Following his tracks.

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"Resta... per favore..."

Mi giro di scatto con il busto, in un sussulto, trattenendo il respiro. Abbasso lo sguardo su di lui: Il suo viso è così bello, appena illuminato dalla luce della luna e dei lampioni, che entra dalle fessure nelle persiane.

Il resto della stanza è completamente al buio. Il resto della casa è completamente in silenzio.

I suoi capelli neri sono scompigliati sul cuscino, neri come la pece, in contrasto con la federa color avorio.

Vorrei accarezzarli.

I suoi occhi rischiarati dall'albore sono come un magnete, da cui non riesco a distogliere lo sguardo.

La sua mano stretta sul mio polso non è prepotente. È una morsa delicata, gentile, lieve.

Torno indietro, portandomi vicino al letto. Non rispondo, semplicemente alzo le coperte e mi stendo al suo fianco. Appoggio la testa sul suo stesso cuscino, condividendolo con lui.

Il mio viso girato verso il suo.
I nostri sguardi che si perdono nei rispettivi occhi dell'altro.

Appoggia una mano sul mio fianco, facendola scorrere in avanti e bloccandosi alla fine della mia schiena. Mi tira verso di lui, per poi lasciar riposare la sua testa nell'incavo tra il mento ed il mio petto. Resta lì fermo, semplicemente abbracciandomi stretto.

Il suo respiro mi solletica la pelle.

Faccio scorrere una mano in avanti, lungo il lenzuolo, fermandola sul suo fianco, scoperto.

Lo accarezzo, muovendo le dita lungo la scritta Nymos.

Quanto devo a questo tatuaggio.

Sposto la mano delicatamente lungo il dorso, sfiorando le scapole.

La sua pelle è così calda.
Bollente.

"Scotti... " Facendo leva sul gomito, mi alzo leggermente con il busto. Ritraggo la mano da sotto la sua maglia del pigiama, portandola sopra le coperte per scostargli i capelli da davanti il viso. Mi chino sopra di lui, accostando le mie labbra alla sua fronte.

"Jake, hai la febbre..." Sussurro, guardandolo in volto.

Occhi chiusi, lineamenti rilassati, respiri profondi e regolari.

Si è addormentato.
Anzi, è letteralmente crollato.

Dormi tranquillo Jake, te lo sei più che meritato. Puoi finalmente recuperare le energie e rimetterti in sesto, senza doverti più preoccupare per la mia incolumità.

Sorrido e mi stendo, riappoggiando la testa sul cuscino, in una posizione che mi permetta di guardarlo in faccia.
La sua mano mi cinge ancora la schiena, stringendomi a lui. La sua gamba, leggermente flessa, è appoggiata sopra la mia. Mi tiene ferma e bloccata, incapacitata ad andarmene.

Ed io non oso muovermi, per paura di svegliarlo.

A pochissimi centimetri, riesco finalmente ad osservarlo da vicino, senza metterlo in soggezione o sembrare indiscreta.

Mi accorgo sol'ora delle lentiggini leggermente visibili sulle gote, appena sotto gli occhi. Compaiono più pronunciate sul dorso del naso e sfumano progressivamente sulla punta, lievemente all'insù, alla francese.

Faccio scorrere lo sguardo passando alle labbra, sottili ma neanche troppo, un po' screpolate dal freddo.

Ma comunque, sono morbide...

Gli accarezzo i capelli, spostandoli delicatamente a lato, scoprendo ancora la fronte. Sono lunghi, o meglio, di media lunghezza. Nulla di paragonabile a quelli di Phil, per intenderci, sembra solo che non se li sia tagliati per un paio di mesi.

Duskwood Legends [Italian Version]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora