Capitolo 2

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Appena ci sedettimo nei posti a tre abbassai la tendina del finestrino, nonostante accanto ad esso ci fosse il fratello di Lea.
Soffro di vertiggini da quando avevo sei anni e in quel momento avrei voluto evitare di rivivere una paura che non sono mai riuscita a superare.
Il ragazzo mi guardò stranito ed io non feci altro che abbassare lo sguardo.
"Comunque mi chiamo Kai" Disse come per dare inizio ad una presentazione.
"Oh, piacere Ariel" Dissi a sua volta quasi balbettando per poi abbassare nuovamente il mio sguardo a terra.

Tra poco saremo decollati, quindi significherebbe che per me stava per arrivare la parte peggiore.
"Ariel? Sembra il nome della sirenetta" Disse, ma appena disse l'ultima parola lo fermai come se fossi  scorbutica.
"Senti, me lo dicono tutti ok?" Dissi.
Non era mia intenzione rispondere
gli in questo modo, ma l'ansia si iniziò a farsi sentire. Sembrava che tra poco iniai a sentire pure le gocce del sudore calare sulla fronte.

Kai non parlò più. Sapevo che in quel momento si sarebbe sentito in imbarazzo, ma non era colpa sua.
Decisi così di girarmi e di sussurrare un scusa per la mia risposta. Un suo sorriso non tardò ad arrivare.

"Lea, Ariel, vi va di assistere a questa meravigliosa partenza?" Disse entusiasto facendo salire la tendina del finestrino. Appena disse quelle parole il mio cuore perse un battito e chiusi gli occhi, mentre Lea per poco non mi saltava adosso per poter guardare fuori.

Allacciammo le cinture ed è da quel momento che l'aereo iniziò a muoversi fino a non toccare più a terra. Dal momento che me né accorsi, aprì gli occhi e con uno scatto abbassai la tendina del finestrino che per poco non si ruppe. Mi rimisi al posto e richiusi gli occhi stringendo con le mie mani i braccioli accanto al sedile.
"Ho bisogno di andare in bagno" Disse Lea, per poi slacciare la cintura e incamminarsi verso il bagno. Io non avevo l'intenzione di aprire un occhio, non ancora.

"Non credo che tu debba avere ancora paura" La voce di Kai si fece avanti nella mia mente. Non sapevo cosa volesse intendere, così decisi di aprire gli occhi verso Kai e lo vidi davanti al finestrino come per coprire la vista,  evitando la mia paura. Da lì mi uscì un grosso sospiro e una goccia di sudore calò sulla mia mente, ma subito sparì sul dito di Kai appoggiato sul mio capo.

"Dovresti rilassarti" Disse rimettendosi nel suo posto, mentre io abbassai il viso coperto dalle mie mani.
"Quanti anni hai?" Mi chiese. Con quale coraggio?
"Lo sai vero che gli anni ad una donna non si chiedono?" Gli dissi. Da parte sua mi arrivò una smorfia.
"Lo sai vero che voi donne siete troppo antiquariate?" Non può averlo detto davvero. Era come per dire che fossimo vecchie o qualcosa di simile.
"E tu lo sai vero che sei troppo antipatico?" Dissi. Più che altro tutto questo sembrò una serie di domande per sfidarci. Pensai che dalla sua bocca uscì ancora un'altra domanda, ma invece mi sbagliai.

"Comunque ti ho chiesto solo quanti anni avevi" Affermò per poi avvicinarsi a me. "E in tutto questo non mi hai ancora risposto" Continuò.  Se non gliel'avrei detto, avremmo continuato come due bambini sfidandoci a vicenda, così decisi di dirgliela.

"Ho ventidue anni" Dissi affermando. Non avevo mai detto la mia età a nessuno, solo i miei genitori con Lea lo sapevano e ora anche Kai.

"Davvero? Né dimostri sei" Mi guardò dalla testa ai piedi e la mia espressione era come se fosse stupita.
Da lì gli andai in contro e gli diedi un colpo sul braccio che fu coperto subito dalla sua mano.

"Stupido ignorante" Borbottai incrociando le mie braccia al petto.
Finalmente Lea tornò dal suo grande viaggio dal bagno che sembrò non finire come al solito, ma ringrazio che possa essere tornata ora, che più tardi ancora. Con Kai non ero abbastanza al mio agio. Nonostante pensai che esso fu molto timido, beh direi di rimangiarmi ciò che avevo detto. È un ragazzo timido con gente poco conosciuta, ma non poi così tanto. Tra i miei pensieri però una domanda si mise al centro dell'attenzione. Perché stava venendo con noi in vacanza? Sapevo che domandarglilo mi sarei vergognata, così chiesi a Lea a sottovoce.

"Beh, avrei voluto che venisse pure lui con noi, anche per il fatto che ti parlavo sempre di mio fratello e avrei voluto che vi conosciate, così né ho approfittato" Mi spiegò. Pregai che abassasse leggermente il tono della voce per non farci sgammare da Kai, ma portroppo parlò come se stesse parlando al mondo.

"C'è qualche problema?" Domandò come se ci fosse, a causa della mia domanda.

"Nessuno." Dissi per poi guardare altrove incrociando lo sguardo di un ragazzo sconosciuto, per poi rigirarmi.

_______________

Appena mi stavo per addormentare sentì qualcuno sfiorarmi la gamba, come se qualche insetto ci fosse sopra. Mi affacciai leggermente e vidi la gamba di Kai appoggiata alla mia. Al solo pensiero, un brivido percorse tutto il mio corpo, ma non capivo il perché.
Decisi comunque di lasciar perdere e di addormentarmi almeno per un'oretta.

Spazio autrice:
Eccomi qua con il secondo capitolo di questa nuova storia, fatemi saperche come vi sembra!
ps. Come state?🥰

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