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Il giorno seguente andammo a scuola e come a solito ci diedero alcuni compiti da fare per il giorno seguente e pagine da studiare. Dopo aver finito con grande impegno tutti i compiti, io proposi di fare una corsa nel bosco; però, alla fine potemmo andare solo io, Alex, Dimitri, Natalia e Lorenzo. Nicole lavorava e Dante aveva un test il giorno seguente e quindi sarebbe dovuto rimanere a casa a studiare.

Ci spogliammo per rimanere in intimo e poi corremmo nel bosco trasformati sotto forma di lupi. Corremmo sull'erba verde morbida e ululammo alla luna che iniziava a diventare visibile in cielo.

Ad un certo punto sentii uno strano odore. Come di cane bagnato. Diverso dall'odore del branco a cui ormai ero abituata e che ero in grado di riconoscere.

<<Ragazzi, non sentite anche voi quest'odore?>> chiesi attraverso il collegamento.

<<Affettivamente sento uno strano odore...>> disse Lorenzo.

<<Altri lupi.>> constatò Alex con tono preoccupato dopo aver annusato l'aria della foresta.

<<E cosa vogliono?>> chiesi. Non sapevo se temere la loro presenza o meno. Solitamente i branchi non erano in guerra tra loro. Però... l'atmosfera era troppo tesa e cupa per riuscire a rassicurarmi.

<<Non ne ho idea.>> rispose lui guardandosi intorno in cerca di quei lupi. Il cielo era azzurro, ma le poche nuvole presenti in cielo coprivano il sole rendendo così più difficile individuare le figure in lontananza, anche se non impossibile.

Sentimmo che si stavano avvicinando e così alzammo la guardia per essere pronti nel caso in cui avessero deciso di attaccarci. Infatti, poco dopo ci attaccarono. Erano in 6. Sentivo il mio cuore battere forte per l'agitazione e un lungo silenzio impregnava l'aria della foresta come un fetore fastidioso. Solo un leggero rumore di foglie mosse dal vento si udiva. Ma dopo un po' riuscimmo a percepire lo spostamento veloce dei lupi poco lontano.

<<Tu e Natalia scappate. Ce ne occupiamo noi.>> disse Alex improvvisamente rompendo il silenzio.

<<Ma...>> cercai di dire, ma lui mi interruppe dicendo:<<È un ordine del tuo alfa!>>

Il tono in cui lo disse era così duro e autoritario da farmi leggermente paura. Anche se contraria a lasciarli lì da soli di fronte al pericolo, corsi via seguendo Natalia.
Iniziammo a sfrecciare tra gli alberi dirigendoci verso casa, ma mi accorsi che due lupi ci stavano inseguendo. Sentivo il suono delle zampe dei loro corpi che colpivano la terra fredda sotto di noi e stavano iniziando a farsi sempre più vicine.

<<Cambiamo direzione!>> dissi a Natalia che, capendo il pericolo, cambiò subito direzione. Non potevamo permettere che trovassero la nostra casa.

<<Eva, dividiamoci!>>propose lei.

<<D'accordo.>> risposi pensando che si sarebbero divisi. Sfortunatamente però mi sbagliavo. Seguirono solo me. Ma che cavolo volevano!

Cercai di seminarli, ma non ci riuscii e così decisi di affrontarli.

Mi fermai e mi voltai perché sapevo che non serviva a nulla continuare a fuggire. Prima o poi mi avrebbero raggiunta in ogni caso. <<Che volete da noi?>> ringhiai contro di loro.

<<Te.>> disse uno dei due.

Oh, cristo! Ma tutte a me devono capitare?! Iniziai a lottare, ma era difficile difendermi dagli attacchi di entrambi. Infatti, mi ferirono in molti punti. Ero stremata e non sapevo se avrei resistito ancora a lungo. All'ultimo colpo ululai così forte dal dolore che sperai che gli altri mi trovassero in fretta. Anche se non sapevo se fossero ancora vivi... lo speravo con tutto il cuore.
Mi accasciai al suolo dopo che sentii le gambe cedermi. Ero in trappola e indifesa, ma non avrei mai permesso loro di rapirmi o di uccidermi. Avrei lottato con le unghie e con i denti fino alla fine. Uno di loro si avvicinò e voleva colpirmi per farmi svenire, probabilmente perché continuavo ad opporre resistenza.
Mi sentivo così impotente che ruggii fortissimo per la frustrazione e per cercare di spaventarli, manifestando così tutta la mia furia e frustrazione. I due lupi all'improvviso furono scagliati da un colpo molto forte di vento addosso a due alberi poco distanti. Uno dei due perse conoscenza, ma l'altro si rialzò e corse verso di me. Ruggii ancora una volta istintivamente colpendo con la zampa il suolo e, dopo una scossa che sembrò un terremoto, nel terreno sotto il lupo si aprì una spaccatura. Nonostante avesse cercato di aggrapparsi dove poteva, però, alla fine il lupo ci finì dentro emanando un guaito di paura. Sentivo il cuore scoppiarmi nel petto per l'adrenalina e quando entrambi furono spariti dalla mia vista mi accasciai a terra. Avevo vinto. In qualche modo ci ero riuscita davvero. Ormai sfinita e priva di qualunque energia persi conoscenza finendo nell'oscurità della mia mente.

La ragazza della profezia: Amore o destinoWhere stories live. Discover now