CAPITOLO 5

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Gemma strinse le labbra. Sapeva di avere fatto tutto il possibile per proteggere Elizabeth. La donna parlava molto più volentieri e sembrava interessarsi al nipote. Se Trent era convinto che quel cambiamento avrebbe fatto male a sua madre, si sbagliava di grosso.

Lei comprese che l'unico sistema per sopravvivere per un mese in quella casa era di evitare il più possibile l'arrogante padrone di casa. Purtroppo, quando arrivò alla macchina, si accorse che Elizabeth si era seduta dietro con Lucas e le aveva lasciato il posto davanti, vicino a lui.

La donna, però, doveva avere notato la sua espressione delusa perché si affrettò a scusarsi.

"Ho preferito stare dietro accanto a Lucas perché così possiamo discutere meglio dell'albero."

Trent lanciò un'occhiata truce a Gemma.

"Forza! Stiamo aspettando te. Vuoi salire?" la invitò, la voce carica di sarcasmo.

Era evidente che aveva intuito la sua riluttanza, ma la cosa non le importava più di tanto. In fondo, non era lì per lui.

"Va bene," borbottò lei tra i denti salendo dalla parte del passeggero.

Gemma tenne lo sguardo fisso davanti a sé. Dopo la notte precedente, e lo scambio di battute con Trent di poco prima, aveva intenzione di mantenere le debite distanze.

"Che tipo di albero vuoi comprare?" chiese Trent rivolgendosi alla madre.

"Quello che piacerà a Lucas," rispose subito lei.

"Per caso hai delle preferenze, Gemma?" si informò Trent.

"Non riguardo agli alberi," mormorò lei sperando che la sua risposta ponesse fine alla conversazione.

"Di solito fai l'albero in Florida?" insistette invece lui.

"Uno piccolino."

Non aveva voglia di parlargli di sé. Probabilmente, avrebbe giudicato il suo stile di vita squallido e noioso. Durante gli anni, si era creata un'esistenza serena e non era stato facile.

"Perché?"

Quella domanda la incuriosì. Si voltò a guardarlo.

"Perché mi piace il Natale, naturalmente. A te no?"

"Non più di tanto."

"Spero che farai uno sforzo per Lucas."

"Non ce ne sarà bisogno. Mia madre sembra averci preso gusto. Probabilmente, assumerà qualcuno che si vesta da Babbo Natale. Tu, piuttosto, cosa vorresti come regalo?"

Ma... stava scherzando? Decisamente Trent Atherton era pazzo! Detestava il Natale e le stava chiedendo che dono preferiva? Gemma alzò le spalle.

"Niente."

"Ah! Allora anche tu non sei una vera fanatica del Natale!"

Gemma gli lanciò un'occhiata torva.

"Invece adoro questa ricorrenza! Ma ciò non significa che io creda in Babbo Natale, Gesù Bambino o chi per esso," aggiunse abbassando il tono di voce per non farsi sentire da Lucas.

"Allora, perché ami il Natale se non ti aspetti di ricevere qualcosa di speciale?"

Lei si agitò sul sedile mentre lo osservava perplessa.

"Trent, il Natale non significa avere, bensì donare. Questo è il senso più profondo della festa!"

Forse, però, per uno ricco e viziato come Trent Atherton era un concetto troppo difficile da capire.

UN AMORE SOTTO L'ALBEROWhere stories live. Discover now