Un tè diventato freddo

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Pelle candida e pelle corrotta

-Capitolo 21-

Un tè diventato freddo


<allora Sabrina sei riuscita a dormire?> chiese Roy con un volto splendido e riposato e Sabrina guardando la sua tazza di tè rispose <a-abbastanza grazie... tu?>

L'uomo giocando con una ciocca di capelli della ragazza disse baciandola <magnificamente>

La mora strinse la tazza nelle mani, per quanto tempo sarebbe voluto rimanere lì, ora si stava preoccupando di più della sua presenza che delle persone che l'avevano quasi investita!

Era letteralmente in un vicolo cieco!

Da una parte c'era quell'auto nera e spaventosa, dall'altra c'era quella persona che non la smetteva di molestarla!

Roy sorrise, vide il volto perso nei pensieri di Sabrina, ammirò le lunghe ciglia che impreziosivano gli occhi caldi e clementi della ragazza.

I capelli scomposti per via della notte passata che davano più carattere alla mora, ma doveva ammettere che gli piaceva di più con la fascia che mostrava quel volto elegante.

Vide le sottili labbra schiudersi per far entrare un po' di tè nella bocca e non poté che immaginarsele attorno al suo membro.

<n-non vuoi un po' di tè?> chiese la ragazza e l'uomo riprendendosi dai suoi pensieri rispose sorridendo e guardando il tavolo, quasi come perso in flagrante nei suoi pensieri sconci <mmm del caffè c'è l'hai?>

Sabrina si guardò attorno, a lei non piaceva il caffè...

<ecco... magari se controllo bene lo trovo> rispose sorridendo in difficoltà e Roy sorridendo a sua volta propose <magari se cerchiamo in due lo troviamo prima>

Sabrina acconsentì e si misero a cercare del caffè, era più che certa che non ci fosse, ma almeno non doveva stare lì ferma come una statuina a farsi fissare...

Aprì un'anta della cucina e cercò di vedere nei ripiani più alti e l'uomo vedendola in difficoltà disse posizionandosi dietro Sabrina <fai controllare a me> e mettendo poi una mano sulla spalla della mora sorrise e si appoggiò alla ragazza facendo aderire il suo petto alla schiena di lei e di conseguenza anche il suo bacino contro al suo sedere.

<mmm, magari se controllo più in fondo troviamo qualcosa> sussurrò con voce profonda Roy e Sabrina stringendo le labbra disse a disagio <dubito che sia li, ti consiglio di cercare da un altra->

<ecco qua!> esclamò Roy sorridente e la ragazza incredula si girò per vedere se l'avesse trovato davvero del caffè, ma si ritrovò solo degli occhi ghiaccio profondo osservarla e l'uomo abbassandosi sussurrò <ma guarda, mi sa che ho visto male...>

Rimise a posto il pacchetto di zucchero di canna che aveva preso e dato che si stava sporgendo di nuovo Sabrina fu nuovamente scioccata dal corpo bello e potente del mafioso.

Cercò di allontanare almeno il volto dal petto ancora esposto dell'uomo, ma sentì come sempre la spiacevole presenza del pacco di Roy sveglio e pronto all'azione.

Roy rimise a posto tutto e disse <alla fine avevi ragione non c'era> e andandosi a sedere sulla sedia disse picchiettando la mano sul posto di Sabrina <vieni che ti voglio parlare di un paio di cose>

La ragazza sorpresa si andò a sedere e stringendo nuovamente la tazza tra le sue mani sentì Roy dirle <da quanto ho visto ieri la situazione è seria cara Sabrina, hai qualche sospettato?>

La ragazza diventando seria disse <no... non so davvero chi mi vorrebbe morta in questo modo, è iniziato tutto dopo che Emily mi ha costretto ad andare in discoteca>

Roy sapendo già tutto sorrise e disse <e chi potresti aver mai incontrato li?>

Sabrina si mise a pensare, eppure davvero non le veniva in mente nessuno.

Sospirò pesantemente e sconfitta rispose <davvero nessuno, davvero non ne ho la più pallida idea! Mi mette estremamente a disagio questa situazione e non voglio che influenzi troppo sulla mia carriera universitaria>

Roy stava per fargli un'altra domanda quando sentì chiedersi <ma non potresti metterti qualcosa addosso?>

L'uomo sorpreso si toccò la pelle tatuata e sorridendo quasi scioccato chiese <e perché?>

Sabrina giocando con la tazza disse <f-fa freddo, e poi dato che non devi più dormire non ti si stropiccia la camicia>

Il mafioso appoggiò il mento sulla mano e rispose <eppure io sto bene così>

Sabrina presa di contro piene non seppe che ribattere e bevendosi dell'altro tè sussurrò <se ti sta bene...>

Roy si insospettì, non voleva dormire con lui e voleva che si coprisse il suo corpo da dio greco.

Si alzò e andando dietro la schiena della ragazza chiese massaggiandole lentamente le spalle, sentendo poi il corpo della mora irrigidirsi <quindi tornando a noi... non hai nessun sospettato e quindi senza nessun sospettato nessuna pista giusto?>

Sabrina strinse le labbra quasi offesa per fargli ricordare qual'era la sua situazione e rispose di si, alla fine era solo la verità quella che diceva...

<e se non sbaglio sanno anche dove abiti giusto? Quindi anche questo piccolo appartamento è diventato pericoloso...>

Sabrina diede di nuovo risposta positiva e Roy massaggiando quelle spalle che non creavano più resistenza al suo tocco sussurrò vicino all'orecchio della donna <e non hai un posto dove andare...>

A Sabrina scese una lacrima, pensava che dopo ieri non le sarebbero più uscite eppure eccole.

Il mafioso sorrise e abbracciandola da dietro disse <non temere Sabrina, te l'ho già detto, mi occuperò io di te d'ora in poi>

E soddisfatto nel sentirla così debole la strinse più forte a sé, quello era il suo primo passo per averla con sé!

Pelle candida e pelle corrottaWhere stories live. Discover now