300 km / Maverick Viñales

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Dedicata a ecate08 spero ti piaccia

20 LUGLIO 2021, Austin

"A te che mi hai fatto, piangere, a te che mi hai fatto ridere, a te che sei entrata nel mio cuore in punta di piedi senza bussare, a te che ora ne sei la regina, a te che hai costruito il tuo impero.
A te dico che ti amo, che non ho mai provato amore più puro e vero, un amore genuino, che non si è avverato perchè tu te ne sei andata, te ne sei andata da me, da noi, hai preferito non farti del male, al posto di farti del male insieme a me, siamo caduti, ma non ci siamo mai rialza.
Ti amo Camilla, non potrei mai vivere una vita senza di te, ma tu hai deciso di andare contro l'amore, ti faccio gli auguri ler domani e scusami se non verrò al tuo matrimonio, ma vedere te che vai all'altare a sposare un ragazzo che non sono io mi farebbe più male che altro. Ti auguro tutta la felicità di questo mondo.
Tuo per sempre
Maverick"

Guardai quella pista vuota, guardai quella pista che ci aveva fatto innamorare l'uno dell'altra. Volevo tanto odiarla ma non ci riuscivo, volevo urlagli contro ma non avevo voce neanche per parlare, volevo piangere ma avevo terminato le lacrime.
I primi raggi del sole si facevano spazio tra il cielo notturno, guardai la lettera che tenevo ben salda in mano con la paura di perderla. Era da ieri che la continuavo a leggere, amavo Maverick, ma l'amore che avevo per lui non bastava per farmi passare la paura di perderlo, avevo già perso mio padre e mio fratello in moto, non volevo perdere anche l'amore della mia vita.
-Cami- la voce del mio migliore amico si fece spazio nel silenzio. -ti prego di non fare il mio stesso sbaglio, non fare scelte di cui potresti pentirtene- disse.
-i tuoi sbagli non sono i miei, tu fai i tuoi io faccio i miei, tu hai scelto la tua vita e io scelgo la mia, giusta o sbagliata che sia.- risposi poggiando il mio sguardo in alto, cercando di trattenere le lacrime.
-io feci la mia scelta, lasciai l'amore della mia vita e ora guarda come sono ridotto- disse allargando le braccia.
-cosa dovrei fare, non presentarmi e mandare tutto al diavolo con la costante paura che possa morire da un momento all'altro.- chiesi girandomi verso di lui con le lacrime che scendevano lungo le mie gote.
-vai da lui- mi rispose Marc.
-non posso fare questo a Kevin- dissi.
-e invece devi perchè prima di tutto viene la tua felicità.- rispose lui asciugandomi le lacrime.
-mi dai un passaggio?- chiesi
-dove vuoi andare?- chiese
-da lui- risposi.
-tu voi andare in aereoporto con l'abito da sposa?- chiese.
-non fare altre domande e muoviti prima che cambi idea- dissi.
Alzò le mani al cielo sorridendo, poi uscimmo dall'autodromo, entrammo in macchina e partimmo per l'aeroporto.
Appena arrivammo scese dalla macchina, ma prima di salutarmi mi passò un borsone.
-cos'è?- chiesi.
-sapevo che mi avresti ascoltato così ti ho messo un paio di cose che avevi portato qui e tieni, anche la borsa con tutto- disse passandomi le cose.
-grazie Marc, ti adoro- dissi abbracciandolo.
-ora vai prima che parta il primo volo disponibile.- mi salutò.
Corsi all'interno dell'aeroporto, anche se con i tacchi e il vestito da sposa era un po' impossibile.
-salve, mi servirebbe un biglietto per il primo volo disponibile per Barcellona- dissi arrivando davanti al servizio clienti.
-va bene domani alle 13?- chiese la signorina.
-no, lei non ha capito, io devo andare dall'amore della mia vita, che si trova a Barcellona in questo preciso istante e come può vedere mi dovevo sposare con un altro anche se era la cazzata più grande di questa vita, quindi per piacere le chiedo di farmi trovare un posto libero.- dissi raccontando tutto.
-non posso mi dispiace- disse la ragazza.
-senta, cambio il mio biglietto con il suo- disse una signora dietro di me.
-davvero lo farebbe?- chiesi incredula.
-certo, so cosa significa scappare da un matrimonio per rincorrere l'amore della propria vita.- disse cedendomi il suo biglietto.
-quanto costa il biglietto per domani?- chiesi all'hostess.
-oh no, fai finta che sia un regalo, ora va che dieci minuti fa hanno chiamato i passeggeri per il gate- disse lei cordialmente.
-grazie grazie grazie- dissi prima di andare al gate indicato. Passai tutti controlli e poi entrai i aereo.
Dopo diciotto ore di volo, nelle quali la maggior parte del tempo la passai a dormire arrivai a Barcellona.
Chiamai un taxi il quale mi portò a casa, appena arrivai pagai, entrai nel mio appartamento, presi le chiavi della moto.
Sul mio cerca Iphone misi il numero di Maverick così mi diede la sua posizione attuale.
Arrivai dopo circa due ore di viaggio, non era stato il massimo guidare la mia bellissima Ducati nera con un abito da sposa, ma l'importante era che arrivai alla mia meta.
Scesi dalla moto, tolsi il casco e andai in spiaggia, però prima di toccare la sabbia, tolsi le scarpe.
Lo vidi mentre usciva dall'acqua, si sistemò qualche ciuffo ribelle.
-MAVERICK- urlai cercando di farmi sentire, si girò per vedere chi l'avesse chiamato, appena mi vide incominciò a correre verso di me, mentre io restai immobile cominciando a piangere.
Quando fu davanti a me, mi abbracciò alzandomi da terra.
-sei qui- disse sorridendo.
-anche a 300 km da te, ti sarò sempre vicino- dissi.
-speravo venissi, anche se eri dall'altra parte del mondo- disse prima di baciarmi.
-ti amo- dicemmo all'unisono prima di sorridere.
E così cominciò il nostro cammino, fatto di ostacoli, fatto di fiducia e paura, quella paura che prima o poi avrei superato.

SPAZIO AUTRICE

Hey, spero che questa short story vi sia piaciuta.

Su chi sarà la prossima? 🤔

KISS KISS

short story piloti e calciatori (RICHIESTE APERTE)Where stories live. Discover now