Jay e Logby

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Jay finalmente si era calmato un po'. Ovviamente non del tutto, ma per lo meno giusto quanto potesse bastare per poter gestire al meglio l'incontro con Logby.

Il detective era davvero fortunato ad avere un fratello come Will, uno che lo aiutava in tutto. Aveva la soluzione per ogni cosa e organizzava il tutto prima ancora che Jay glielo chiedesse o ne sentisse il bisogno.

Anche in quell'occasione infatti non era stata fatta eccezione. Il dottore, prevedendo un possibile riacutizzarsi del suo PTSD o, visto il lavoro che Jay faceva la possibilità di vivere un evento o un caso particolare, aveva lasciato in macchina delle pastiglie da fargli usare solo in caso di necessità.

Non c'era il rischio che il giovane ne facesse abuso. Il detective odiava i farmaci, ne faceva volentieri a meno, prendendoli solo se strettamente necessario o se costretto.

Il dottore conosceva bene il detective, erano fratelli, erano cresciuti insieme, per cui era stato abbastanza semplice comprendere di cosa avesse bisogno prima ancora che fosse lui a chiederlo o semplicemente a parlarne. Conosceva il PTSD di cui soffriva suo fratello e gli attacchi di panico che spesso aveva in correlazione con il suddetto disturbo.

Will era inoltre consapevole che Jay aveva bisogno di averlo vicino, di averlo al suo fianco, ed il fatto di essere bloccato lì, nel letto, in ospedale, non potendo essere con lui lo innervosiva parecchio.

Allo stesso tempo però il dottore poteva tirare un sospiro di sollievo per essere riuscito, anche se a distanza a farlo stare meglio grazie alla pastiglia.

L'agitazione ed il nervosismo erano comunque presenti nel detective, ma lui si iniziava a sentire via via sempre meglio riuscendo a controllarsi ed a gestirli.

Raggiunto l'ingresso della base militare, Halstead ed Upton si annunciarono alla guardia presente all'ingresso e vennero fatti accomodare dopo averne controllato i documenti.

Una volta entrati, i due iniziarono a camminare in un lungo corridoio seguendo uno dei militari che li stava conducendo nella stanza del capitano.

Jay nonostante tutto, continuava a guardarsi intorno agitato. Il cuore gli batteva forte nel petto, però stava riuscendo fortunatamente a controllarsi. Ogni passo risuonava nella sua mente più di quanto facesse nella realtà.

Alla fine vennero fatti accomodare in un'ampia sala e gli venne detto di attendere qualche istante che il comandante Logby li avrebbe raggiunti.

Quando ciò avvenne, dopo i convenevoli i tre iniziarono a discutere sul motivo del loro incontro.

- Che piacere vederla ranger Halstead! È passato molto tempo da quando ci siano conosciuti e dopo tanti anni ci ritroviamo qui - disse il comandante 24

- Si, - si limitò a rispose Jay rimanendo sulle sue.

Più passava il tempo e più per Hailey era palese il fatto che i due si conoscessero.

Erano stati in missione in Afghanistan insieme, poi uno aveva fatto carriera nell'esercizio e l'altro, invece, aveva scelto di abbandonare per sempre quel mondo.

- Ci dica, perché ci ha voluto incontrare? - chiese Hailey andando dritta al punto, cercando di andare in soccorso del collega ed evitare che il comandante potesse iniziare con i suoi racconti nostalgici ricordando a Jay eventi vissuti che potrebbero essere difficili da gestire.

- Dritta al punto detective Upton. Beh  ci ho chiesto di venure qui per parlarvi di ciò che sta accadendo. Il nostro gruppo di commilitoni è stato preso di mira.- iniziò a spiegare il comandante - So che state indagando sull'omicidio di Jeff.

- Si, esatto. - confermò la Upton con Jay al suo fianco che si limitò ad annuire ascoltando la collega gestire la conversazione gestendo anche la sua respirazione.

- Un paio di giorni prima che Jaff venisse ucciso, ho ricevuto questa lettera - disse il capitano porgendola ai due detective che la presero in mano per verificarne il contenuto e la presenza di indizi. Poi Logby continuò a raccontare. - È in questo modo che mi hanno avvisato. In essa vi è scritto anche che non sarà l'ultimo a morire. Abbiamo cercato di risolvere la questione all'interno della base, ma dopo che la morte di Jeff è diventata fatto pubblico, non è stato più possibile tenerlo per noi -

Era una situazione piuttosto intricata. C'erano in gioco diverse vite da salvare ed in più era necessario capire il motivo per cui tutto ciò stesse accadendo. Perché dei militari dovevano pagarla così a caro prezzo?

Logby diede infine ai detective un altro foglio che era rimasto all'interno della busta. Si trattava di una lista, un lungo elenco di nomi di militari, i più competenti di tutto il paese.
Jay iniziò a leggerli rapidamente, lì conosceva quasi tutti. Alla fine si soffermò su di uno in particolare. Tra quei nominativi vi era quello di Mouse, il migliore amico del detective e suo collega per un periodo anche nell'intelligence.

Osservando il cambiamento di espressione del detective il comandante lo guardò in modo interrogativo così, avendolo notato Jay si accinse a spiegare cosa fosse accaduto.

- Conosce questi soldati non è vero detective? - domandò poi Logby

- Si, molti di loro erano in Afghanistan con me durante le varie missioni fatte e di qualcun altro ho sentito parlare. - rispose Halstead e poi rivolgendosi ad Hailey aggiunse - in questa lista c'è anche il nome di Mouse...-

Detto ciò il giovane detective si soffermò per qualche istante senza dire nulla fissando quel nome sotto lo sguardo triste della collega.

- Si, è uno dei migliori in circolazione - disse il comandante

Trovando il coraggio di dire una cosa che dentro lui provocava ancora molto dolore, cercando di gestire le emozioni senza scoppiare a piangere disse:

- Greg è stato uno dei migliori soldati che il nostro paese avesse, ed era anche il mio migliore amico. Purtroppo è morto tempo fa quando era in Afganistan -

- Mi dispiace. Era un così bravo ragazzo - disse Logby ricordandosi del giovane quando erano in missione.

- Per un periodo ha lavorato con noi nell'Intelligence - aggiunse la Upton

Jay aveva gli occhi lucidi e fece una grandissima fatica per non piangere, di fatti si morse il labbro più volte.

Dopo aver consegnato una copia della lettera e della lista si due colleghi, Il comandante li informò di ciò che aveva scoperto indagando ed anche del suo timore che ci fosse qualcosa che stesse accadendo direttamente dentro la base.

Raccolte tutte le informazioni possibili, Haily  e Jay si congedarono.
La giovane detective fu la prima ad uscire dalla stanza, mentre Jay fu trattenuto dal comandante che gli consegnò un'altra lettera chiedendogli di leggerla quando fosse stato solo e di ragionare su ciò che vi era scritto.

La cosa era davvero molto strana, comunque alla fine Halstead prese la lettera e la mise nella tasca della giacca e dopo aver salutato nuovamente Logby, si affrettò a raggiungere la collega non vedendo l'ora di uscire da quel luogo denso di ricordi non molto piacevoli e carichi di emozioni.

Reazione emotivaWhere stories live. Discover now