Capitolo 26

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<<Buongiorno fami->> la voce di Christina si blocca allo "spettacolo" dinanzi a lei. Grazie al cielo c'è il divano che copre la visuale. Peccato si capisca benissimo cosa stessimo per fare. Io mi nascondo dietro la schiena dell'uomo frustrato dall'interruzione dei suoi fratelli.

<<Beh fratello, non perdi tempo. Adesso capisco tutte quelle minacce... te la volevi tenere tutta per te>> arrossisco più di quanto non sia già alle parole di suo fratello. Vestirmi non è stato molto difficile. Dovevo solo abbassarmi il vestito.

<<James taci o ti taglio quella lingua lunga che hai>> Andrew si è tirato su i pantaloni e rimesso a posto.

<<Come ti pare...>> io nel mentre che i due fratelli si lanciano sguardi assassini, mi precipito a salutare Christina.

<<Devi raccontarmi tutto!>> sorride eccitata.

<<Anche tu, non te ne scordare>> la spintono col gomito <<La puoi dare a bere a tuo fratello, ma so molto bene perché sei arrivata oggi invece che ieri. Altro che meeting a New York...>> lei mi zittisce all'istante. Mi metto a ridere voltandomi per badare che Andrew non abbia sentito nulla. Ho saputo tutto questa mattina dopo colazione.

<<Allora dolcezza>> si avvicina a me James. Andrew è subito dietro di lui per osservare ogni sua piccola mossa <<È bravo come dice di essere?>> guardo Andrew fumante prima di mettere una mano davanti alla bocca per non ridere. Il fratello maggiore di risposta gli spintona il capo da dietro, che lo destabilizza per un istante. Poi viene accanto a me a mi circonda la vita con il braccio.

<<Io e Victoria ci frequentiamo>> afferma <<ma questa è una informazione confidenziale, privata. La stampa e chiunque altro non lo devono sapere>> quando parla in modo così autorevole mi fa impazzire. Lì sotto intendo.

<<Come vuoi fratello>>

<<Ti puoi fidare di noi, lo sai>> lo tranquillizza la sorella.

<<Si lo so. Ora... cosa ci fate qui, cinquanta minuti prima del dovuto?>> e ritornato scorbutico.

<<Ti senti sessualmente frustrato?>> domanda prendendolo in giro il fratello. Andrew si gira e alza gli occhi al cielo. La verità è che, si, lo è.

<<Taci, James>>

<<Non pensavamo di trovarvi in quelle condizioni. Anzi, pensavo ci fosse la mamma, il papà ed Emma>> esita sua sorella. La osservo meglio, ed indossa come sempre, capi di ultima moda. Non ha mai nulla fuori posto. Incredibile! Veste un meraviglioso pantalone bianco, che le fascia perfettamente le gambe fino a metà coscia, poi cadono più sciolti, fino alle decoltè carne ai piedi. Sopra porta un maglione fine rosso di Ralph Lauren. I capelli li ha legati in una chignon alto. Non possono mancare i suoi gioielli e la sua strepitosa borsa Hermes, nera stavolta.

<<Esatto, la mamma ha detto che andremo a mangiare in un ristorante di un rinominato chef francese. Si trova fuori città>> mh si, che bello. Andiamo a farci venire fame. James va in cucina e apre il frigo per prendere un pezzo di torta avanzato dal dolce di ieri sera. Un'eccezionale pan di Spagna alla panna, con crema di pistacchio. Mi accorro a prendere un cucchiaino così da mangiarla insieme a lui.

<<Questa torta è strepitosa!>> esclama divorandone un'altro pezzo.

<<Lo so! E tu te la stai mangiando tutta!>> lo incolpo mettendomi in bocca un'altra pezzo. Dopo pochi morsi l'abbiamo terminata. Ho ancora più fame di prima.

* * *

Per desiderio di Christina, siamo andati a fare shopping in centro. Per intenderci, le strade dei ricchi. Con negozi non decisamente del mio calibro. Ma Christina e James "avevano bisogno di vestiti" posso solo immaginare i loro armadi, strapieni di abiti di ogni genere. Andrew, ovviamente, non ha bisogno di niente, ma sta provando anche lui delle camicie in camerino. Ci troviamo da Hermes al momento, ed è praticamente vuoto, ci siamo noi e qualche altra coppia insieme ad una mamma e figlia. Io mi trovo in un divanetto a guardarmi intorno, dentro una stanza privata, aspettando che Andrew esca da dietro il separè. Nel mentre Christina sta prendendo abiti dalle grucce, da provare inseguito, in giro per il negozio. Questo posto ha dei prezzi esorbitanti, non me ne capacito di come gente possa spendere fino a centomila dollari per una borsa. E sono consapevole che ci sono prezzi molto più cari in altri negozi. Mi sento male a vedere i cartellini dei prezzi.

Mr Boss and IWhere stories live. Discover now