Capitolo 57

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GRETA
Una settimana dopo aver visto Marco, ho partecipato all'ultima riunione con l'alleanza, da ora sarà Adriano ad occuparsi di tutto, almeno apparentemente, perché chi avrebbe gestito davvero, sarebbe stato Massimo, che sa come ci si deve comportare e cosa fare, ovviamente queste cose le ho sapute da Manu.
Ho confessato a tutta la mia famiglia di essere incinta e che io e Marco ci siamo lasciati per via del bambino, ho tralasciato il discorso della puttana, avrebbe creato maggiore tensione tra mio padre e Sarà e tra Manu e Adriano. Nessuno ha osato contraddire la mia scelta, nemmeno quella di voler tenere Marco all'oscuro di tutto ciò che riguarda me e il bambino, sto rispettando il suo volere, lui non voleva un figlio, ed è giusto che non lo abbia, ma per me è diverso, come avevo detto a Marco, ho lasciato casa nostra e sono tornata nella mia vecchia casa, nonostante Marco, tramite l'avvocato, mi aveva fatto sapere che potevo rimanere in casa nostra, ma io non ho accettato, Giovanna l'ho portata con me, ormai era la mia dama di compagnia, nonostante costantemente, mi diceva che avevo affrettato troppo le decisioni con Marco.
Ovviamente non faccio che pensare a Marco, non faccio che riascoltare nella mia testa le sue parole, ma non trovò una giustificazione, forse la potrà avere, per quella donna che gli ha fatto visita, ma non per avermi detto prima che io scoprissi di lei, che lui non voleva il bambino in questo momento.

Un'altra  settimana è passata, e sera e fa freschetto, esco in giardino e sento dall'altra parte del giardino due voci, le riconosco entrambe, sono Massimo e Adriano, da quando ho lasciato tutto, non so di come procedono  gli affari e di come se la stanno andando le cose nell'alleanza, in silenzio mi avvicino, sento Adriano parlare
< quindi aveva ragione Lipari, sia riguardo al fatto che qualcuno ci stava tradendo, che sul fatto di Greta giusto?>
Sgranò gli occhi, io non so minimamente i cosa stanno parlando, sopratutto che centro io?
Mi avvicino per ascoltare la risposta di Massimo
< si Lipari, ha mandato sua figlia Valeria giusto in tempo per avvisare Marco... anche se il senso di protezione di tuo fratello verso Greta, lo ha portato a questo...>
Una lacrima scende sul mio viso, quindi la donna del carcere era la figlia di Lipari... il nome corrisponde, ma il cognome no, non era Lipari... ma forse, anzi ovviamente, non poteva usare il suo cognome per ottenere un colloqui con lui, mi metto una mano sul cuore, perché almeno ho la certezza che non mi ha tradita, almeno sentimentalmente, perché avendomi nascosto l'incontro è ciò che di erano detti, era comunque un tradimento.
Continuo ad ascoltare Adriano
< si, mio fratello si sente una merda  per aver detto a Greta del bambino.... Ma...>
Massimo interviene
< era l'unico modo...>
Io sono confusa, non riesco più a capire nulla, mi sento mancare l'aria, corro verso la porta di casa, mentre salgo l'ultimo gradino, un giramento di testa ha la meglio e perdo l'equilibrio, sento un forte dolore alla testa e alla pancia, sento qualcosa di caldo tra le gambe, metto la mano sulla coscia e quando la guardo, è piena di sangue, grido forte e Giovanna mi raggiunge subito, ma nello stesso momento, vedo Massimo e Adriano scavalcare il muretto che separa i nostri giardini, Massimo subito mi guarda dritto negli occhi < Greta... stai calmaaaa, ti porto in ospedale > stringo la sua mano < il mio bambino... Massimo il mio bambino > annuisce e mi prende in braccio, seguito da Adriano e Giovanna che nel frattempo ha avvisato Sarà e Manu.

Arrivo in ospedale e subito vengo visitata, mi fanno l'ecografia, c'è il battito ma sembra debole, mi agito e grido, in questo momento sono fuori controllo, ho una crisi di nervi < Marcooooo, Marcoooooo> un infermiera mi stringe la mano < calmati, chi è Marco? Tuo marito? Lo faccio entrare?> sorrido nervosa < prima di farlo entrare qui, dovresti essere in grado di farlo uscire, da dove è rinchiuso > lei mi guarda sorpresa e improvvisamente sento tanti bip provenire dai monitor, il mio corpo e rigido e improvvisamente sento un rilassamento e poi nulla.

MARCO
Sono passate due settimane da quando Greta è stata qui, ed io sono distrutto, a pezzi, l'avvocato mi ha confermato il giorno dopo, che Greta stava lasciando casa nostra, le ho fatto riferire che non era necessario, ma testarda e orgogliosa, ovviamente se ne è andata, so che ha detto a tutti in famiglia di essere incinta e per questo mi sono beccato la predica da mia madre, lasciandola definirmi come un pessimo marito è un uomo non di parola, alludendo alla promessa fatta, si non lasciare mai la sua mano, la comprendo in pieno, perché è giusto che loro la vedano in questo modo, mio fratello Adriano sa tutta la verità, lui è Massimo sono gli unici a saperla, anche perché, visto il ritiro dell'alleanza di Greta di cui sono felice, ma per altri motivi, ho dovuto farmi rappresentare proprio da mio fratello, ma entrambi sappiamo che non era in grado di farlo, così in accordo con lui, abbiamo coinvolto Massimo, e sarà lui a gestire tutto, Adriano ha giurato di fare e dire, esattamente ciò che Massimo gli dice.
Ovviamente chiedo sempre di lei, di come, sta ma nessuno, oltre le poche notizie che riesce a ricavare mio fratello da Manu, mi dice nulla, evidentemente è stata molto chiara Greta, nel non voler che io sappia più nulla di lei e del bambino.

Non lasciare la mia mano Where stories live. Discover now