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Morean e Seth viaggiavano tranquillamente sul vasto oceano Atlantico. Le nubi erano rimaste compatte e l'aria si era fatta più fresca man mano che avanzavano nel loro percorso. L'odore del mare arrivava fino alle loro narici e, per qualche strano motivo, questo rendeva un po' irrequieto Seth. Forse aveva paura di perdere il controllo e cadere giù come un meteorite a peso morto nell'oceano. Non aveva mai amato molto l'acqua del mare, gli incuteva timore, lui che era sempre stato un soldato di terra nella sua vita da essere umano. O forse era semplicemente agitato per come si erano lasciati con Selene e l'acqua del mare era solo una scusa.

Morean pensava che fosse più saggio fermarsi sull'Isola del Corvo, come aveva fatto con Dorian l'altra volta. La traversata sull'Atlantico richiedeva un certo impegno e sforzo fisico ed era un tragitto abbastanza lungo, non dovevano sottovalutare la stanchezza. Erano stati anche fortunati a non aver incontrato una tempesta e non dovevano abusare della buona sorte. Un po' di riposo avrebbe fatto solo che bene.

Morean individuò l'isola con il suo infallibile orientamento. Sembrava una bussola, pensò Seth. L'aria e l'acqua non erano i suoi elementi, lui si trovava bene con i piedi ben piantati sulla terra. Non lo disturbava volare sopra le città o nei boschi, quando poteva; era proprio l'acqua che lo impauriva.

Sull'isola c'erano ancora i segni della violenta tempesta che si era abbattuta tempo fa. Rami di alberi spezzati, alcuni tronchi di piccoli alberi erano addirittura stati sradicati. Trovarono facilmente riparo in mezzo al bosco.

" Oh, finalmente sulla terraferma. Mi viene il mal d'aria a volare così a lungo con tutto un enorme oceano sotto i piedi. Dall'isola manca poco per raggiungere le coste portoghesi? "

" Non ti piace proprio volare sul mare, vero Seth? Ma stai tranquillo, quando tutta questa storia sarà finita, rientreremo a New Orleans con una nave magari, sempre che non soffri anche il mal di mare. "

Disse Morean, strizzando l'occhio verso Seth e sorridendo.

Seth non era molto in vena di fare battute. Non sorrideva, non abbozzava nemmeno un'ombra di sorriso. Non ce l'aveva con Morean, solo che non aveva molta voglia di sorridere nella situazione in cui si trovava. Era proprio giù. Morean era dispiaciuto nel vederlo così affranto. Non avrebbe mai pensato che un tipo come Seth potesse chiudersi così tanto in se stesso in modo così cupo, per una storia d'amore andata male. Gli sembrava che fosse un tipo forte, che sapesse reagire, ma ahimè, di fronte all'amore anche la ragione più tenace cede. Lui ne sapeva qualcosa.

Riposarono per qualche ora, poi ripartirono. Era ancora notte e mancava poco per raggiungere le coste dell'Europa. Morean voleva sbrigarsi il più in fretta possibile, voleva sapere i dettagli. E il fatto che Nikolas fosse preoccupato, lo preoccupava a sua volta. Si ricordava ancora la battaglia che avevano dovuto affrontare contro Nosferatu.

Ripresero il viaggio per compiere l'ultimo breve tragitto. Di nuovo Morean scelse la spiaggia di Colares per atterrare, con la sua bella ed imponente scogliera frastagliata. Mancava poco all'alba e pian piano si avviarono verso il centro della città di mare. Ormai il giorno era vicino e avrebbero dovuto proseguire con i treni e mescolarsi fra la gente che abitualmente usava quei mezzi di trasporto.

Da Sintra presero un treno che li portò nella capitale Lisbona e dopo vari cambi nelle stazioni, giunsero a Madrid in Spagna. In serata riuscirono a raggiungere Barcellona sulle coste del Mare Iberico. Un'altra notte di volo li portò oltre la Francia, fino al confine italiano con l'Austria e raggiunsero la città di Wolfsberg, un centro abitato immerso nelle verdi foreste austriache. Lì l'aria era già molto più fresca, si respirava aria di alta montagna ricca di vegetazione e di alberi. Con l'aiuto delle immense foreste, Morean e Seth proseguirono ancora fino al confine con l'Ungheria durante il giorno seguente. Morean doveva sbrigarsi, l'urgenza del viaggio lo spingeva a non fermarsi quasi mai e da lì in poi volarono sempre con i loro poteri sovrannaturali. I treni ci avrebbero impiegato troppo tempo e non potevano permettersi di arrivare in ritardo. Anche se Morean non aveva ancora ricevuto nessun messaggio da parte di Nikolas, non voleva dire che la situazione era tranquilla e priva di pericoli.

Morean Il VampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora