Menzogna

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Esther si rese conto che tutti gli occhi erano puntati su di lei. Notò anche che tutti gli Hargreeves smisero di parlare nello stesso momento in cui lei sorrise, pronta a ricevere un abbraccio da parte dei fratelli.

Non accadde, comunque, perché fu per lei scontato il fatto che qualcosa non andasse.

"Sei tornata..." disse Diego fissandola con disgusto.
"Che succede? Perché mi guardate tutti così?"

Esther non era poi così stupida. Sapeva che quegli sguardi erano contro di lei. Sperava solo che non fosse accaduto il suo incubo peggiore.

"Perché hai viaggiato per il multiverso", schioccò Cinque le labbra. "Perché hai sempre fatto finta di cercare chi fosse il colpevole quando in realtà eri tu".
"Cosa? No... Io non ho", incominciò lei, ma Allison non la fece finire.
"Sì, invece".
"E questo ha comportato la morte di diverse persone", rispose Jayme.

Esther cercò qualcosa in giro che avrebbe potuto tirarla fuori dai guai. Guardò prima lo sguardo di Sloane, ma non era ricambiato. Lei, piuttosto, guardava basso per terra mentre Luther la abbracciava.

"Da quanto tempo va avanti questa storia? Da quanto tempo la bambina con cui abbiamo giocato da piccoli è stata rimpiazzata da te? Che cosa le è successo?" chiese Marcus tutto d'un fiato. Le sue domande erano troppe, si cui la maggior parte includevano il fatto che lui avesse fallito a proteggere i cittadini.

Ad ogni modo Esther non sapeva le risposte alle due domande. Sapeva la prima, ma nulla che riguardasse la vera Esther, quella originale, quella adottata da Sir. Reginald.

"Io... Io non..." Numero due cercò le parole.
"Come hai potuto?" bofonchiò Fei.

Esther si guardò intorno un'ultima volta. Poi, quando si rese conto che tutti gli occhi puntati addosso a lei erano pieni zeppi di rabbia, si mise una mano sul cuore mentre le gambe presero a tremargli.

Non aveva più forza in corpo, tantomeno nel cervello per poter pensare a cosa fare.

Esther si lasciò cadere mentre le guance si riempirono di lacrime.

"Mi dispiace... Non... Non volevo far del male alle persone".
"Bene, Esther, allora immagino che la tua volontà non è stata esaudita", concluse Alphonso.
"Quella no..." incominciò la traditrice. "Ma la mia seconda sì".

Chiuse gli occhi e incominciò a sollevarsi nell'aria. Visualizzò nella mente l'immagine di Elisa, ancora stesa sul suo letto, in posizione addormentata.

Vide ogni minimo dettaglio nel suo viso, il fatto che fosse agitato e deluso.

"E ora che stai facendo?" Esther udì la voce di Cinque mentre ancora fissava Elisa.

Aprì gli occhi e guardò.
"Rimedio al mio errore".
"Esther... Non farlo", Sloane si avvicinò alla sorella ancora fluttuante.
"Ho iniziato io a far bruciare tutto", incominciò. "È il momento che adesso salvi tutti voi".

Esther chiuse gli occhi di nuovo.

Se ciò che ho causato è l'assedio,
adesso a tutto porrò rimedio.

Aprì gli occhi mentre prese a guardarsi intorno.

La cameretta, il paio di occhiali sul suo comodino accanto al letto.

Elisa guardò la sua scrivania con il libro preso dalla biblioteca ancora aperto. Sì, avrebbe dovuto bruciarlo.

Fine.

The universe and our love || Five HargreevesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora