Capitolo 4

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Siamo in viaggio da cinque minuti. Sto spiegando alle ragazze la mia amicizia che ho con i compagni della mia stessa squadra, anche se mia sorella sembrò davvero stressata a furia di ascoltare sempre le stesse cose, ma da una parte era anche interessata. Ariel invece era appoggiata guardando fuori dal finestrino spensierata. Ogni tanto annuiva, tanto per far capire che ascoltava. Probabilmente era ancora turbata per la scena successa poco fa.

"Ei, tutto ok?" Chiesi gentilmente, mentre mi misi davanti al suo viso per guardarmi. Lei girò subito lo sguardo e un suo sorriso apparve sul suo volto, facendo annuire un si scuotendo il capo anche se non sembrò poi così tanto sicura, ma feci finta di crederci, non volevo insistere, avrei potuto infastidirla.

Mi rimisi al mio posto e Lea mi guardò come per chiedere cosa stesse succedendo. Lea non sapeva ancora cosa succedette all'aereoporto, poiché era occupata, ma credevo che prima o poi Ariel glielo avrebbe detto.

Feci di spallucce per far finta di non sapere nulla e lei mi sussurrò che avrebbe chiesto tutto ad Ariel una volta arrivati in albergo. Lei ci teneva molto alla sua amica accanto a me, ormai vivevano assieme da quasi un anno e, nonostante andai a casa per trovare mia sorella, Ariel non l'avevo mai vista se non oggi per la prima volta.

*Pov Ariel*

Eravamo ancora in viaggio sull'autostrada. Guardai fuori le piccole goccie di pioggia scendere sul finestrino, mentre ero appoggiata sul mio braccio destro e pensai che tra un momento all'altro mi sarei addormentata di nuovo.
Kai non fece altro che parlare dei suoi allenamenti a Lea. Qualche volta citava alcuni dei suoi compagni mostrando il suo affetto verso di loro.

Io non sembrai poi così molto interessata all'argomento. Piuttosto pensai a ritornare a casa con Lea dalle vacanze. Il viaggio in aereo credo sia stato il peggiore di questo percorso o forse più o meno.

Inoltre il mio pensiero tornava sempre ad un momento.
Kai mi teneva nascosta da quel signore.
Appena gli presi la mano, capí subito che qualcosa andasse storto.
Avergli dato la mano poteva sembrare un'azione da bambina, ma avevo bisogno che qualcuno mi aiutasse, così Kai lo fece.

A pensarci bene, era davvero un bel ragazzo, ma soprattutto era così gentile. Avrei voluto poterlo conoscere di più, ma pian piano.

"Tutto bene Ari?" Domandò Lea come se me lo stesse chiedendo da ormai ore. Si, forse ero un po' persa in quel momento. I miei occhi erano pesanti, persino mi veniva da piangere a furia di ripensare alla scena vissuta in aereoporto. Avevo paura, tanta.
Tenevo le mie lacrime strette agli occhi per non farle scendere e per non far notare a Kai la mia paura, anche se penso l'abbia notato ugualmente.
Come stavo ora? Peggio di prima. Volevo tornare in Germania o in Inghilterra, mi bastava che sia stata a casa. 

"Bene" Dissi secca continuando a guardare le montagne che sorpassammo.
Con la coda del mio occhio vidi Kai con Lea guardarsi perplessi.

_____

Minuti e minuti passarono e ancora siamo seduti qui, viaggiando, anche se mancava poco. Io non avevo staccato ancora il mio sguardo dal finestrino. Non degnavo lo sguardo a nessuno.

Sobbalzai al peso che si fece sulla mia  spalla. Girai, per la prima volta in quel momento, il mio sguardo verso i ragazzi. I due fratelli si erano addormentati.
Kai, probabilmente a
furia di girare nelle curve in strada, si era appoggiato alla mia spalla, mentre Lea al sedile.
Sbuffai, ma non mi mossi per non svegliare il tedesco, anche se per un momento si strinse a me cercando di mettersi comodo.

Una mi lacrima cadde. Non riuscivo a non pensare alle cose successe fino ad ora e non riesco a pensare cosa potrà ancora succedere. Non basta fare altro che sperare che questa vacanza vada nel meglio.

*Pov Kai*

Perso nel mio sogno, sentì qualcuno sospirare. La mia testa era appoggiata su qualcuno, o su Lea o su Ariel.
Ero sveglio, ma non avevo gli occhi aperti, ero troppo stanco per aprirli, finché non sentì qualcuno appoggiarsi a me.
Appena aprí gli occhi, notai che ero appoggiato sulla spalla di Ariel. Volevo poter togliermi, ma la sua testa era appoggiata sulla mia mentre lei, probabilmente, si era appena addormentata. Spostai leggermente il mio capo e subito appoggiai quello di Ariel al sedile.

Era una ragazza molto dolce, credevo fosse stata per me un'amica fantastica prima o poi.

Spazio autrice:

Ed ecco anche il capitolo 4, come vi sembra? Fatemi sapere anche come state e come stanno andando le vostre vacanze🥰

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