Una mano sconosciuta

1.4K 57 22
                                    

Pelle candida e pelle corrotta

-Capitolo 16-

Una mano sconosciuta


<allora signorina lei mi sta dicendo che è già da venerdì scorso che vede la stessa auto seguirla...>

<si!>

<e che ha trovato nel suo appartamento non solo dei graffi sulla serratura, ma anche dei libri messi fuori ordine quando era rientrata, e mi ha specificamente detto che solo lei e il proprietario della casa che le ha dato in affitto avete le chiavi>

<esatto>

<e che ieri sera ha ricevuto questo biglietto> disse il poliziotto prendendo il biglietto con scritta la minaccia.

<sì signore e come le ho detto>

L'uomo guardò il suo collega e sbuffando disse <signorina come le ho già detto io invece, deve tenere a mente che noi lavoriamo per il bene di tutti e che dobbiamo concentrarci su casi importanti invece che scherzi dai vicini->

<ma signore!> esclamò Sabrina ancora con gli occhi rossi <l-le ho detto le cose che mi sono successe, n-non potete nemmeno provare a venire a casa mia per vedere se c'è qualcosa! N-non lo so delle impronte, u-un capello, i-insomma un qualcosa per capire in che direzione andare per cercare la persona che mi sta tormentando!>

<signorina almeno ha la targa dell'auto?>

<s-si> disse Sabrina cercando nella sua borsa, dopotutto l'aveva presa dopo la terza volta che l'aveva vista nello stesso giorno!

Diede il bigliettino al poliziotto che guardando scettico quel pezzo di carta disse <bene almeno ora abbiamo un indizio valido, ora le chiederei di fare un respiro profondo e tornare a casa e aspettare finché non avrà notizie da noi>

Sabrina strinse le labbra e fece un cenno di approvazione, dopotutto non poteva stare li a strillare, ovviamente avevano dell'altro da fare, ma sperava almeno che non fossero così diffidenti con lei.

<g-grazie per il tempo dedicatomi, b-buona giornata> sussurrò Sabrina stringendo la borsa a se sospirando e cercando di farsi un po' di forza uscì dalla stazione di polizia.

Sabrina quella mattina si era presa che uno spray al peperoncino per autodifesa e non sapeva se provare a prendere anche un teaser.

Sbuffò, non se la sentiva di portare con se una cosa così pericolosa.

Si sedette su una panchina di un parco grazioso, era così stanca, eppure la lettera c'era!

Si mise una mano davanti alla fronte per consolarsi e riaprendo gli occhi poi decise di tornare a casa.

Man mano che stava camminando però ne era sempre meno convinta... insomma gli avevano detto che donne come lei venivano ammazzate!

Non riusciva ancora a capire perché ce l'avessero con lei!

Sentiva la nausea per via di tutta quella paura e guardando per terra non si accorse nemmeno che andò addosso a qualcuno!

Cadde come una pera cotta e preoccupata per l'altra persona chiese subito <m-mi scusi sta bene?>

Sentì una risata melodiosa e contagiosa e guardando bene il volto dell'uomo poi lo vide rispondere <si si! Non cadevo così dalle elementari ahaha! Mi scusi signorina dovevo fare più attenzione> e alzandosi diede la sua mano per aiutarla e Sabrina quasi come se si fosse innamorata di quella risata prese la mano dell'uomo e alzandosi disse <n-no scusi, ero io che non ho fatto attenzione>

Si mise una mano sulla fronte per coprire il suo volto, era così imbarazzata, ma poi proprio in mezzo alla strada doveva fare una delle sue scenate?  Premendo le labbra stava per scusarsi un'altra volta quando sentì dire <oh signorina si è fatta per caso male alla testa? Santo cielo che sbadato che sono stato, mi faccia vedere se va tutto bene>

Sabrina sentì la mano dell'uomo scostare gentilmente la sua per vedere e rossa dall'imbarazzo esclamò cercando di sorridere <m-ma si figuri per così poco! Le chiedo ancora scusa, i-io dovrei andare ora, non le vorrei rubare troppo del suo tempo!>

Scappò via cercando di non pensare troppo alla figuraccia che aveva fatto e l'uomo girandosi e vedendola scappare via sorrise e si decise anche lui ad andare per la sua strada.

<signor Torres... la ragazza è andata alla stazione di polizia>

<capisco, quel ranocchio! Avete scoperto chi c'è l'ha con lei?>

<n-no signore purtroppo l'auto ha una targa finta e->

L'uomo che stava riferendo tutte le informazioni si sentì sputare addosso e il vecchio guardandolo come feccia disse <idiota! Se avessi le gambe per camminare avrei già risolto tutto! Avanti tieni d'occhio ancora quella ragazza e torna quando hai informazioni utili!>

L'uomo pulendosi il volto fece cenno di sì e quando stava per varcare la soglia sentì <Jeremy!>

L'uomo si girò e vide l'anziano dirgli con occhi decisi <il ranocchio non deve sapere nulla, sistemate questa spiacevole situazione in silenzio!>

L'uomo fece cenno di sì e se ne andò.

Quella mattina si era scontrato apposta contro di lei e per vedere che tipo di ragazza era.

Il boss non aveva né figli né nipoti quindi non poteva essere una somiglianza quello che lo faceva comportare in quel modo.

Eppure quando aveva visto gli occhi stanchi e rossi della ragazza si pentì subito di essere entrato in contatto con lei...

Aveva degli occhi timidi castranti caldi e i capelli lunghi erano sempre tirati indietro da una fascia che permetteva di vedere il volto bello e semplice.

Jeremy si mise una mano sulla fronte, non aveva ancora capito perché il boss la volesse difendere, ma sperava che nel mentre che la teneva sott'occhio non iniziasse a provare dei sentimenti per lei, di qualsiasi tipo...

Pelle candida e pelle corrottaWhere stories live. Discover now