cap 1

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Buio ormai non so più se ho gli occhi aperti o chiusi, tutt'insieme vedo una luce bianca e accecante.
Sento qualcosa toccarmi la pelle nuda, apro gli occhi e subito noto il celeste del cielo con qualche nuvola, mi alzo e mi guardo intorno e vedo solo alberi e il vento che mi sfiora gentilmente la pelle abbronzata.
Sembra di essere in paradiso è così silenzioso, tranquillo...
Rimango a fissare il paesaggio per non so quanto tempo fin quando non sento delle voci, non mi giro, è tutto così bello perché rovinare questo paradiso...

Armin pov

Stiamo perlustrando la pianura, ormai è da un'anno che non ci sono guerre.

X: Comandante Arlet qui c'è qualcuno!

In effetti vedo un ragazzo con i capelli lunghi e castani e se non vedo male è nudo?
Che cavolo?

Armin: attenzione non andate tutti, Connie vai tu.

Connie: si

Connie si avvicina e rimane secondi fermo.

Connie: Yeager!!?

Sento il cognome e subito guardo Jean e ci avviciniamo.
È vero, è Eren, ma che... è impossibile!
Eren era morto...

Armin: Eren?

Eren pov

Sento pronunciare il mio nome e mi giro.
Armin?
È Armin, ma io ero morto... che succede...

Armin: Eren sei tu?

Eren: A-Armin?

Spalanco gli occhi nel vedere il mio migliore amico li vivo davanti a me.

X: comandante

Jean: *tossisce* è nudo

X: è questo che le volevo dire.

Armin: a-ah si

Jean: tieni dannato

Jean mi lancia una mantella, precisamente quella della legione esplorativa.

Armin: su andiamo cercheremo di capirci qualcosa quando arriveremo di nuovo in base.

Connie: su Yeager alzati

Sono vivo?
Io... perché?

Salgo a cavallo e iniziano ad andare in una direzione a me sconosciuta.

(Tanto per dirlo, la mantella è abbastanza lunga da coprire il gioiellino di Eren)

Arriviamo in una base credo, non lo capisco.

Armin: andate a chiamare-

E non arrivo a sentire.

Jean: tieni dannato questi andranno bene, spero.

Eren: grazie Jean

Jean uscì dalla stanza e mi lasciò solo, perché sono vivo?
E perché io?
È ritornato in vita qualcun'altro a parte me?

Nel frattempo mi vesto, vorrei davvero sapere, perché.
Perché io, perché io che ho fatto del male a tanti, perché io, un mostro.

Jean: andiamo gli altri ci aspettano

Eren: gli altri chi?

Jean: andiamo e basta.

Seguo Jean, arriviamo davanti ad una porta di legno, appena apre la porta vedo i miei amici, Historia, Mikasa, Annie, Connie, Rainer, e vedo anche Pieck la marleyana e Yelena, ed infine ... Capitano...

Mikasa si alza e mi corre incontro, si butta tra le mie braccia piangendo come una bambina.

Mikasa: Eren sei vivo, sei qui con me, non te ne andare mai più, non voglio perdere anche te, ho perso già troppo.

Sento gli occhi pizzicare ma cerco di trattenermi.

Eren: Era il mio destino, e poi per voi volevo un futuro radioso, Ve lo meritate, tutti.

Mikasa: se tu non ci sei non ha senso.

Eren: Mikasa, scusa

Mikasa: di che?

Eren: ti faccio soffrire sempre

Mikasa: lo so, sei un'idiota Eren.

Quando si calma la lascio andare e vedo che si avvicina Jean e le stringe i fianchi e gli bacia le labbra rosee.
Alla fine l'ha conquistata, sono contento per loro.

Armin: Eren tu puoi spiegarci come?

Eren: fidatevi non ne ho idea.

Sento una sedia spostarsi e sento che mi arriva un calcio dritto sullo stomaco, subito cado sulle ginocchia tenendomi lo stomaco dolorante per via del calcio.
Alzo gli occhi e vedo il capitano, chi altri se non lui.
Mi prende per il colletto e mi guarda con uno sguardo freddo e tagliente.

Levi: Moccioso ci hai sempre tenuti all'oscuro di tutto, ora dicci la verità.

Eren: è la verità, io non so nulla.

Pieck: Signor Levi la prego.

Solo ora noto che il suo viso e tracciato da una cicatrice.
Mi lascia e mi guarda con uno sguardo senza sentimenti.

Armin: quindi non lo sai nemmeno tu?

Eren: nemmeno io, mi spiace.

Rainer: forse c'entra la fondatrice

Armin: tu dici?

Rainer: forse gli ha donato una seconda vita.

Annie: chissà perché a lui.

Armin: Annie perfavore

Connie: poteva darla a Sasha.

Armin: Connie

Eren: hanno ragione, perché io?
Non c'è un motivo.

Mikasa: Eren...

Eren: non merito nulla che non sia la morte

Mikasa: Eren smettila

Eren: Mikasa è la verità, è la purissima verità.

Armin: Eren basta.

Eren: ci sono tanti altri che meritano di vivere, Hange, il comandante Erwin, Sasha, Bertoholdt, Petra, Erd, Gunter, Olou e tanti altri.
Perché io?

Non cerco nemmeno di trattenere le lacrime, sono umano, ho bisogno di piangere, ho bisogno di soffrire.

Sento una mano schiacciarsi contro la mia guancia.

Mikasa: anche tu meriti di vivere, non sai quanto meriti di vivere felice senza il peso dell'essere l'ultima speranza, non sai quanto io ho bisogno che tu viva Eren, sei l'unico che mi rimane, sei l'unico.

Fa una pausa mentre mi accarezza la guancia che prima è stata colpita dalla sua mano.

Mikasa: non voglio perdere l'unico frammento della mia famiglia, quindi perfavore, ora hai una nuova vita, usala, rendi felice te prima di tutti.

Guardo i suoi occhi pieni di lacrime gli prendo la mano e l'abbraccio, inizio a piangere più forte sulla sua spalla, sulla spalla di una sorella, sulla spalla della mia famiglia.

A second Life ~Ereri~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora