cap 2

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Sembra tutto tornato alla normalità, ora le persone vivono fuori le "mura" bhe non ci sono più le mura perché non ci sono più giganti.
Mikasa mi ha detto che all'inizio le persone avevano paura che i giganti potessero tornare ma alla fine si convissero e adesso vivono in pace.
Mikasa mi ha anche fatto vedere casa sua e di Jean, Armin e Annie vivono insieme, Rainer vive con Hicht, mentre il capitano vive con Gabi e Falco.
Connie ha conosciuto una ragazza e sono fidanzati, tutti sono felici.
Mi sento felice per loro.

Mikasa: puoi rimanere qui quanto vuoi, lo sai non dai fastidio.

Eren: si lo so, ma non voglio disturbare, e poi voglio stare da solo, se non ti dispiace.

Mikasa: Eren c'è qualcosa che ti preoccupa?

Eren: no, nulla.
Quindi tu non combatti più, giusto?

Mikasa: si non combatto più, ho finito, adesso vivo per me e nessun altro, magari in futuro lotterò per una piccola creatura.

Eren: sicuramente non sarai sola a combattere per una creaturina, ci sarà Jean.

Mikasa: è tu?

Eren: non lo so, Mika ora vorrei andare a trovare mia madre se non ti dispiace.

Mikasa: oh no fa pure.

Mia sorella mi ha fatto vedere il cimitero ha anche detto che ha fatto mettere le tombe dei miei genitori.

Arrivo ed entro, non sono qui solo per i miei andrò a trovare anche qualcun'altro.

Sono davanti alla tomba di mia madre e mio padre.
Gli lascio dei fiori che ho comprato con i soldi gentilmente prestato da Mikasa.

Eren: Mamma papà secondo voi merito una seconda possibilità?
Una seconda vita?

Mi alzo e vado a cercare le tombe di Petra e gli altri, se non sbaglio sono tutti nello stesso lato, tutti i soldati caduti in battaglia.

Vedo qualcuno davanti la tomba di Hange e subito noto che è il capitano, l'ho deluso e non poco, lui credeva in me, io l'ho ferito, l'ho deluso, come ho deluso tutti.

Levi pov

Vengo ogni settimana qui a far compagnia a loro, i miei amici.
Mi giro per ritornare a casa e noto il Moccioso che guarda in avanti ma sembra non essere in terra, lo odio, ma non del tutto, alla fine non è colpa sua, lui desiderava la libertà delle persone a cui vuole bene.
Noi due siamo molto simili, siamo sulla stessa lunghezza d'onda.

Mi avvicino e lui non sembra reagire in nessun modo, è ancora più spento di un'anno fa, quando è successo tutto quel casino.

Levi: oi Moccioso

Non risponde.
Sospiro e lo prendo per il polso e lo porto fuori da quel luogo pieno di tristezza, sia per me che per lui.

Eren: capitano mi lasci la prego

Levi: non sono un tuo superiore

Eren: giusto.
Ma ti prego lasciami

Levi: Moccioso sembri ancora morto, sveglia

Eren: scusi

Levi: smettila sembri essere tornato il Moccioso di anni fa.

Eren: ed è così brutto?

Levi: no per niente.

Eren: lei mi odia vero?

Levi: no che non ti odio, forse solo un pochino.

Eren: capisco.

Levi: sei vivo, vivi.

Eren: lo so, vivrò per me.

A second Life ~Ereri~Donde viven las historias. Descúbrelo ahora