.

Passiamo letteralmente tutto il tempo a ridere, con le lacrime agli occhi, commentandone le scene e mangiando schifezze.

Ci voleva proprio un momento di distrazione.

"Era da una vita che non ridevo così tanto!" Esclamo, asciugandomi le lacrime.

"A chi lo dici, stasera dobbiamo assolutamente guardare il secondo episodio!" Mi risponde Jessy, raccogliendo gli ultimi pop corn dalla busta e lanciandoseli in bocca.

Guardo l'orologio del salone, sono già le quattro del pomeriggio.

Dovrei davvero iniziare a scrivere la relazione per Alan.

Riluttante prendo tra le mani il portatile, seguito da foglio e penna trovati nel mobile sotto il televisore, e vado a sedermi vicino al tavolo della cucina. Vi appoggio sopra il pc e lo accendo.

"Vuoi una mano?" Mi domanda Jessy, alzandosi in un balzo dal divano e venendo verso di me.

"Volentieri, due menti sono meglio di una..." Ridacchio spostando la sedia, in modo da farle posto.

Si siede subito accanto a me, impugnando anch'ella carta e penna. Appoggia il telefono sul tavolo, di fianco al mio mouse. Si porta la penna bic alla bocca, morsicchiandola.

"Okay, iniziamo..." Esordisco, aprendo un file di Word per poter buttare giù qualche appunto.

Digito qualche parola sulla tastiera, prima di rivolgermi nuovamente a lei: "Diciamo che il mio scopo è quello di fornirgli una testimonianza scritta, per temporeggiare ed evitare di dover rispondere alle sue domande telefonicamente."

Prendo una pausa, girando lo sguardo verso di lei e continuo: "Vorrei attenuare, per quanto possibile, il suo interesse nei miei confronti senza fornirgli troppe informazioni, insomma... restando sul vago". Appunto alzando un indice in aria, mentre con l'altra mano mi gratto la tempia, pensierosa.

"Uhm, credo che comunque dovresti partire dall'inizio, senza nominare il fatto che sei stata contattata da Thomas. Sai, durante il nostro interrogatorio, abbiamo raccontato che ci siamo conosciuti per puro caso e abbiamo omesso i dettagli." Suggerisce Jessy, togliendosi la biro dalla bocca e iniziando a scrivere sul foglio bianco.

Duskwood Legends [Italian Version]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora