cap 10

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Siamo arrivati a casa del corvino, entriamo ed io vado a posare la sacca con il cambio nella stanza da letto.

Eren: ora mi spieghi che ti è preso?

Levi: niente volevo la tua compagnia

Eren: allora dillo guardandomi negli occhi

Mi guarda dritto negli occhi

Levi: niente volevo la tua compagnia.

Eren: dimmi la verità

Levi: è la verità

Eren: sicuro?

Levi: ovvio Moccioso

Eren: mhm

Levi: che c'è ora?

Eren: perché menti?
Perché non vuoi confidarti?

Levi: perché non ho nulla da dire, oppure nulla che ti interessi.

Eren: quando diventi acido anche con me è solo uno il motivo.

Levi: mhm quale?

Eren: che vuoi allontanarmi per non parlare di te, oppure di quello che hai o che ti succede.

Levi: n-non è vero

Eren: come vuoi Levi, non ti costringo ma sappi che ci sono.
Soprattutto ora che hai perso Hange e il comandante Erwin a causa mia

Levi: NON È COLPA TUA

Eren: n-non gridare Levi

Levi: smettila dai fastidio quando ti dai stupide colpe Moccioso

Eren: ok s-scusa

Rimango in silenzio ad osservare la figura di Levi che guarda fuori la finestra da cui entra un leggero venticello che gli scopiglia i capelli corvini sempre in ordine.

" Levi sarò mai capace di farti aprire e rompere le barriere che tu stesso hai eretto per non farti ferire?
Sarò mai capace di farti capire che voglio solo il tuo bene?
Sarai capace tu di liberarti? "

Vedo che si alza dalla sedia e mi ignora completamente, fa male, ma penso anche che sia bipolare non c'è nessuno dubbio.

Va in camera e si chiude li dentro, sospiro e mi siedo sulla sedia e poggio la testa sul tavolo.

Eren: questa è la pace?
Mhm.

Levi pov

Che cazzo mi prende, l'ho fatto venire qui per sentirlo vicino, ma puntualmente lo sto facendo soffrire perché non riesce a comprendere il mio stato d'animo, non perché non è capace ma perché sono io che non glielo faccio capire.
Erwin e Hange sapevano tutto di me, e sono morti, Isabel e Farlan sapevano tutto su di me, e sono morti.

Inizio flashback (851)

Hange: Levi

Levi: mhm

Hange: sei più tosto tranquillo, è successo qualcosa?

Levi: no

Hange: su spara

Levi: ma che vuoi?

Hange: su via credi che io non abbia capito che tu ed Eren vi frequentate?

Levi: niente del genere, è solo sesso, stop.

Hange: mhm certo che fate dopo il sesso

Levi: lo coccolo, NO ASPETTA, ah cazzo. Quattrocchi di merda.

Hange: lo sapevo.
Tranquillo non lo dico a nessuno, se non me l'hai detto c'è un motivo e non lo voglio sapere perché già lo so.

Levi: mi conosci troppo bene

Hange: sì

Fine flashback

Sento bussare e vedo che lentamente il Moccioso si affaccia.

Eren: L-levi

Lo ignoro senza un motivo valido

Eren: *sospira* Vabbè niente va

Lo dice con un tono, arrabbiato?

Levi: che vuoi Moccioso

Silenzio

Levi: brutto Moccioso di merda mi rispondi?!

Mi alzo e vado nell' altra stanza e lo vedo seduto con la faccia nascosta dalle braccia e la testa poggiata sul tavolo.

Levi: Eren

Eren: che vuoi

Mi dice tra un singhiozzo e l'altro, no no non volevo farlo piangere, demente, Levi sei demente.

Levi: E-Eren

Eren: che ti ho fatto... perché te l'ha prendi sempre con me, non ti ho fatto nulla.

Mi dice sempre continuando a piangere però stavolta guardandomi in faccia.

Mi si è spezzato il cuore e  mi si è formato un nodo alla gola.

Levi: non volevo Eren, *sospiro* scusami, e che è complicato-

Eren: NO CAZZO SEI TU CHE RENDI LE COSE COMPLICATE, PARLAMI NON È DIFFICILE.

Fa una pausa.

Eren: POSSO CAPIRE SE NON SIAMO NIENTE MA CAZZO LEVI ABBIAMO CONDIVISO NOTTI BACI E ALTRO INSIEME E NON TI SENTI AL SICURO?!

Levi: Eren...

Eren: perché io riesco a parlarti di tutto mentre tu fatichi, è vero ho fatto cose orribili di cui mi pento, ma sicuramente amarti non è una delle cose di cui mi pento anzi, lo rifarei altre mille volte, perché si ti amo.

Levi: Eren io non-

Eren: quando sarai pronto a parlarmi dei tuoi pensieri, paure, dimmelo e poi dimmi definitivamente e veramente ti amo, fino ad allora non baciarmi e nemmeno dirmi quelle due parole, perché in questo momento non le sento vere, e non perché non ti credo ma perché una persona che ti ama ti dice tutto, io ti amo e ti parlo di tutto tu no.

Si alza davanti al mio sguardo pietrificato come tutto il mio corpo, dopo poco sento la porta di casa aprirsi e chiudersi segno che è uscito.

" Che cazzo ho fatto "

Eren pov

Eren: quando sarai pronto a parlarmi dei tuoi pensieri, paure, dimmelo e poi dimmi definitivamente e veramente ti amo, fino ad allora non baciarmi e nemmeno dirmi quelle due parole, perché in questo momento non le sento vere, e non perché non ti credo ma perché una persona che ti ama ti dice tutto, io ti amo e ti parlo di tutto tu no.

Mi alzo e vado via lasciandolo da solo, mi sento orribile, so che è sensibile ma anch'io ho bisogno di una cosa sola, come lui è amato completamente da me io ho bisogno di essere amato completamente da lui, senza barriere o altro.

Quando torno a casa Mikasa mi guarda stranita.

Eren: lascia stare

Mikasa: avete litigato?

Eren: una specie

Mikasa: in che senso?

Eren: Mikasa non mi va di parlarne, sono un po' arrabbiato e non vorrei dire cose di cui poi me ne pentirò.

Mikasa: o-ok

A second Life ~Ereri~Where stories live. Discover now