Insopportabile quest'assordante silenzio!
Nell'oscura notte mia così accecante,
Persino il nero di colore è aspirante.
Che prendersi gioco di me ha vizio?
Un vortice di lenzuola s'innalza
Confondendo me, medesimo stesso.
Rabbia? Frustrazion? Che dolor m'avanza?
Irrequieto fino a desiderar lo fosso!
Il cuor mi batte all'impazzata.
«Fermati!» gli dico, ma senza successo.
Muovesi, muovemi per tutta la nottata.
Chi riesce a trovarmi un nesso?
Come marinaio in gran tempesta
Chiedo solo quiete. Adesso.
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Frammenti di vetro
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