Capitolo 7

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Mi sedetti accanto a lei. Mi stringeva il braccio come se tra un momento all'altro me ne sarei andato. I suoi capelli erano ancora fradici a causa della pioggia.
La guardavo, non riuscivo a togliere lo sguardo da lei nonostante fossi consapevole che Lea mi stesse guardando dalla fessura della porta.

In quel momento decisi di non incontrare più Sophia. La mia paura per Ariel non passò del tutto, inoltre iniziò a grandinare più forte, così decisi di avvisarla.
Cercai di staccarmi dalla ragazza che mi stringeva il braccio senza svegliarla, per poi chiamare la mia ragazza. Uscì dalla stanza e incrociai lo sguardo con quello di mia sorella. Le sorrisi e presi il mio telefono cercando il contatto di Sophia, il quale non tardai a trovarlo. La chiamai, dopo tre squilli rispose, ma il suo tono sembrò preoccupato.

"Dove sei? Ti sto aspettando a casa da un'ora e mezza" Disse. La sentì spostare da un luogo all'altro.

"Scusami, è che ho avuto un imprevisto" Cercai di giustificarmi tralasciando la spiegazione di Ariel, non volevo che pensasse al peggio, ma lo fece comunque.

"Tu mi nascondi qualcosa! Mi avevi promesso sin dallo scorso mese che quando venivi in vacanza con tua sorella e con una sua amica, venivi a trovarmi mentre anche io ero in vacanza con una mia amica! Dimmi la verità Kai" Non aveva tutti i torti, le avevo promesso una giornata con lei qui in Spagna, dato che ci vedevamo quasi sempre, ma come potevo raccontarle di Ariel.

"L'amica di mia sorella ha dei problemi in questi giorni, sto provando ad aiutarla, ma non pensare al-" Non mi lasciò finire di dirle la verità che subito lei ribadì.

"Lei ti piace?" La domanda che non volevo sentire era appena arrivata da lei, dalla sua voce che sembrò diventare triste. Quella proposta mi fece soffermare. Appena vidi Ariel per la prima volta non sapevo come comportarmi, all'inizio pensai subito che fu una ragazza tosta, testarda, che sapeva badarsi da sola, mentre fu tutto il contrario. Lei aveva bisogno dell'appoggio delle persone più care, di affetto. Aveva bisogno di aiuto per cercare di farsi più forte. Capii in quel momento che le mie sensazioni verso di lei erano più forti di quanto possa provare verso Sophia. Io amavo la mia ragazza, ma a quella domanda che mi fece in chiamata i miei pensieri si ribaltarono.
Ricordai il momento in qui la mia mente mi chiese se fossi innamorato di Ariel, e non sapevo rispondere.

"Kai rispondi per favore" Mi accorsi che ero ancora in chiamata con Sophia, ma non sapevo ancora cosa risponderle, non volevo ferirla.

"Va bene se parliamo di persona?" Domandai. Non volevo spiegare tutto attraverso ad una chiamata, e se mi avrebbe dovuto lasciare per ciò a cui avrei voluto rispondere, l'avrebbe dovuto fare di persona.

Lei annuì, e appena ci salutammo la sentì sforzare un sorriso. Staccai la chiamata, e mi girai verso l'entrata. In quell'istante mi accorsi del pianoforte accanto all'entrata. L'avevo già visto, ma non diedi peso a ciò. Mi avvicinai, mi sedetti e le mie dita sfiorarono i tasti cercando di creare una melodia trovando man mano una canzone da suonare.
Mi rilassò molto suonare. Il piano è la mia seconda passione dopo il calcio.

Passarono minuti, ed io ancora non mi stancai di suonare lo strumento. Qualcuno apparve dietro di me.

"Sei molto bravo a suonare" Ariel si era svegliata, probabilmente sentendomi a suonare il pianoforte.
La guardai continuando a suonare. Sul suo volto apparve finalmente un sorriso.

"Vuoi provare?" Domandai staccando le dita dai tasti e facendole spazio cercando di convincerla.

"Non so suonare il piano..." Affermò. Volevo impararla a suonare.

"Ti aiuto io" Dissi. Le presi i fianchi facendola sedere sulle mie gambe. Presi le sue mani appoggiando sopra le mie e la guidai nelle note che dal piano fuoriuscirono.

La vidi concentrarsi e dopo un po' le feci imparare a suonare una melodia di Arcade di Duncan Laurence.
Pian piano spostai le mie mani dalle sue per provare a farla suonare da sola. Appoggiai le mie mani sui suoi fianchi e alzai il viso sul suo.
Sbagliò una nota e si girò verso di me ridendo.

"Scusa" Disse. Le presi di nuovo le mani e ancora una volta la aiutai.

"Non fa nulla, ci riuscirai" Rassicurai io, mentre guardai il piano.

Spazio autrice:

Ecco il capitolo 7🥰 Come state? Fatemi sapere come vi sembra questo capitolo!

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