Io devo vederlo!

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Non appena ebbe terminato di vomitare Jay fu fatto distendere nuovamente sul letto.
Il suo stato stava peggiorando a vista d'occhio ed il dottor Choi sapeva di dover fare qualcosa.

Il corpo del detective tremava come una foglia e il cuore continuava a battergli forte nel petto, riproducendosi anche nella sua testa.

Stava malissimo e sembrava stesse andando fuori di testa.

- Fffff... Fa fr.. fr.fred...do... qui- disse tra un battito e l'altro dei suoi denti.

Il dottor Choi fece cenno ad April di avvicinarsi e subito l'infermiera che aveva aiutato il detective quando si era sentito male gli prese la temperatura.

Era 38,5° C e dava tutta l'impressione di stare ancora aumentando. Ciò non era normale e non era per niente un buon segno.

Solitamente quando c'è la febbre significa che c'è un'infezione in atto ed il dottore questo lo sapeva bene.

Choi ordinò ad April di preparare alcuni farmaci antipiretici e antinausea da inserire nella flebo e lei si allontanò qualche minuto per prenderli.

Poco dopo anche il dottore lasciò la stanza dicendo che con i farmaci sarebbe stato meglio e che sarebbe tornato a controllarlo più tardi.

Prima di andare via, chiamando il detective vicino alla porta, Ethan diede ad Antonio il compito di fargli bere dell'acqua di tanto in tanto.

Il giovane Halstead era disidratato e quindi era necessario che assumesse dei liquidi. Dawson avrebbe dovuto obbligarlo se necessario, ma Jay doveva assolutamente idratarsi e permettere alla sua gola di bruciare un po' meno anche se per pochi istanti.

Il detective ispanico poi si sedette nuovamente a fianco del collega che continuava a tremare e ad agitare mentre sembrava si stesse assopendo. Il ragazzo faceva fatica a tenere gli occhi aperti.

Proprio in quel momento April rientrò nella stanza coi farmaci, ma non essendo convinta, visto il comportamento di Jay, decide di ricontrollare la temperatura che era aumentata ancora.

Il giovane aveva 39°C e cosi, senza perdere tempo, iniettò i farmaci nella cannula della flebo.

Pian piano il detective si addormentò nuovamente complice la febbre e l'effetto dei farmaci con Antonio che vegliava su di lui e che lo destava di tanto in tanto per fargli bere un sorso d'acqua anche se il detective non era molto d'accordo.

Nel frattempo, mentre il collega riposava, Dawson notò nel corridoio il dottor Charles e decise di uscire a parlare con lui rimanendo comunque nelle vicinanze in caso di necessità.

- Dottor Charles, potrei parlarle? - chiese.

- Certo detective, si certo - rispose lui per poi domandare riferendosi a giovane - come sta?-

Antonio riferì ciò che aveva detto Choi.
Di per sé Jay stava bene tranne una brutta influenza che si era sviluppata da poco. Sicuramente era stata causata dalla pioggia che aveva preso e dal fatto che aveva tenuto i vestiti inzuppati addosso.

Il dottor Charles a quel punto stava andando via quando vide un espressione titubante, dubbiosa, sul viso del detective.

- Qualcosa non va? - chiese

- No, va tutto bene, è solo che...- rispose Antonio

- Che? - domandò ancora Charles

Il detective non riusciva a capire cosa avesse causato tutto ciò. Per lui era così strano che il giovane si comportasse così.

- Beh per quanto ne so il tuo collega ha involontariamente fatto del male a suo fratello.- spiegò Daniel

- Non ci credo! Jay non può aver fatto del male a Will.... - rispose il ragazzo.

- Purtroppo si, inconsapevolmente lo ha fatto durante uno dei suoi incubi.- disse il dottore

- Ora inizio a capire .. quando l'ho trovato mi ha detto che Will è morto... - aggiunse il detective dispiaciuto credendo che ciò che avesse detto fosse vero.

- No, assolutamente. Will è vivissimo. Il colpo che ha ricevuto ed è stato abbastanza forte, ma da ciò a morire...ha bisogno di riposare per riprendersi completamente. - rispose lo psichiatra. Non riuscivano a capire però perché lui fosse convinto di ciò. - disse lo psichiatria.

Felice del fatto che il dottor Halstead fosse vivo, ancora con qualche dubbio in testa, Antonio, dopo aver ringraziato il dottor Charles per i chiarimenti, tornò al fianco di Jay.
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Nell'altra stanza, intanto, Will finalmente si stava svegliando.

Aprì gli occhi e, dopo essersi abituato alla luce, iniziò a guardarsi intorno.

Il suo sguardo si fermò quando notò che Natalie era ancora seduta lì al suo fianco.

- Ehi - gli disse vedendolo sveglio

- Ehi - rispose il dottore ricevendo un tenero bacio sulle labbra

Sul viso, questa volta, la dottoressa aveva un enorme e luminoso sorriso.

Possibile che Will avesse sognato?
Lui la ricordava triste, con le lacrime agli occhi visto ciò che le aveva comunicato a essere successo a suo fratello.

- Will - disse la donna attirando la sua attenzione - Jay è di sotto, l'hanno trovato e sta bene.-

Halstead sospirò. Era felice di sentire quella notizia.

- Devo vederlo Natalie. - disse guardando la sua fidanzata dritto negli occhi

- Sta tranquillo. Mentre tu dormivi ho parlato con Rhodes il quale ha dato il suo consenso. Tra un po' verrà Meggie con una sedia a rotelle e ci porterà da lui. Stavamo solo aspettando che tu ti svegliassi - disse la dottoressa.

Will era contentissimo della notizia, ma non ebbe tempo di dire nulla perché fu lei a continuare a parlare.

- Devi farmi una promessa però. Lo vedrai per poco tempo, senza stancarti troppo. -

Halstead accettò, avrebbe fatto di tutto per vedere suo fratello. Doveva controllare con suoi occhi che stava bene.

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