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Il giorno successivo il rumore della sveglia per poco non mi spaccò i timpani. A quanto pare anche i sensi si amplificavano con l'inizio della trasformazione. Nonostante la sveglia mi avesse rovinato il risveglio mattutino, però, niente poteva rovinarmi il buon umore.

Feci colazione con rapidità ed uscii di casa. Quando io e mia sorella uscimmo notai una jeep e una moto di fronte a casa. Strabuzzai gli occhi per la sorpresa e poi stavo quasi per andarmene ignorando la loro presenza se non si fosse abbassato poco dopo il finestrino dell'auto.

<<Ciao!>> mi salutò Natalia per poi scendere dal veicolo venendomi ad abbracciare. Ci rimasi leggermente di sasso. Non ero affatto abituata a quel genere di dimostrazioni affettuose in pubblico... anzi, nemmeno a casa mia. Forse solo con mia sorella. <<Abbiamo pensato di darvi un passaggio fino a scuola.>> disse lei.

<<Grazie...>> risposi sorpresa. Poi mi resi conto del silenzio imbarazzante che si era creato e così feci le presentazioni. Cosa a cui non ero molto abituata. <<Natalia, lei è mia sorella Zoe. Zoe, lei è Natalia e anche lei frequenta il quinto anno ed è la sorella di Alex.>>

<<Ciao...>> disse mia sorella timidamente.

<<È un piacere conoscere la sorellina di Eva. Sono sicura che, se sei almeno un po' simile a tua sorella, andremo molto d'accordo.>> disse Natalia.

Mentre mia sorella veniva scortata nella jeep. Stavo per seguirle quando Alex allungò il braccio per bloccarmi e tendermi il casco della moto.

<<Tu vieni con me...>> disse e il suo sorriso mi fece perdere un battito.

Afferrai il casco nero sorridendo leggermente ma celando la mia espressione allo sguardo del ragazzo e poi me lo infilai. Dopo poco tempo sfrecciando tra le strade arrivammo nel parcheggio della scuola. Quando scesi dalla moto e riconsegnai il casco al legittimo proprietario mi guardai intorno. Tutti mi fissavano e bisbigliavano. Strano. Notai poco più in là Lola. Sembrava leggermente arrabbiata.

Venni riscossa dai miei pensieri da Alex che mi disse<<Entriamo?>>

<<Sì, arrivo>> dissi seguendolo.

Notai anche con piacere che Dante si comportava stranamente mentre parlava con mia sorella. Era sicuramente diverso da come si era comportato con me il giorno precedente. Sembrava quasi imbarazzato e forse persino gentile con lei... e sorrideva pure. Lui aveva solo un anno in meno di me e uno in più di Zoe. Poi guardai Natalia che fece con le mani il segno del cuore dopo averli indicati. Stranamente anche a me sembravano una bella coppia. Nonostante ciò, non potevo fare a meno di preoccuparmi per lei.

Le lezioni volarono e la scuola finì in fretta. Uscita da scuola salutai Alex con la mano. Avevamo chiacchierato e scherzato per tutta l'ultima ora, cioè l'ora di ginnastica. La professoressa si era inventata l'idea di farci vedere un film sulla pallavolo. Una cosa che poteva essere interessante per alcuni forse, ma solo per quelli interessati allo sport; purtroppo però non era affatto interessante per me e per Alex. Così come per la maggior parte della classe. Una volte che lui se ne fu andato aspettai Natalia e Nicole che arrivarono dopo poco.

Mentre ci dirigevamo verso il punto in cui avremmo trovato Lucia raccontai loro che avrei chiesto a lei di coprirmi con i miei nel caso in cui avessero deciso di improvvisare una telefonata per controllarmi. Cosa che succedeva molto raramente dato che si fidavano di me. Non ero il tipo da fare "bravate" del tipo uscire di nascosto e mentire al riguardo. Ma ero decisamente troppo cresciuta per fare sempre la brava. Volevo iniziare a divertirmi una volta ogni tanto. E con i genitori che mi ritrovavo andare in discoteca era sempre stato fuori discussione. Non che avessi mai avuto degli amici con cui andarci...

La ragazza della profezia: Amore o destinoWhere stories live. Discover now