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Nathalia non uscì di casa fino all'imbrunire. Era meglio ritornare al cimitero sconsacrato di notte, nessuno l'avrebbe vista e poteva agire indisturbata. Prese la sacca e si incamminò. Avrebbe trovato facilmente i pezzetti di stoffa che aveva lasciato attaccati ai rami degli alberi lungo il percorso per raggiungere il cimitero, e da quelle parti non sarebbe mai passato nessun altro. Erano foreste troppo intricate e pericolose per gli sciocchi comuni mortali. Seguì il corso d'acqua in mezzo al fitto della vegetazione e, passo dopo passo, incontrò i segni che lei stessa aveva lasciato.

Nikolas era rimasto ad aspettare tutto il pomeriggio ed era stato sul punto di tornare al castello svariate volte, quell'attesa sembrava infinita! Pensò che non aveva avvisato i suoi amici e adesso saranno stati sicuramente in pensiero. Ma lui sapeva il fatto suo e Morean si fidava di lui. Quindi non dovevano preoccuparsi.

Quando la vide uscire dalla porta con la sacca sulle spalle ebbe un guizzo di pazzia, muovendo le labbra in un accenno di sorriso. Era ora di muoversi, la caccia era appena iniziata. Per precauzione si tenne ad una certa distanza, non troppo lontano, ma neanche troppo vicino. Se Nathalia era una sensitiva, magari avrebbe potuto avvertire la sua presenza, avrebbe potuto avvertire del pericolo, anche se Nikolas la seguiva sempre nella sua forma invisibile.

Man mano che si addentravano nella foresta col sopraggiungere dell'oscurità, Nikolas non capiva dove Nathalia stesse andando. Cosa cercava nella foresta di notte? Cosa ci poteva essere di utile per lei nel bosco? Ma era anche vero che loro non sapevano quasi nulla dei suoi piani. Magari era solo andata a fare una passeggiata notturna nel bosco. No, molto improbabile, altrimenti non avrebbe gettato l'incantesimo di protezione sulla sua casa. C'era qualcos'altro che ancora Nikolas non capiva. E più il tempo passava, più il pericolo aumentava. La paura dell'ignoto, del non sapere a quale destino stavano per andare incontro. Ce l'avevano messa tutta, ma questa volta non era stato sufficiente.

Il sentiero iniziò a salire e a salire, il bosco era sempre più fitto. Dove diavolo stava andando?

Ad un certo punto Nathalia si fermò, proprio davanti ad una zona molto nebbiosa, non si vedeva niente. Oltrepassò questa coltre di nebbia, Nikolas si affrettò a seguirla per non perderla di vista. Quello che c'era oltre la nebbia era una zona brulla, quasi priva di vegetazione. Fogliame secco, rami spezzati. E poi anche lui, come Nathalia la prima volta, vide quelle pietre che uscivano dal terreno. Lapidi ormai deteriorate dal corso del tempo. Un cimitero abbandonato nel bel mezzo di una foresta. E allora? Cosa ci faceva lei in quel posto? Nikolas non riusciva ancora a capire, non trovava un nesso logico. Gli sembrava una gran buffonata. Ma rimase a guardare quello che Nathalia faceva.

Ormai era scesa la sera e Morean era un po' preoccupato. Nikolas non era ancora tornato, non li aveva nemmeno avvisati con la sua telepatia. Era strano, ma rientrava anche nei modi di fare di Nikolas. Quando doveva fare una cosa si estraniava dal resto del mondo, il tempo non contava più niente finchè lui non avesse portato a termine la sua missione. Seth era silenzioso e pensieroso, come sempre in quegli ultimi giorni. Aveva letto e riletto i libri ma non aveva trovato niente. Gli era venuta in mente una mezza idea, che però aveva tenuto per sé perché gli sembrava alquanto ridicola. Nathalia diceva di essere una sensitiva, una medium che era capace di parlare con gli spiriti dei morti. Magari stava cercando di mettersi in contatto con qualche spirito defunto, ma per fare cosa? Ululare nel loro castello con le catene attaccate ai polsi per farli morire di paura? Era un'idea molto sciocca.

Dorian stava sempre alla finestra a guardare fuori. Era in apprensione più di tutti, lui sarebbe stato il bersaglio di Nathalia in qualche modo ed era terrorizzato, benché con i suoi amici cercasse di essere sempre il solito Dorian sarcastico, con le sue battute e la sua ironia sottile. Aspettava che tornasse Nikolas con qualche buona notizia, almeno sperava che avesse delle buone notizie. Ma visto che stava tardando così tanto, si rassegnò. Non potevano fare altro che aspettare.

Morean Il VampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora