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𝑺𝒖𝒄𝒉 𝒂 𝒔𝒑𝒐𝒊𝒍𝒆𝒅 𝒄𝒉𝒊𝒍𝒅
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-"Baciami ancora."-
-"Fallo tu."-
-"No patatino, fallo tu."-
-"No cucciola mia, tu."-
E un altro sgradevole rumore di baci s'iniziò ad udire.
-"Omi, andiamocene."- dicesti, schifata, al tuo ragazzo.
-"Salutiamo almeno gli sposi."-
-"Velocemente."- rispondesti acidamente.
-"E va bene, va bene."- sospirò scocciato.
Salutaste coloro che vi avevano invitato al proprio matrimonio e vi recaste presso l'autovettura di Takeomi. Una volta seduti, accavallasti le gambe e ti iniziasti a limare le unghie masticando fastidiosamente una chewing gum.
-"La smetti di essere così fastidiosa? Ti stai comportando da bambina viziata."-
Tu, di tutta risposta, alzasti gli occhi al cielo e continuasti a fare quello che stavi facendo.
-"Mi ascolti?"-
Ancora nessuna risposta.
-"Y/n."-
Sospirarsi. -"Omi, io credevo che fossi ottuso, ma non così tanto."-
-"Prego??"- chiese infastidito.
-"Se non capisci nemmeno cosa passa per la mente della tua fidanzata ..."- t'innervosisti. -"Cosa pretendi?!"-
Sei sempre stata una ragazza antipatica, ma nell'ultimo periodo lo eri davvero troppo. Takeomi non riusciva a comprendere cosa volessi, cosa ti servisse e che cosa potesse realmente fare per te.
-"Perché adesso strilli? Sai cosa sembri? Un'oca. Smettila."-
-"Io?!"- lo guardasti con disprezzo misto a delusione. -"Sai che cosa? Esplodi!"-
Uscisti velocemente dall'auto e - sbraitando - sbattesti con violenza la portiera.
Egli rimase perplesso dalla tua reazione. Molteplici erano le volte in cui lo insultavi, ma, poiché consapevole del fatto che non fossero veritieri, ti lasciava fare. Questa volta, invece, non era convinto che fosse tutto uno scherzo.
Aspettò un po' in macchina, convinto che saresti ritornata. Passata una buona mezz'ora decise di chiamarti, ma eri irraggiungibile.
