Andiamo

54 2 0
                                    

Dopo aver trascorso una notte abbastanza movimentata Will, Jay ed hailey si preparano per andare a lavoro.

Il dottore doveva essere in ospedale alle 8:00 in punto per iniziare il suo turno, i due detective invece alle 8:30.

Tutto era perfettamente calcolato. Sarebbero usciti anche prima per consentire ad Hailey di passare da casa anche lei per darsi una sistemata.

Avevano iniziato a prepararsi decisamente prima ed una volta pronti, intorno alle 7:00, i tre uscirono di casa.

Fortunatamente nell'edificio di Jay c'era l'ascensore. Quello era importante per entrambi i fratelli quel giorno.

Will, dal canto suo, era quello messo peggio.
Sentiva di non farcela quasi più, stava facendo davvero di tutto per resistere.

Effettuando una rapida valutazione dei sintomi doveva avere molto probabilmente uno pneumotorace.
Non era difficile capirlo, non bisogna dimenticare che lui era un medico.

Il torace gli faceva male, aveva delle fitte molto dolorose e improvvise. Di tanto in tanto sentiva anche la necessità di tossire. Il suo cuore batteva al cardiopalmo, più velocemente del solito. Era in tachicardia.

Fu comunque il primo dei tre ad uscire di casa e chiamato l'ascensore vi si trascinò dentro attendendo l'arrivo degli altri due che stavano prendendo le ultime cose di cui avevano bisogno.

Una volta sull'ascensore Will si guardò allo specchio e notò che le sue labbra stavano iniziando ad assumere una leggera sfumatura bluastra. Ciò accade quando vi è una difficoltà respiratoria ed in effetti in quel momento lui faceva davvero fatica a fare entrare l'aria nei suoi polmoni.

Non era comunque necessario essere dei medici o dei geni per capire che il giovane dottore non aveva più molto tempo. Aveva bisogno di aiuto ed aveva bisogno di riceverlo il prima possibile.

- Tutto ok Will? - chiese Hailey non appena salita sull'ascensore. La detective aveva notato lo strano comportamento del dottore che se ne stava a fissarsi allo specchio ed era così strano e pallido in volto.

Così dicendo la giovane attirò l'attenzione di Jay che era perso nei suoi pensieri e che stava chiudendo il portone di casa per poi unirsi agli altri due.

Il detective non riusciva a distrarsi, non riusciva a non pensare a ciò che avrebbe dovuto fare quella mattina.   Sarebbe dovuto andare alla base militare per parlare con il capitano.

Rientrare dopo tanto tempo in un posto dove aveva giurato che non avrebbe mai messo più piede non era proprio una passeggiata per lui e ciao gi creato molta confusione.

- Si... ok...- rispose senza aggiungere altro il dottore. Aveva detto solo il minimo indispensabile per poter rispondere ad una dolce detective preoccupata.

Il viaggio in ascensore, comunque, non fu poi così lungo e una volta giunti fuori dall'edificio i tre dovettero fare un ulteriore pezzo a piedi per raggiungere l'auto del detective che era posteggiata pochi metri più avanti dall'ingresso degli appartamenti.

Will si stava ormai trascinando. Chi ha uno pneumotorace dovuto ad trauma non si riusciva a muovere a causa dell'intenso dolore che provava rimanendo per lo più a riposo in attesa di andare in ospedale per essere curato.

Quella sarebbe la prassi normale, ma ovviamente non per Will, che testardo com'era, non volendo fare preoccupare ulteriormente Jay stava resistendo fino all'inverosimile, comportandosi il più naturalmente possibile.

Saliti in macchina i tre partirono poi per raggiungere casa di Hailey.

Il dottore, ignaro delle fermate intermedie che sarebbero state fatte, sperava davvero di arrivare al Med il prima possibile.

Purtroppo i due detective non erano dello stesso avviso. Effettivamente la giovane non poteva andare a lavoro con gli stessi abiti del giorno precedente.

Inoltre fortunatamente lei non abitava poi così lontano da Jay. Casa sua era sul percorso che il detective faceva ogni mattina per andare a lavoro.

Arrivati da lei, Hailey scese rapidamente dall'auto, assicurando ai due fratelli che avrebbe fatto il più velocemente possibile.

- Vado a prendere qualcosa per la colazione. - disse poi Jay durante l'attesa. Non che avesse voglia di mangiare, ma voleva evitare di pensare ed ingannare il tempo in qualche modo tenendosi impegnato.

Il dottore in quel momento emise una specie di microsospiro triste, intuendo di essere davvero maledettamente bravo a fingere di stare bene.
Jay comunque in quel momento era da comprendere, quel caso che stavano seguendo a lavoro lo stava davvero mandando fuori di testa. Hailey al contrario avrebbe dovuto rendersene conto, anche se forse, c'era da considerare il fatto che, essendo innamorata di lui, tutte le attenzioni si concentravano sul collega.

Questo era l'unica possibilità per spiegare cosa stesse accadendo.

Avvertito Will del fatto che sarebbe andato a prendere da mangiare, il giovane detective scese dall'auto e si diresse verso il bar che si trovava vicino casa della sua collega.

Il dottore, finalmente solo, poté lasciarsi andare. Si distese un po' di più, per quanto potesse fare un adulto su un sedile posteriore di un auto.

Si sentiva davvero male. Lo infastidita abbastanza stare seduto. Il cuore batteva ormai come un treno e la sua tosse si era accentuata diventando così difficile da trattenere.

Colto da una crisi di tosse Will mise una mano davanti alla bocca e con l'altro braccio si stringeva il petto già dilaniato che doleva sempre più ad ogni colpo di tosse.

Togliendo la mano da davanti alla bocca, notò che questa in parte era coperta di sangue.

Il dottor Halstead sapeva che l'aver iniziato a tossire in quel modo non era per niente un buon segno.

aveva bisogno di un aiuto urgente, di un intervento tempestivo e lui, invece, stava facendo passare troppo tempo. Se fosse arrivato al Med troppo tardi avrebbe potuto anche non salvarsi.

Il polmone si stava pian piano riempiendo di sangue e quindi si stava riducendo la capacità di ossigeno. La mancanza di quest'ultimo stava poi iniziando a creare problemi ai vari organi.

Stava inoltre sudando copiosamente. La felpa della tuta prestatagli da Jay era ormai bagnata, ma fortunatamente il cappotto che aveva indosso non faceva notare molto la cosa. Solo la fronte tendeva a brillare un po' colpita da qualche raggio di sole.

Poco dopo a fatica, consapevole che suo fratello e la collega sarebbero presto tornati, Will cercò di ricomporsi un po' e ciò avvenne esattamente qualche istante prima che i due arrivassero.

Jay, come da abitudine aveva preso del caffè, anche se essendo stato male poche ore prima non era consigliabile che lo bevesse. Ne porse comunque una tazza ad Hailey ed un'altra a Will.

- Ti.. ringrazio... Non ne ho... voglia... Non dovresti berlo... Neanche tu.
..- rispose rifiutando il dottore.

Will non aveva davvero nessuna voglia di fare colazione. Si sentiva così male, ed aveva anche una forte nausea. Se avesse ingerito qualcosa avrebbe sicuramente vomitato.

Uno dei pugni datigli da Jay inoltre, lo avevano colpito alla bocca dello stomaco gli aveva lasciato oltre quindi al dolore al torace, proprio quel fastidioso senso di nausea.

Reazione emotivaWhere stories live. Discover now