CAPITOLO 12

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Durante tutto lo shopping, Gemma non riuscì a togliersi dalla mente quel bacio. Comprò quello che le aveva chiesto Elizabeth, e cioè i tre regali per Lucas e quello per Trent. Le avanzarono dei soldi e li mise nel portafoglio con gli scontrini.

Ma anche mentre si occupava degli acquisti, ripensò ai baci di Trent. Tentò di convincersi che fosse stato influenzato dallo spirito del Natale, però non ci credette neppure lei. Probabilmente, voleva solo portarla a letto.

Ebbene, se era così, aveva preso un abbaglio. Non era quel genere di donna. Era lì esclusivamente per Lucas! Non che l'idea di diventare la sua donna non la stuzzicasse.

Anzi, se doveva essere sincera, lo trovava un uomo molto attraente. E da quando era a Dallas, si era anche ammorbidito ed era diventato più disponibile nei confronti degli altri. Sembrava che si fosse adattato alla presenza di Lucas e si era sforzato di metterlo a proprio agio e di creargli uno spazio nel suo mondo.

Però, farsi coinvolgere da Trent sarebbe stato un errore madornale. Qualunque relazione avesse intrecciato con lui era destinata a finire. No, doveva controllare la potente attrazione che provava quando era insieme a lui.

Quando incontrò Lucas e Trent all'appuntamento nel luogo fissato, scoprì che avevano una marea di sacchetti.

"Hai trovato qualcosa anche per Francisco, Lucia e Kathy?" chiese Gemma.

"Sì. Lo zio Trent mi ha consigliato e mi ha anche dato dei soldi. E ha detto di restituirti i tuoi."

"Capisco," mormorò lei lentamente mentre Lucas le metteva in mano un paio di banconote.

Trent era riuscito nell'intento di non farla sentire parte della famiglia. Lottò per ricacciare le lacrime di delusione che le bruciavano gli occhi.

"Gemma, c'è qualcosa che non va?" domandò Trent notando la sua espressione.

"No, Trent, va tutto bene. Andiamo a mangiare."

Un cameriere li scortò al tavolo e, una volta seduti, Lucas prese il menu, ma ebbe bisogno di un piccolo aiuto per fare la sua scelta. Gemma si sporse verso di lui, ma Trent la batté sul tempo. Appoggiandosi allo schienale, Gemma si sforzò di gioire del fatto che Lucas avesse accettato Trent come figura di riferimento, ma non ci riuscì.

Quando la cameriera arrivò a prendere le ordinazioni, Gemma chiese un conto separato. Trent la fissò e chiese alla ragazza di mettere tutto in un conto unico e di consegnarlo a lui. Appena si fu allontanata, Gemma sfogò la collera repressa.

"Non vedo il motivo per cui tu debba sempre pagare per me."

"Perché lavori in casa mia e io pago per i miei dipendenti," ribatté Trent.

"Capisco. Allora sono come Lucia e Francisco?"

"Ne parliamo in un altro momento, Gemma. Adesso perché non ci godiamo il nostro pranzo?"

Gemma si rese conto che Lucas la stava guardando con la fronte corrugata e si affrettò a convenire.

"Sì, certo. Raccontami cos'hai acquistato, Lucas."

"Non posso!" esclamò il bambino.

"I regali sono un segreto."

"Anche quelli per Lucia e Francisco?"

"Oh, no. A Lucia ho preso un profumo e per Francisco, una scatola di sigari. Lo zio Trent dice che fumare fa male, ma a Francisco, piacciono."

"Lucas ed io abbiamo parlato a lungo dei danni del fumo," si affrettò a spiegare Trent. "Sono sicuro che ha capito quanto sia pericoloso per la salute."

UN AMORE SOTTO L'ALBEROWhere stories live. Discover now