Capitolo 75

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Simone aprì gli occhi, ritrovandosi in una stanza vuota dalle pareti bianche, perfettamente cubica – Dove sono?

Erika sedeva a terra davanti a lui – Benvenuto nella Singolarità, Verità – e sorrise.

Il ragazzo alzò la testa dal pavimento e si sedette – Perché sono qui? Vuoi vendicarti di Lucia e torturare me?

- No, no. Ti ho portato qua per farti una proposta, una sorta di "offerta di pace".

Simone la guardò sorpreso, in attesa di chiarimenti.

- In questo momento, i tuoi "amichetti" stanno combattendo contro Piezo e l'agente Dessi – sfoderò il suo smartphone e gli mostrò il livestream delle telecamere dell'h-bar – Come puoi vedere, lo scontro è abbastanza equilibrato e potrebbero addirittura vincere. Ed è qui che entri in gioco tu!

- Volete che io tradisca i miei amici?

- No, non chiederemmo mai a nessuno di tradire i propri amici – e sorrise – Loro infatti non lo sono.

Il ragazzo abbassò lo sguardo.

- Tasto dolente, eh? Dimmi, quante volte ti sei sentito usato da quei due? Anzi, quante volte ti sei sentito usato da Lucia?

Simone continuò a non rispondere, ma i suoi occhi lo fecero per lui.

- Sei stato tu a voler uccidere tutti quei carcerati?

- Ma sono stato io a voler uccidere Riccardo – disse senza alzare lo sguardo.

Erika lo scosse per le spalle – Non è vero, non eri in te in quel momento! E non mi riferisco a qualunque cosa vi siate detti: mi riferisco all'ambiente in cui ti trovavi. Sei stato l'arma personale di Lamantia per settimane, solo per poi diventare l'arma personale di Lucia. Sei stato costantemente esposto ai suoi poteri e alla violenza spietata sua e di Risonanza: è normale che in un istante di ira, uccidere ti sia parso così normale!

- Questo non giustifica quello che ho fatto! - rispose guardandola negli occhi.

- Ovvio! Avrai per sempre la vita di Rick sulla coscienza, questo non cambierà. Quello che può cambiare è quante altre ne avrai in futuro: centinaia se starai con loro, nessuna se ti alleerai con noi!

Quella proposta riempì Simone di speranza, "anche troppa" pensò – E perché dovrei fidarmi di voi? Non siete anche voi dei criminali?

- Perché noi non siamo servi del caos! - rispose lei solennemente – Il Professor Galvani ha un disegno per Wisteria, un disegno che noi dell'Organizzazione renderemo realtà! Con chi si sono alleati invece i tuoi "amici"? Con la Fiamma, che per anni ha fomentato l'odio nella gente, portando la società a discriminarti.

Le doti manipolative della ragazza iniziarono ad avere effetto sulla Verità.

- So come ti senti: anche io sono stata discriminata per quello che sono. Per la gente non esistono gli aromantici, per loro esisteva "Erika la puttana di ghiaccio"! E queste voci non si limitano a ronzarti intorno e nella tua testa, no! Queste voci entrano nei tuoi amici, vi depongono le uova, uova che diventeranno larve. Un giorno ti svegli e li trovi marci dentro, logorati dal nuovo sciame che loro stessi hanno creato.

Nonostante Erika fosse veramente aromantica, la cosa non le aveva mai dato alcun problema da un punto di vista sociale. L'intera storia, metafora inclusa, era stata inventata sul momento.

- Questo insetto volava tra i tuoi compagni al liceo e vola ancora tra i sostenitori di Ardore Wisterico. Questo insetto ha infettato Marcello e Riccardo, voltandoli contro di te. Vuoi davvero che le cose rimangano così? Vuoi davvero che lo status quo sopravviva?

L'ultimo frammento di diffidenza costrinse Simone a controbattere – Ma Dario ha fatto un accordo con la Fiamma...

- E come pensi andrà a finire? - disse sorridendo la ragazza – Credi che la Fiamma cambierà la sua natura soltanto perché un diciassettenne glielo ha ordinato?

Il ragazzo abbassò lo sguardo e ripensò alla conversazione tra Dario e la senatrice, poi a Riccardo e a Marcello. La sua mente rigettò tutto ciò e si riempì del sogno descritto da Erika, unico barlume nell'oscurità del suo passato.

La manipolatrice si alzò di scatto – Aiutaci a sconfiggerli, Simone! Aiutaci a continuare la nostra missione e a disinfestare il mondo dagli insetti della discriminazione! - e gli tese la mano.

Il ragazzo la guardò, sospirò e rispose alla stretta. Tirato in parte dalla ragazza, in parte da quel discorso motivazionale, si alzò e le chiese – Che devo fare? Non volete che uccida ancora, giusto?

- Assolutamente no! – si diresse verso uno sportello nella parete, lo aprì e prese un cilindro bianco dalle parvenze di uno speaker – Questa è LUD, un'intelligenza artificiale sviluppata dall'Organizzazione. Data la segretezza delle nostre missioni, non possiamo permetterci di usare roba che manda i dati alle corporazioni, giusto? - premette il pulsante di accensione e la diede in mano a Simone.

- E io che dovrei farci?

- Ti lascio da solo con lei per alcuni minuti, minuti in cui le dirai la Verità. Dopo di che sarai libero: ripuliremo la tua fedina penale e, se vorrai, potremmo rimuovere quella frase dalla tua memoria.

Quello scenario illuminò il volto del ragazzo – Soltanto questo? E sarà tutto finito?

- Si, consegnaci la Verità e sarà tutto finito.

- Ok, come faccio a...

- Ehi LUD, attiva il Piano V!

- Piano V attivato!

Vedendo il volto incerto del ragazzo, Erika aggiunse – Se hai dubbi, chiedi a lei – e uscì dalla stanza, fiera del suo ennesimo successo.

- LUD, che devo fare? - chiese il ragazzo allo speaker.

- Ciao Simone! Per registrare la Verità, ti basterà dire "Questa è la Verità" e poi procedere subito con la frase senza pause eccessivamente lunghe. Tutto chiaro?

- Si, perfetto – si sedette a terra e poggiò LUD davanti a sé. Fece un respiro profondo e, scandendo il più possibile le parole disse – Questa è la Verità... Dio è... - e la recitò per intero. Rimase poi in silenzio, in attesa di una reazione da parte di LUD.

- Grazie Simone, ho caricato la Verità sul cloud dell'Organizzazione. Sei libero di andare.

Forse per curiosità, o forse perché quel cilindro aveva la stessa voce della dottoressa Leone, il ragazzo le chiese – Ma tu l'hai capita?

- Sono soltanto un'assistente vocale, Simone. La mia comprensione del linguaggio umano è un'illusione, non sono veramente intelligente.

- Si, ma sei l'unica a cui posso chiederlo. Non sai dirmi almeno che vuol dire la cosa delle puntate? Mica siamo in una serie tv!

I led di LUD lampeggiarono per alcuni secondi – Ho eseguito un'analisi semantica. Per massimizzare il significato, la parola puntate non dev'essere intesa come episodi, bensì come somme di denaro nel contesto del gioco d'azzardo.

"Ah" pensò "Quindi puntate lo devo intendere come... ah..." e i suoi occhi si riempirono di terrore. Colpito dal suo stesso potere, afferrò LUD e la colpì con la testa. Raccolse i frammenti taglienti del cilindro e si squarciò i polsi, piangendo e sanguinando come tutte le sue vittime.

Erika lo sentì urlare da dietro la porta. Sentì le stesse urla di Riccardo, ma non poté fare nulla per impedirlo. Se nel delirio le avesse ripetuto la Verità, lei sarebbe morta e il Piano sarebbe fallito. Con gli occhi lucidi, appoggiò la schiena alla porta, ascoltando morire l'ennesima vittima di Lucia.

Trio OmegaWhere stories live. Discover now