Capitolo 4

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Christian
Sono esattamente le 4 del mattino e non riesco a dormire quando ad un certo punto sento un rumore che mi costringe ad alzarmi dal letto
«mamma?»
«mh che c'è?» chiede con la voce assonnata
«ho sentito un rumore, Ale sta dormendo?»
«credo di sì»
«vado giù»
«vuoi che venga anche io?»
«no stai tranquilla dormi pure ma'»
Prendo la mazza da baseball per sicurezza e scendo giù
«ciao Christian»
Ed ecco l'ultima persona che avrei voluto vedere cioè "mio padre" Ivan
«cosa ci fai qui e come hai fatto ad entrare» dico freddo
«sono tuo padre Chri, sono venuto a trovarvi non ti fa piacere vedermi?»
«sono le 4 del mattino sparisci e poi non lo vedi? Sei ubriaco, non ti fai schifo»
Mi tira uno schiaffo e cerco di non piangere per il dolore
«se non te ne vai chiamo la polizia ti avviso»
«che succede?»
«mamma torna su non ti avvicinare»
«che ci fai tu qui?»
«amore sono tornato da te, ti amo ancora»
Disgustoso
«stai lontano da me» inizia a piangere e io la abbraccio tenendola lontana da quell'essere orribile
«tu mi appartieni, hai capito?»
«stai lontano da me e dai miei figli»
«sei solo una troia»
«non ti permettere» dico minacciandolo
Mi avvinghio su di lui e io inizio a picchiarlo
«Chri fermati! Ti prego!»
«sei un pezzo di merda!»
Mi fermo per un secondo e lo guardo schifato
«che succede?»
«Ale stai ferma lì»
«papà..»
«amore di papà come stai?»
«perché sei qui» dice fredda
Anche lei lo guarda schifata
«ok me ne vado ma tornerò, avete capito? Siete la mia famiglia e non permetterò che mi teniate lontano»
...
Sono passate esattamente 2 ore dall'accaduto e io purtroppo non riesco a dormire. Ho troppi pensieri per la testa e ho seriamente paura che possa tornare, non voglio che faccia del male a mamma e Ale, ci tengo troppo a loro.
Cerco sempre di fare il duro con tutti e di non far vedere i miei sentimenti ma sono tanto fragile in realtà è forse dovrei seriamente smetterla di comportarmi male con Matti, non se lo merita e non deve pagare lui solo perché ho un padre di merda.
Da domani proverò a comportarmi meglio.
Ma ora vorrei raccontarvi davvero la mia storia. Partirò dall'inizio, sono nato il 28 novembre e fin da subito ho visto i miei litigare sempre, crescendo ho capito che lui non le voleva bene davvero. La picchiava quasi ogni giorno con il suo solito sorrisino sadico sulle labbra. Ci soffrivo tanto, vederla piangere ogni volta mi spezzava il cuore. Lui è la persona più spregevole che conosca, non voglio più vederlo è un bastardo. Non voglio più neanche considerarlo mio padre perché non se lo merita.

Dopo questi pensieri riesco finalmente ad addormentarmi

«Chri svegliati»
«buongiorno Ale, come stai?»
«non tanto bene.. stanotte dopo l'accaduto non ho più dormito.. ero terrorizzata dal pensiero che potesse tornare..»
«dai vieni qui»
Le do un abbraccio e lei si fa piccola piccola facendosi coccolare
«non vi farà più del male te lo giuro piccola, deve passare sul mio cadavere! Non si deve più avvicinare perché potrei perdere la ragione è non riuscirei a fermarmi in tempo come ieri.»
«Chri non fargli del male..»
«lui però non ci ha pensato due volte prima di distruggere questa famiglia»
«lo so Chri però non ne vale la pena non ti abbassare ai suoi livelli..»
«va bene»
«promettimelo..»
«te lo prometto piccola»

Le do un bacio sulla guancia prima di andare a sistemarmi per andare a scuola
«buongiorno bellissima»
«giorno amore»
«comunque come ho detto ad Ale se dovesse tornare ci sono io, non vi farà mai del male perché potrei ammazzarlo prima, non deve toccarvi»
«amore se dovesse tornare chiamiamo la polizia non fare cose di cui potresti pentirti..»
«ok ma', come vuoi ma seriamente non deve avvicinarsi a voi due, siete le persone più importanti della mia vita..»
«andrà tutto bene..»
«lo spero.. ora vado a scuola ciao amori miei»
«a dopo amore»
«a dopo Chri»
Arrivato a scuola vado dai miei migliori amici
«ciao raga»
«hey Chri che hai?» mi chiede Ale
«ciao Chri sei strano oggi»
Bene l'hanno notato entrambi
«stanotte alle 4 quello stronzo è venuto a farci visita.. era ubriaco marcio»
«ma tuo padre?»
«si.»
«mi dispiace Chri.. ora come stai?» mi chiede dolcemente Gigi
«meglio.. ma se tornerà chiameremo la polizia non può continuare così..»
«si hai ragione.. comunque per qualsiasi cosa ci sono..»
«ci saremo sempre per te, non dubitarne mai!»
«grazie ragazzi, vi voglio bene»
«te ne vogliamo anche noi»

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