Uno stridioso canto lagrima dalla mia anima.
Si ciba dei miei pensieri, poiché di questi,
Ne è l'abisso informe che consuma.
Mi chiedo se si possan fermare i lamenti.
Assai ironico e sadico è il destino,
Plasma gli uomini per lottare contro sé stessi.
In questi inquieto vivere, molti si perdono
Prigionieri nei loro complessi.
Anteposti sempre a vetri colorati
Ne guardiamo attraverso. Illudendoci,
Diamo tono ad un mondo spento.
Ma nei miei silenzi infiniti
Il vetro smette d'esserci
Mostrandomi così un insaziabile vuoto.
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Frammenti di vetro
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