Capitolo 7

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Per una volta sono d'accordo con il mio capo.

<<Amico, ma dai. Se vuoi possiamo fare un'uscita a tre>> ma con chi pensa di star parlando? Andrew si scaraventa su di lui e lo prende dal colletto della maglia. La sua espressione è furiosa.

<<Non ti azzardare mai più a insinuare una cosa così su di lei, hai capito?>> in tutto questo avevo tappato orecchie e occhi ad Emma.

<<Va bene, va bene>> alza le mani inchiodato alla parete.

<<Chiedile scusa>> lui lo guarda interdetto prima che ripeta quanto detto prima.

<<Scusa>> appena Andrew molla la presa lui si sistema e se ne va regalandoci un'ultima occhiata intimidatoria. Che viscido sfacciato!

<<La ringrazio signore>> lui mi guarda e annuisce.

<<Le assicuro che non le accadrà mai più una cosa del genere>> io annuisco stupita. Lui si avvicina e prende in braccio Emma, che non aveva sentito e visto nulla.

<<Andiamo a salutare lo zio James, mi sa che non lo vedrai per un bel po' di tempo>>

<<Victoria, saresti così gentile da preparare qualcosa anche per me?>> tutto quello che vuole signor Foster.

<<Se vuole le posso rosolare una bistecca, ci sono inoltre delle carote e...>>

<<Andrà benissimo>> perché mi deve sempre guardare in questo modo? Io non riesco a resistere al suo sguardo. Mi scruta nel profondo e ho sempre paura di quello che potrebbe capire di me. I suoi occhi mi mettono in soggezione e talvolta agitazione. Nessuno mi aveva mai fatto questo effetto.

È stata una cena molto piacevole, il signor Foster mi è sembrato molto tranquillo, quasi di buon umore. E a tutti e due è piaciuta la cena.

<<Lei è un'ottima cuoca Victoria>> amo il modo nel quale pronuncia il mio nome. Nessuno mi chiama mai col mio nome per intero, solo lui. E mi piace da impazzire.

<<La ringrazio>> sorrido sparecchiando la tavola. Emma si trova in salone a guardone i cartoni con il ciuccio in bocca <<le posso chiedere una cosa?>> lui annuisce a braccia conserte. Accidenti che muscoli, devo impegnarmi enormemente per non guardarli, e il suo sguardo è così tremendamente sensuale... <<Lei pensa che un mio ipotetico ragazzo influirebbe sul mio lavoro?>> lui rimane interdetto riguardo la mia domanda. Alza la mano toccandosi la barba appena accennata.

<<No, non lo penso>>

<<E allora per quale motivo non voleva che parlassi con loro? >>

<<Perché me lo domanda?>>

<<Non vorrei che lei pensasse che se ci fosse un ragazzo nella mia vita non presterei lo stesso impegno e dedizione nel mio lavoro>> voglio davvero che lui abbia una buona opinione di me.

<<Non sono ragazzi adatti a te>> sentenzia.

<<E lei quali pensa siano i ragazzi adatti a me? Non mi conosce nemmeno>> lui sorride beffardo.

<<Penso che lei aspetta l'uomo perfetto, pieno di virtù e pregi. Ma la avverto, il principe azzurro non esiste>>

<<Io non cerco il ragazzo perfetto. Perché sono le imperfezioni a rendere unica e speciale una persona. Però su una cosa ha ragione. Non erano il mio tipo. Questo mondo non è il mio tipo>> dico riferendomi alla loro ricchezza. Questo stile di vita mi farebbe soffocare, sono sempre così occupati e infelici la maggior parte delle volte.

Mr Boss and IWhere stories live. Discover now