Capitolo 41

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<<Sono sempre stata tua, e per sempre lo sarò>> e così avvicina le mie gambe alla sua altezza, e finalmente entra dentro di me.  Mi riempie del tutto e io non posso fare a meno che liberare un gemito che tappo istintivamente con la mano. Prende le mie gambe e le appoggia alle sue spalle. Sa quanto io ami questa posizione, lo sento fino in fondo, è un piacere che non riesco a descrivere, che mi lascia senza fiato. Continua lentamente con le spinte lasciandomi il desiderio di voler venire sempre più velocemente. Quando afferra il collo mi sento ancora più sua, sono totalmente posseduta da lui. Aumenta la velocità e perdo totalmente il controllo di me e inizio a gemere, Andrew è costretto a coprirmi la bocca lui questa volta. Sono talmente vicina che non ce la faccio più.

<<Sto per venire>> sospiro fra i gemiti. E lui da le ultime due spinte e rimane dentro di me riempiendomi di lui. Mi aggrappo al collo del mio uomo ancora in piedi. Lo avvicino a me così da poterlo stringere e baciare, lentamente e dolcemente. Felice di aver fatto l'amore e di essermi riunita a lui. Posso sentire il battito del suo cuore, e accarezzo il suo petto proprio in quel punto.
<<Ti amo da morire Andrew>> il suo sorriso. È semplicemente ripieno di felicità e gioia. Non posso far altro che baciarlo per quanta contentezza provi anche io in questo momento. Appoggia le mani calde e asciutte sulle mie guance e mi accarezza.

<<Sei la parte migliore di me Victoria>> sorrido persa nei suoi occhi, starei a guardarlo per ore e ore, senza mai annoiarmi. Sfioro la sua fronte fin più giù alla mandibola, e rimango meravigliata dalla sua bellezza, sono letteralmente andata per Andrew Foster <<Ti amo>> senza dire niente mi prende in braccio a mo' di sposa. Raccoglie il mio accappatoio da per terra e mi porta in camera sua. Quando finalmente chiude la porta mi posa per terra prendendomi per mano. Al momento lui si trova vestito come mezz'ora prima, io non indosso nulla. Mi accompagna davanti alla finestra e poso lo sguardo sulla fantastica vista sul lago, illuminato dal chiaro di luna e dalle stelle. Mi soffermo sul balcone con tanto di jacuzzi al lato.

<<È per te>> mi porge una maglietta bianca.

<<Grazie>> la prendo e la infilo. Lui non aspettava altro per abbracciarmi da dietro. Ho sempre amato quando faceva così. Sembra godersi questa vicinanza rilassato e finalmente sereno. Sospira sul mio collo e lascia baci umidi sulla pelle. Peccato che nella mia testa balenino troppe fantasie erotiche che mi portano a trasformare questo momento romantico. Inizio a sfregare il mio sedere contro di lui, ed entro qualche manciata di secondi inizio a sentire qualcosa di duro dietro di me. Missione compiuta! Lui sorride rumorosamente non smettendo di tenere stretta la mia vita.

<<Non ti stanchi mai...>> come potrei signor Foster... Scioglie le braccia intorno a me e fa scivolare le sue dita lì sotto, questo è il bello di non indossare le mutandine. Massaggia il mio centro provocandomi brividi su tutto il corpo. Continua con un dito a toccare quel punto per poi sfiorare con la punta delle dita tutta la mia carne, non so se riuscirò a resistere ancora per molto <<Sei così bagnata...>> sospira godendo per tutto il piacere che mi sta provocando. Continua con due dita a stuzzicare il mio centro e lascio che un gemito si liberi nella stanza. Si posiziona alla mia entrata ed entra dentro facendomi rilasciare un altro gemito.

<<Voglio farlo ancora>> sussurro fra gli ansimi, mi giro guardando i suoi occhi brillare alle mie parole. Afferra di nuovo la mia mano e mi conduce al suo letto. Rimango seduta con le gambe rannicchiate su loro stesse. Accende la luce della lampada del suo comodino che crea una piacevole penombra.

<<Voglio guardarti attentamente questa volta>> faccio un sorriso malizioso. Si toglie i pantaloni e la maglietta rimanendo in soli boxer. È una statua greca, sembra quasi che i suoi pettorali siano più grandi dell'ultima volta che li ho visti <<Sei una dea Victoria>> quando mi fa questi complimenti mi sciolgo completamente, ma devo cercare di essere seducente. Andrew rimane appoggiato alla tastiera del letto con la schiena e le gambe sdraiate lungo il materasso. La sua erezione sta letteralmente scoppiando dentro ai boxer grigi. È ora di muovermi, appoggio prima una mano e poi l'altra sul materasso, fino a gattonare lentamente verso di lui. Vederlo così duro mi fa avvampare. Fino a quando non vedo la sua espressione cambiare totalmente. Ma cosa succede? Mi prende il polso e lo scruta con attenzione senza proferire parola. Oh no. È quel polso, tutto viola e con i segni delle dita che mi hanno stretto così violentemente quest'oggi.

Mr Boss and Iजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें