Capitolo 32

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POV LOUIS

È da 10 minuti che siamo in macchina, e la sto portando, come ho già detto nella barca della mia famiglia.

Per fortuna non fa tanto freddo, visto che siamo in primavera, e soprattutto c'è un cielo stellato proprio come se fosse una cartolina.

Mentre io ero intento nel guardare la strada, e a stare attento a non andare troppo veloce, con la coda dell'occhio la vidi che stava fissando il telefono, ma intanto stava tremando, nel tenerlo in mano.
Mi voltai, cercando di capire cosa stesse facendo, o meglio, che cosa le fosse preso, è appena mi girai, vidi che delle lacrime le bagnarono il viso.

Non capisco che le sia successo, fino a un attimo fa era sorridente e ora(?), ora piange, ma senza fare rumore, sperando che io non la potessi sentire.
Fermai la macchina nel parcheggio vicino al porto, visto che eravamo appena arrivati, fortunatamente, e mi misi a fissarla, ma lei sembrava non volesse guardarmi.

"Che hai? "

Presi parola, sperando che, non avendo parlato tutto il viaggio, si decidesse a parlare... Ma era un tentativo vano.
Scesi dalla macchina e andai dalla sua parte, aprii la portiera, ma nulla, non c'era modo di farle alzare lo sguardo.

"Mi fai un po' di spazio?"

Dissi con tono pacato,
ed era strano, per come sono fatto io, Se chiedo spiegazioni e qualsiasi persona non mi da risposta, sbotto in modo abbastanza violento, ma non lei no... Con lei è diverso.

Vidi che si spostò leggermente, dopo essersi slacciata la cintura, e cercò di farsi più piccola nel sedile, facendomi spazio.

Le presi il viso con delicatezza, e la voltai verso di me, in modo che il suo sguardo possa incrociare il mio, e finalmente ci riuscì...

Vidi i suoi occhi pieni di lacrime, e già ero preoccupato prima, ma ora lo ero il triplo, perché non riuscire a capire che cosa le sia preso, e tantomeno, non riuscirla a farla parlare, mi distruggeva.
Non deve aver passato una vita semplice, e il fatto che non me ne parli non mi è d'aiuto... Però d'altronde è comprensibile, non sono nessuno per lei... Mentre per me lei è tutto, anche se non lo sa.

"Emily che cazzo hai?"

Urlai, forse un po troppo, e vidi che alle mie parole le lacrime scesero sul suo viso... Okay sono un fottuto coglione.

"No no scusa è che... che sono preoccupato, è colpa mia? E per me che piangi? Se è così scusa perch..."

Non riuscì a finire la frase che fui interrotto da lei, che disse

" no... Non c'entri tu Tommo"

Ora sono molto più sollevato, nel sapere che la causa non ero io, ma devo sapere che cosa le sta succedendo ora ...

POV EMILY

Piangevo, piangevo come una bambina di 3 anni, che aveva perso la mamma al supermercato, per di più piangevo davanti a lui, cosa che , non volevo mai succedesse...
Ma quel messaggio, quel messaggio arrivato all'improvviso, da quella stessa persona che mi perseguitava e che aveva cercato di investirmi, mi aveva preoccupato.
Dopo un bel periodo senza sue notizie, ora si è rifatto vivo.

Sono troppo preoccupata, ho troppa paura, per di più Louis non la smette di farmi domande, non so se dirglielo o no...
Lui mi ha portato qua, esattamente non so neanche dove, per passare una "bella serata" e io rovino tutto...

"Emily porca puttana dimmi che cazzo succede... Adesso"

Sobbalzai al richiamo di Louis, non troppo dolce per i miei gusti.

Onlyou❤️|| Louis Tomlinson ||Where stories live. Discover now