Capitolo 41

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"Ti amo non per chi sei, ma per chi sono quando sono con te."
- Roy Croft.

Dakota Malfoy

Io e Mattheo entrammo nell'ufficio del preside, e questo ci fece sedere davanti alla scrivania.

Silente era seduto di fronte a noi, mentre Piton ci stava un po' più distante ma era sempre nel nostro campo visivo.

«Come mai ci ha convocati preside?» chiesi.

«Perché volevo parlare con voi di alcune cose» disse tranquillo Silente.

«Che tipo di cose?» chiese un po' troppo burbero Mattheo.

«Si tratta di quello che accadrà a breve» disse.

Oh no non dirlo.

«Intende dire quello?» chiesi e lui annuì.

Il mio corpo si irrigidii e sentii la mano di Mattheo stringere la mia più forte, a quanto pare anche lui si era irrigidito.

Sospirai e osservai il preside che prese la parola.

«L'ho già detto a Potter e lui avrà provveduto a farlo sapere alla signorina Granger e Weasley» iniziò a dire. «Vorrei che poi voi lo riferiste al signorino Malfoy e nessun altro» concluse.

«Certo sarà fatto» si affrettò a dire Theo.

Il mio corpo era un fascio di nervi. Non facevo che pensare, pensare e ancora pensare.

«Tra una settimana o giù di lì, tuo padre e i mangiamorte attaccheranno la scuola» disse e trattenni il respiro.

«Come lo sa?» chiese Mattheo.

Era ormai alquanto ovvio che Piton era una spia all'interno della cerchia ristretta di Voldemort per volere di Silente. Mattheo ancora non si era abituato all'idea.

«Mio padre non ne ha parlato nemmeno a me» disse Mattheo.

«È naturale considerando che avete provato ad ucciderlo» intervenne Piton.

Cazzo che acuta osservazione.

«Preside mi perdoni, ma cosa intende fare?» gli chiesi.

«Voglio che siate tutti pronti, ovviamente non obbligherò nessuno a rimanere. Soprattutto i ragazzi più piccoli, loro torneranno a casa in questi giorni» disse e fui subito sollevata.

Il pensiero che dei bambini, che avevano tutta la vita davanti morissero per mano di Voldemort mi faceva venire i brividi.

«Sarete pronti a combattere?» ci chiese.

Mi voltai verso Mattheo e lui fece la stessa cosa. Ci guardammo per diversi secondi poi volgammo verso il preside e annuimmo.

«Si lo saremo. E saremo pronti a uccidere» disse Mattheo.

«Bene, tornate pure a quello che stavate facendo, non pensateci troppo, vi ho avvisati perché volevo che foste preparati non per mettervi pressione» concluse il preside.

Moon |Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora