16.

6 0 0
                                    

Non era possibile, ciò che vedeva non era reale, si ripeteva Dorian, ma la sua vista non lo stava ingannando. Questa era l'apoteosi di tutti gli strambi e sconclusionati eventi che aveva vissuto ultimamente insieme ai suoi amici. Appunto, i suoi amici, Morean, Seth e Nikolas. Dov'erano adesso? Di colpo si ricordò i volti dei due uomini stesi a terra, erano Seth e Morean! Ma mancava Nikolas. Dove si era cacciato? Doveva fare qualcosa, ma aveva ben poche forze nel suo corpo, aveva perso troppo sangue, ma riusciva ancora a far funzionare il cervello. Si girò e vide Nathalia accasciata a terra, apparentemente svenuta o forse senza vita. Anche se lei lo aveva preso in giro, lo aveva usato per i suoi scopi oscuri, lui l'aveva amata veramente e vederla in quello stato gli riempiva il cuore di tristezza. Si avvicinò a lei trascinando le gambe in ginocchio, le accarezzò il suo bel volto pallido e si accorse che era freddo, un po' troppo freddo per un essere umano che sia svenuto. Allora forse era davvero morta... Poi notò due ferite circolari nel collo e due rivoli di sangue che scendevano giù. Dunque era stato un vampiro a ridurla in quello stato, forse Morean oppure Seth, ma conoscendo l'impulsività di Morean, sapeva che era stato lui. In fondo lo capiva e non poteva biasimarlo per quello che le aveva fatto, Nathalia aveva messo a repentaglio la sua vita e Morean non l'avrebbe mai perdonata per questo. Ancora adesso Dorian non riusciva a capire la vera natura di Nathalia, il suo vero carattere, era un'anima che era sempre appartenuta al male, al mondo oscuro dell'occulto e della magia nera o c'era stato davvero un sentimento reale nel suo cuore, un guizzo di vita e di amore per le cose vere e sincere e quindi una speranza per Nathalia di essere un'anima buona? Una lacrima cremisi scese dai suoi occhi azzurri. Tutta questa storia aveva portato solo dolore e distruzione e lui non poteva farci niente, non poteva incolpare nessuno per come erano andate le cose. Era destino che finisse tutto così, molto tragicamente. Forse sarebbero morti anche loro.

Anche Nikolas fu liberato dagli influssi demoniaci una volta che Nathalia e Belial furono messi fuori combattimento. La botta ricevuta dall'enorme macigno era stata micidiale anche per un vampiro come lui, e Nikolas non poteva risvegliarsi tanto rapidamente, ma il sangue che gli aveva dato Seth lo stava lentamente rigenerando. Nel suo stato di incoscienza, Nikolas aveva visto delle cose ma non era sicuro di ciò che aveva visto, dato che neanche lui sapeva bene dove si trovasse. Gli sembrava di trovarsi nello stesso posto di prima, al cimitero sconsacrato in cima alla montagna, dove aveva seguito Nathalia quella notte. Ma la visuale non era molto chiara, tutto sembrava immerso in una massa nebulosa. Aveva visto il suo corpo schiacciato sotto al masso, aveva visto Seth correre in suo aiuto e aveva cercato di parlargli, ma invano, non lo poteva sentire. Poi aveva visto lo scontro fra Belial e Morean ed infine era andato da Dorian, ma non sapeva se era in grado di aiutarlo visto che adesso Nikolas era una specie di fantasma, intrappolato in questa dimensione parallela. Ci provò lo stesso e lo chiamò con tutta la voce che aveva in gola, tentò anche di scuoterlo, ma le sue mani passarono attraverso il corpo di Dorian, che sembrava fosse fatto di fumo. L'arrivo di Thanatos non lo aveva sconvolto più di tanto, anzi Nikolas aveva sorriso al suo solito modo, muovendo appena le labbra. Thanatos, o in russo жнец (zhnets), il Mietitore. Erano poche le cose che lo turbavano nel profondo, d'altronde la follia di Nikolas l'aveva sempre portato agli eccessi anche nelle situazioni più pericolose. Era curioso però di sapere il motivo per cui il Mietitore si era preso il disturbo di comparire sulla terra personalmente. Le sue vittime le aveva sempre prese senza mai fare apparizioni spettacolari come questa. Già, ora che ci pensava, chi sarebbe stata la vittima di Thanatos? Per caso proprio lui? Si fece improvvisamente serio e continuò a seguire la scena.

Thanatos tornò a parlare con la sua voce possente e penetrante, questa volta però senza entrare nella mente.

" Tu, essere immondo e spregevole, non fai parte di questo mondo, sarai il primo a ritornare nell'antro oscuro ed infernale da cui sei venuto. E non osare farti rivedere mai più! "

Morean Il VampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora