07 riabilitazione

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"No,no,no non ce la faccio fammi mettere giù immediatamente,fa un male cane" ripeteva Minho,aggrappato con le braccia tremolanti alle brande del lettino,gli occhi strizzati dal dolore e la fronte imperlata di sudore ad incorniciargli il viso. Il suo corpo tremava come una foglia,erano passati all'incirca una cinquantina di minuti dall'inizio della fisioterapia e il medico continuava a spronarlo per riuscire a fargli concludere quella sessione estenuante di esercizi. "Minho,sii forte,ti mancano un paio di passi per arrivare alla poltrona e poi ci fermiamo." "No,no basta,non ci riesco" Iniziò a singhiozzare il viola.
Da quando il medico lo aveva fatto sedere sul bordo del lettino aveva iniziato a sentire delle fitte di dolore lungo tutta la spina dorsale.

Sentiva le ginocchia molli come budini e le gambe ,maledettamente doloranti e gonfie, non ne volevano sapere di dare retta ai movimenti del loro proprietario,pesanti come macigni stressavano non poco la malmessa schiena dell'infortunato.
Un rivolo di sudore gli scorse dalla fronte adornata dai ciuffi viola appicicaticci,fino al mento appuntito,lasciandosi poi cadere sul freddo pavimento della stanza.

Il medico cercava di sostenete gli avambracci del paziente con i propri,per aiutare quest'ultimo a scaricare il proprio peso senza procurarsi altri dolori.
Gli sforzi del biondo però sembravano non sollevare più di tanto il viola,il quale stava pian piano perdendo le forze e la voglia di sottoporsi alla lista di esercizi datagli. La fisioterapia si interruppe quando le gambe del giovane uomo cedettero definitivamente,portandolo a cadere di peso nelle braccia dello specializzando,il quale,lo prese immediatamente e lo fece stendere sul lettino,per farlo calmare e fargli recuperare le forze.
Dopo qualche minuto,dove minho era rimasto solo a recuperare fiato nella stanza,illuminata dai fiochi raggi di sole mattutini di quella giornata nuvolosa; Felix fece capolino dalla porta con una caraffa d'acqua e un bicchiere di plastica. "Minho,mi dispiace che tu stia soffrendo tanto. Ricordati solo che fa parte del processo di guarigione e lo stiamo facendo per il tuo be-". Il biondo si interruppe non appena si accorse che il viola si era effettivamente addormentato non appena aveva lasciato la stanza, con le lenzuola ancora infondo al letto e alcune lacrime secche impresse sulla sua candida pelle dalla carnagione color latte. Sorrise un po' tristemente,tirò su le coperte al ragazzo e appoggiò l'acqua portata sulla scrivania ,spostando e raggruppando a lato gli appunti sparsi del suo collega,prima di lasciare la stanza e proseguire con i suoi incarichi.

Dall'altra parte dell'ospedale,precisamente nell'ala est dell'edificio,nella sala numero quattro,Jisung svolgeva entusiasta ed eccitato il suo tanto agoniato intervento. Alla fine,discutendo con il dottor Bang avevano optato per un approccio più invasivo ma allo stesso tempo più funzionale,che avrebbe permesso ai chirurghi di avere una maggiore visibilità della procedura.
L'operazione stava procedendo a gonfie vele,dopo cinque orette i medici conclusero,con successo,le parti fondamentali e più complesse dell'intervento.
"Devo farle i miei complimenti dottor Han,ha una mano molto ferma e un'attenzione ai dettagli da non sottovalutare,in più è anche molto scaltro,è stato un piacere lavorare con lei. Se è d'accordo la lascierei chiudere da solo". Disse soddisfatto del suo allievo il dottor Bang. "Certamente,grazie mille signore. Sim vicryl 3/0 per favore." Lo specializzando prese il filo richiesto all'infermiere e procedette a chiudere il paziente,fiero del suo operato. Uscì successivamente dalla sala e aggiornò l'aposita cartella per poi recarsi frettolosamente dal suo migliore amico,pronto a raccontargli per filo e per segno cosa fosse accaduto in quella sala operatoria.

"Davvero ti ha fatto i complimenti davanti a tutti? Cavolo devi essere stato davvero un fenomeno la dentro!"
Il castano sorrise "Modestamente".
Felix gli tirò un pugnetto sulla spalla.
"Ei! Che ci posso fare,sono stato incredibile e lo sappiamo entrambi,rimarrà a malapena la cicatrice grazie alle mie manine" disse  agitando le mani affusolate davanti al viso del suo amico,il quale ridacchiò divertito dall'occasionale infantilità del suo superiore che ogni tanto sbucava fuori. "Devo assolutamente raccontare tutto a Minho! A proposito com'è andata oggi la fisio?".
Il sorriso dello specializzando si spense "Non siamo riusciti ad arrivare alla sedia ma,aggrappato a me,è riuscito a rimanere in piedi per un po'. È veramente dura rimanere a guardare mentre cerca di non piangere e di non farsi tremare le gambe al minimo movimento. In più senza poter far nulla per aiutarlo se non rassicurarlo e spronarlo a non mollare mi disturba. Uscito dalla stanza per portagli dell'acqua stavo per scoppiare a piangere dalla frustrazione. Mi sentivo incredibilmente inutile." Felix sospirò "Alla prossima seduta puoi rimanere anche tu? Non sono ancora pronto a gestirlo da solo. Mi dispiace se ti sto deludendo" abbassò il capo dorato.
"Felix non dirlo nemmeno per scherzo,non sono deluso, anzi sono felice che tu abbia riconosciuto i tuoi limiti e mi abbia chiesto aiuto. Il caso di Minho è uno dei più malmessi che abbia mai visto. È un processo lungo e doloroso. Quel ragazzo ha bisogno di tutto il supporto disponibile per rimettersi e può essere difficile rimanere lì a guardarlo soffrire. Ora vado a vedere come si sente. Grazie per avermi aggiornato,modificherò leggermente il programma e domani ci sarò anche io." Il castano sorrise.
"Va bene,grazie Jis. Ora scusami ma vado a continuare il giro pomeridiano."detto questo la matricola si alzò e salutò il suo superiore,il quale accennò un saluto con il capo".

Il brunetto si diresse a passo svelto verso la stanza che ormai lo faceva ospite da qualche giorno. Aprì la porta e notò il maggiore ancora addormentato. "Cavolo" pensò "è da stamattina alle undici che dorme,d'evessere stato davvero estenuante iniziare la terapia" Decise così di aspettare il risveglio del viola e nel frattempo prese una garza,la inumidì con dell'acqua fresca e risciacquò delicatamente il viso dell'addormentato,eliminando così ogni traccia di sudore e di lacrime salate. Spostò i suoi fili violacei ai lati del suo viso e si sedette di fianco alla sua figura distesa sul lettino,accarezzandogli,cercando di fare il più piano possibile per non svegliarlo,il braccio per dargli un po' di conforto.

Jisung non aveva però previsto di addormentarsi in quella posizione,mezzo disteso di fianco a Minho,con un braccio a stringegli il bicipite e la guancia premuta sulla sua spalla.

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Spero che il capitolo vi sia piaciuto,ci vediamo al prossimo ;)

Weelchair  ~ minsung ~Where stories live. Discover now