CAPITOLO 8

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Malgrado le proteste di Trent, il vischio venne appeso lungo tutto il perimetro della veranda. Di fronte a questa cosa, Gemma si fece un appunto mentale di non sostare sotto le porte. Non si aspettava che Trent la baciasse, ma non voleva sfidare il destino.

Non che non fosse attratta da lui... Lo era e tantissimo e quello era il vero problema. Stranamente, senza aspettarsi, lui si era in qualche modo infilato nel suo cuore ed era impossibile non pensare a lui tutte le notti, prima di addormentarsi... immaginare come sarebbe stato essere sua...

Purtroppo, era una situazione senza alcuna prospettiva. Appena Lucas si fosse ristabilito, lei sarebbe tornata in Florida. Rilasciò un inconsapevole sospiro, pensando al momento in cui avrebbe dovuto partire.

"Gemma? Qualcosa non va?" domandò Trent.

Stavano pranzando tutti insieme, nella piccola sala vicina alla cucina. Kathy aveva la giornata libera e mangiare lì rendeva le cose più facili per Lucia e Francisco.

"Va tutto bene... Come mai questa domanda?"

"Hai sospirato così profondamente..." le spiegò, scrutandola con grande attenzione.

"Oh... Succede... E poi stavo pensando ad un amico... a casa..." mentì.

"Un fidanzato?"

Gemma gli lanciò un'occhiata stupita.

"No."

"Vuoi dire che non c'è nessun fidanzato che ti aspetta in Florida? Stento davvero a crederlo, Gemma," dichiarò Trent.

"Un'infermiera non ha tempo da perdere e quando ce l'ha, è talmente stanca che preferisce riposare," rispose Gemma bevendo un sorso di tè con la speranza che le sue parole ponessero fine a quella ridicola conversazione.

"Assomiglia alla mia vita. Da quando è morto mio padre, ho cambiato l'assetto dello studio legale cercando di renderlo più all'avanguardia. Quindi, anch'io non ho avuto tempo per i diversivi."

"Caro, sapevo che lavoravi tanto, ma non mi sono resa conto di quanto sia stata dura per te," mormorò Elizabeth. "Avrei dovuto essere più attenta alle tue esigenze."

"Non preoccuparti, mamma. Ormai sono arrivato al momento in cui posso prendermela più comoda."

"Dovresti concederti una vacanza appena possibile," suggerì Elizabeth.

"Non so, mamma... Potresti avere bisogno di me."

"Forse potremmo convincere Gemma a tornare qui per un paio di settimane," azzardò Elizabeth guardandola con espressione speranzosa.

"Dubito di riuscire a strappare altri giorni di permesso, una volta rientrata. Le prossime ferie sono ad agosto."

"Oh, cara, manca ancora così tanto. E non ti divertirai durante questo Natale," mormorò Elizabeth costernata.

"Sì, invece, Elizabeth. Mi divertirò immensamente."

Così dicendo, Gemma rivolse all'anziana signora un sorriso rassicurante. Non voleva che pensasse che non stava bene con loro. In verità, era più che contenta. Ogni giorno sperimentava cose nuove. E poi, aveva la consapevolezza di aiutare Lucas ad inserirsi nella sua nuova famiglia e quel pensiero la faceva sentire utile.

"Va bene, cara," aggiunse Elizabeth sorridendo. "Trent, tesoro, ho una proposta da fare. Mi piacerebbe che andassimo tutti a pranzo all'Antares."

"Un'idea meravigliosa, mamma. Antares è un ristorante situato nel Reunion Tower, il grattacielo più alto di Dallas," spiegò Trent. "Da lì si gode una vista magnifica della città perché il locale ruota su sé stesso."

UN AMORE SOTTO L'ALBEROWhere stories live. Discover now