Capitolo 40

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Dire che sono sazia è un'eufemismo. C'era un buffet a dir poco squisito. Pieno di stuzzichini, verdure fresche e pietanze. Ora è arrivato il momento del mio secondo regalo ad Emma. Prendo per mano la piccola e quando faccio un cenno a Delia, ecco che un piccolo cucciolo di golden retriever corre verso di noi. La faccia di Andrew diventa paonazza, non si aspettava un cagnolino come regalo per la figlia. Emma non sta capendo più niente, è talmente contenta ed entusiasta che non smette di accarezzare il suo nuovo cucciolo. È semplicemente bellissimo, ed estremamente giocherellone.

<<Come lo vuoi chiamare?>>

<<Pippin>> risponde convinta lei.

<<E Pippin sia>> continuo io. La seguente mezz'ora passa fra corse con il suo cagnolino e presentazioni fra Pippin ed Andrew. Non mi pare molto felice del nuovo membro della sua famiglia, ma sono convinta si creerà una meravigliosa amicizia.

<<Lo sai vero che un cane è un impegno>> esordisce il mio capo, o meglio, ex capo.

<<Certo che si, ma sono sicura farà molta compagnia a tua figlia>> rispondo osservando i due giocare. Pippin la riempie di leccate, è una scena estremamente tenera.

<<Non ho dubbi, purtroppo un cane è anche da portare a spasso>> continua Andrew.

<<Si da il caso che tu abbia la possibilità di pagare un dog sitter che lo faccia>> ribatto imperterrita. E così non aggiunge altro. Gli rimane solamente un sottile sorriso sul suo bellissimo volto. Che mi fa arricciare visibilmente le labbra.

<<Come sta->> Andrew viene interrotto.

<<Amore mio, non ti trovavo più>> Felipe. Ecco il viso del signore incupirsi.

<<Ehii>> rispondo imbarazzata nel mentre che vengo stretta alla vita dal mio ragazzo.

<<Volevo ringraziarla per l'ospitalità signore. È un grande piacere essere qui con la mia Victoria>> ma perché parla così? Soprattuto davanti ad Andrew, non l'ha mai fatto. Non riesco nemmeno più a decifrare il viso del mio ex ragazzo. È letteralmente privo di ogni emozione.

<<Il piacere è mio. Ora se mi volete scusare, devo intrattenere gli invitati>> e così si allontana verso il suo gruppo di amici. Che mi rivolgono un occhiata fugace. C'è anche Michael, ci ho scambiato due chiacchiere, mi ha detto pure lui che non ha mai visto Andrew così devastato. E per quanto cerca di nasconderlo, non mi ha staccato gli occhi di dosso tutto il pomeriggio. Forse Felipe se ne sarà accorto, e sarebbe così motivata la scenata di qualche momento fa.

<<Simpatico, vero?>> domanda retorico Felipe. Io annuisco senza aggiungere altro se con un sorriso tirato e nervoso <<Cosa c'è stato fra voi due?>> mi ha davvero posto questa domanda? Beh Victoria, non è scemo.

<<Cosa? Ma che ti salta in mente?! È il mio ex capo, non dire sciocchezze>> dico la prima cosa che mi passa per la testa.

<<E allora perché non la smette di guardarti? Non sono un'idiota. Se non me lo dici tu adesso, andrò a chiederglielo io di persona>> io rimango zitta abbassando lo sguardo <<Non fai altro che sorridergli quando vi rivolgete la parola. Ti luccicano gli occhi quando sei vicino a lui o incroci il suo sguardo>> continuo a non proferire parola. Non so cosa dire, perché mi sta mettendo davanti la pura verità. Mi stringe l'avambraccio e mi grida addosso <<Parla Dio santo!>> è la prima volta che lo vedo così arrabbiato. Si sono girati anche James, Christian e Michael per il tono di voce alto.

<<N-non so cosa dire>> senza aggiungere altro mi prende dal polso e mi strattona dentro casa. Dire che mi abbia fatto male al polso è dire poco. Appena ci troviamo nel salone da soli e senza nessuno intorno a noi molla la presa, e posso finalmente tirare un sospiro di sollievo. Mi tocco il punto dolorante e lo avvolgo col palmo dell'altra mano.

Mr Boss and IWhere stories live. Discover now