Capitolo 16

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"Se tardi a trovarmi ,insisti, se non ci sono in un posto, cerca in un altro, perché io sono fermo da qualche parte ad aspettare te."
- Walt Whitman

Dakota Malfoy

Erano tutti di sotto, a tavola.

Mamma si voltò a guardarmi e mi fece cenno di sedermi di fianco a lei e così feci senza dire una parola.

Draco e Mattheo stavano parlando delle partite e allenamenti di quidditch che avrebbero dovuto affrontare nei giorni seguenti. Mattheo non mi aveva ancora rivolto un minuscolo sguardo.

Sospirai e non mangiai nulla.

«Scusate devo andare a prepararmi» dissi e lasciai la cucina.

Salii lentamente le scale e arrivai fino in camera mia. Chiusi la porta e mi appoggiai ad essa.

Sei una stupida.

Mi passai una mano sul viso, ci ero cascata ancora. Lui era rimasto uno stronzo e io la solita stupida che cascava ai suoi piedi.

Mi sedetti sul letto senza la benché minima voglia di mettermi la divisa per tornare a scuola. Avremmo anche dovuto spiegare perché ci eravamo allontanati, oppure se ne sarebbe occupato Piton.

Sentì bussare alla porta ma non mi alzai dal letto. Non ne avevo la forza.

«Dakota»

La sua voce.

Chiusi gli occhi.

Perché? Perché fai così Mattheo?

«Dai apri la porta» disse con un tono più dolce.

Il mio cuore prese a battere veloce e dovetti combattere contro me stessa per decidere se alzarmi e aprire la porta o se farlo rimanere lì fuori come un coglione.

Dovresti scegliere la seconda.

Si forse avrei dovuto, ma purtroppo -o per fortuna- aprì la porta e lo vidi.

Era bellissimo dio. Perché mi faceva questo effetto.

«Mi fai entrare?» mi chiese e io mi spostai un po' per lasciarlo entrare in camera e poi chiusi la porta a chiave.

Mi voltai a guardarlo e lo vidi che già mi stava guardando.

«Non dovevi metterti la divisa?» mi chiese.

«Perché sei qui?» gli chiesi seria.

«Per te, mi sembra ovvio» disse avvicinandosi a me.

Io indietreggiai e mi spostai lontano da lui.

«Mi spieghi che ti prende?» mi chiese.

«Non ci arrivi vero?» gli chiesi e lui mi guardò con un sopracciglio alzato.

«Dai Dakota spiegati» borbottò.

Mi sono svegliata da sola dopo che abbiamo dormito abbracciati e questa mattina non mi hai degnato di uno sguardo.

Non gli risposi però, sospirai. A lui non era importato nulla.

Moon |Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora