CAPITOLO 9

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"Oh... Mi dispiace tanto. Non intendevo essere scortese!" si scusò Gemma mortificata. "Siete stati entrambi così buoni con me..."

Trent si sporse e le toccò la mano.

"Va tutto bene, Gemma. La mamma non pensava di offenderti."

"In ogni caso, non avrei dovuto essere così maleducata. Scusatemi," borbottò lei.

Elizabeth le sorrise.

"Non preoccuparti, Gemma. Io sono molto fortunata e a volte dimentico che gli altri non godono degli stessi privilegi. È giusto che qualcuno me lo rammenti ogni tanto."

"Ma non spettava a me farlo, Eliza."

Trent sorrise sentendola chiamare sua madre con quel nickname. Se le aveva permesso di farlo, vuol dire che sua madre l'apprezzava tantissimo.

"Chiudiamo l'argomento, mia cara. Ti prego."

Tornarono a casa e iniziarono a prepararsi per andare a pranzo all'Antares. Gemma guardò Lucas, vestito con un paio di pantaloni nuovi.

"Sei un bellissimo giovanotto, tesoro mio," disse lei accarezzandogli la testa. "Sono sicura che ti divertirai tantissimo insieme alla nonna e zio Trent."

"E insieme a te," aggiunse lui.

"Hmm... Tesoro, credo che oggi starò a casa."

"Allora... Allora senza di te, non andrò neanch'io."

"Lucas, tu fai parte di questa famiglia... Devi andare..."

"Non mi importa, se non vieni anche tu."

Gemma deglutì. Sapeva che il ristorante era in cima ad un grattacielo e temeva di non riuscire a controllare la sua paura.

"Lucas..."

"Gemma, Lucas, venite! Trent ci sta aspettando."

"Dai, Gemma," la supplicò Lucas prendendola per mano e trascinandola verso la porta della camera. "Dobbiamo sbrigarci."

Lei si arrese e lo seguì in corridoio. Insieme raggiunsero Elizabeth.

"Oh, eccovi, voi due! Trent è in macchina da almeno un quarto d'ora. Oggi fa meno freddo di ieri, ma non vorrei che perdesse la pazienza."

"No, certo," convenne Gemma cercando di dimenticare la loro destinazione.

Corsero fuori verso il fuoristrada di Trent.

"Stavo cominciando a pensare che sarei dovuto andare da solo," commentò lui mentre faceva retromarcia nel viale.

Seduta davanti, vicino a lui, Gemma non disse niente. Elizabeth fu quella che spiegò le cose.

"Lucas non era pronto."

"Veramente ero io la ritardataria," si affrettò a correggerla Gemma.

"Sono convinta che il ristorante ti piacerà tantissimo. È molto elegante," spiegò Elizabeth.

"Sarà carino, non ho dubbi," convenne Gemma.

"Riusciremo a vedere la nostra casa da lì, zio Trent?" indagò il piccolo.

"Con tutti gli alberi di mezzo, probabilmente no. Ma vedremo tanti altri posti. Come per esempio un grandissimo parco di divertimenti, dove andremo l'estate prossimo."

"Perché non adesso, zio?"

"Perché è chiuso durante l'inverno."

"Gemma, verrai anche tu?" le domandò Lucas.

UN AMORE SOTTO L'ALBEROWhere stories live. Discover now