13

56 5 0
                                    

Alla porta che si era improvvisamente spalancata si trovavano Lola e Leonardo che, a giudicare dalle condizioni dell'abito di lui e dal rossetto sbavato di lei, erano venuti fin lì alla ricerca di un po' di intimità nascosta dagli occhi indiscreti della gente. I due all'inizio sembravano confusi di ciò che i loro occhi videro, ma poi notai la sorpresa sui loro volti per aver visto ciò che loro credevano fosse un esempio di relazione proibita tra insegnante e studentessa. Non mi ero resa conto subito della posizione alquanto... compromettente in cui io e il vampiro di fronte a me eravamo. Quando, però, me ne accorsi insieme a Filippo ci allontanammo l'uno dall'altro di scatto come se fossimo stati davvero scoperti. La lontananza però che Filippo aveva messo tra di noi fu un dono divino, perché mi lasciò aperta una possibilità di fuga. Senza pensarci due volte corsi fuori dall'aula sotto lo sguardo compiaciuto di Lola. Ora aveva trovato un'arma pronta e carica da usare contro la sottoscritta, ma al momento non mi interessava. L'unica cosa nella mia testa al momento era tornare dai miei amici e da Alex. Finalmente libera mi diressi correndo velocemente verso la palestra dove trovai subito i miei amici tutti riuniti insieme. Li raggiunsi e dissi:<<Scusate il ritardo...>>

La presenza di tutta quella gente intorno a noi avrebbe impedito a quel vampiro di fare qualunque strana mossa avesse in programma e così potei fare un sospiro di sollievo.

Natalia mi guardò sollevata del mio arrivo ed Alex mi chiese dove fossi finita fino a quel momento, così decisi di raccontare loro tutto.

Tutti rimasero in silenzio dopo la rivelazione sull'identità del mio presunto professore, ma decisi di evitare di parlare del fatto che forse...lui ci aveva anche provato con me. Anche se non ne ero del tutto convinta. Era solo una cosa stupida e inutile da rivelare. Irrilevante.

<<Perché sei andata ad affrontarlo da sola?! Perché non me lo hai detto?!>> disse Alex alterato come mai prima d'ora. Era veramente arrabbiato e per un istante mi fece anche paura.

<<So che forse non avrei dovuto...>> dissi... ed era vero. Avevo pensato al fatto di voler proteggere i miei amici facendo così affidamento solamente sulla mia forza di lupo e sui miei poteri. Nonostante ciò, forse avrei dovuto davvero parlarne con lui, soprattutto dopo aver visto negli occhi di Alex la preoccupazione di perdermi, la rabbia e poi la delusione. Probabilmente ora credeva che non mi fidassi abbastanza di lui e questo mi fece sentire tremendamente in colpa.

Vidi i miei amici fissare intensamente un punto dietro di me e quindi mi voltai per poi vedere in fondo al salone Filippo. Mi fece un sorriso seguito da un piccolo accenno di inchino e successivamente aprì la porta per andarsene. Il primo a scattare fu Alex, seguito poi dagli altri. Iniziai anche io a correre fino a che non li raggiunsi e notai che si erano fermati ad osservare il vampiro avvicinarsi ad una limousine nera. Un'auto che normalmente un professore non potrebbe permettersi. A meno che non fosse un miliardario in incognito. Infatti, dai modi che mi aveva mostrato poco prima, sembrava proprio un arrogante riccone viziato che pensava che tutto potesse essere comprato. Ma non io.

La portiera del veicolo era tenuta aperta da un omone grosso e massiccio che indossava degli occhiali da sole neri e un completo nero. Se non fosse la vita reale giurerei di essere finita in una scena di un film sulla mafia.

Superai i miei compagni e mi avvicinai ad Alex che era il più vicino alla strada dove sostava l'auto. Gli strinsi la mano e fissai Filippo che si era fermato dal salire sulla limousine per guardarmi. Posò lo sguardo sulle nostre mani unite e poi, guardandomi dritta negli occhi e mantenendo gli occhi ancorati ai miei, disse:<<Voglio darvi un consiglio...vi suggerisco di fare attenzione.>>

<<E questo che vorrebbe dire?!>> disse Alex furioso. Dopotutto era tutta colpa sua se in quel periodo avevo rischiato di farmi davvero male e di essere rapita.

La ragazza della profezia: Amore o destinoWhere stories live. Discover now