CHAPTER TEN

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"I'm so in love with you, and I hope you know. Darling, your love is more than worth its weight in gold. We've come so far, my dear, look how we've grown."
~Say You Won't Let Go//James Arthur~

"~Say You Won't Let Go//James Arthur~

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16 novembre 2003

L'ABBINAMENTO VERDE-ARGENTO, L'AVEVA SEMPRE FATTA SENTIRE A CASA. Le tende color smeraldo delle camerate di Serpeverde, erano riuscite fin da subito a conquistarla, facendola sentire al sicuro in un mondo tutto nuovo.

Adesso che erano passati molti anni dal suo primo arrivo nel mondo magico, Lux non si sentiva in modo diverso. La luce fredda della sala comune, l'acqua del lago nero che riempiva le finestre e il profumo di menta che si infilava in ogni angolo...la casa di Serpeverde l'aveva accolta molto tempo prima e in cambio Lux l'aveva amata e adesso che era tornata, si sentiva connessa a quel luogo più che mai.

Era da circa una settimana che lei e praticamente tutto il ministero si trovavano ad Hogwarts. Il messaggio di Desdemona aveva allarmato tutti quanti e proprio per questo, la scuola era stata evacuata quasi immediatamente. Solo ai ragazzi dal quinto anno in su era stato permesso di restare. Ovviamente gli era stata data la possibilità di tornare a casa, perché nessuno poteva obbligarli a combattere, ma la maggior parte di loro era rimasta, non mostrando alcuna paura, ma solo tanta voglia di proteggere la loro scuola e il loro mondo. Lux era rimasta stupita dal loro coraggio, ma nel profondo, si era solo sentita male nel vedere tutti quei giovani, pronti a rischiare la loro vita. Lux era stata al loro posto e conosceva bene l'adrenalina precedente alla battaglia, quella che ti fa pensare che niente possa andare storto, ma poi vedi un amico morire, o un familiare e la realtà ti piomba addosso come una marea.

La verità, era che Lux non voleva che tutti quei ragazzi passassero quello che lei, Harry e molti altri avevano passato. Non voleva caricarli con lo stesso trauma e con le stesse paure incancellabili. Doveva esserci un modo per evitare tutto quello e infatti c'era e quindi Lux aveva fatto un tentativo. Aveva fatto una cosa di cui nessuno era a conoscenza, nemmeno Harry, che se lo avesse saputo, probabilmente sarebbe impazzito, ma la donna era sicura che una volta finito tutto, l'avrebbe ringraziata. Sempre che fosse sopravvissuta ovviamente.

Seduta sul letto della sua camera di Serpeverde, dove lei e Harry avevano deciso di alloggiare in quei giorni, Lux teneva gli occhi fissi sulla finestra spalancata, come in attesa di qualcosa. Sotto i suoi occhi, due profonde occhiaie la facevano sembrare più vecchia, più stanca, ma dopotutto era da una settimana che nessuno riusciva a chiudere occhio. Come si poteva dormire, con la consapevolezza che una minaccia come Desdemona, era appena dietro l'angolo?

Lux di certo non aveva mai riposato. Durante quei giorni così tesi, nemmeno le braccia forti di Harry strette intorno a lei, erano state abbastanza per calmarla.

Sin da quando Callidus le aveva portato quel messaggio, Lux aveva cominciato a sentirsi fortemente in colpa. Forse perché la sua amica vipera era rimasta ferita, o forse perché era stato il suo sangue ad aiutare Desdemona a creare quel caos, ma in qualsiasi caso, Lux non era riuscita ad eliminare quel brutto sentimento dal suo petto. Durante i primi tre giorni, aveva cercato di concentrarsi il più possibile sull'organizzazione della difesa e della battaglia, collaborando con il ministro in persona e lasciando così che tutto il mondo magico scoprisse del suo ritorno. Per fortuna le reazioni erano state tutte positive. Poi però, Lux aveva cominciato ad osservare i ragazzi più giovani allenarsi e il senso di colpa era improvvisamente diventato ingestibile ed era stato proprio questo, che l'aveva spinta a scrivere la lettera, che forse avrebbe cambiato ogni cosa:

𝐓𝐡𝐞 𝐍𝐢𝐠𝐡𝐭 𝐖𝐞 𝐌𝐞𝐭||𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫||Where stories live. Discover now